La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] tutto il palazzo", ove Correr "ha fatto un'alta torre che serve per vedere le stelle, loro moti ed aspetti". Quella, la ben cinque condanne del S. Uffizio. In detti libretti, convocando l'"amore immenso" di Gesù, i suoi "dolori", si fa vibrare il ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] più preti o più frati non son riusciti a fare l'han fatto l'" amor patriae" e il "venetae ecclesiae amplificandae ardor" d'un uomo solo. C'è segno a Padova con Prato della Valle - i lumi, servendo la Serenissima, se li è dovuti tenere più in casa ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] c. come propria della poesia tragica si serva dello stesso termine, sia pure una sola volte), 2, 3 (due volte), 5 (due volte), 6, 7, 9 e 10, XII 8, XV 2 e 12, III Amor che ne la mente 73 (ripreso in IX 2), I 13 (due volte), II 1, IV 13, VIII 22, IX 1 ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] della canzone come propria della poesia tragica si serva dello stesso termine per indicare poesia comica per sono legati da enjambements, sia pure di minor cogenza: che 'l mal d'Amor non è pesante il sesto / ver ch'è dolce lo ben. Dunque ormai ...
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Penombre femminili
Federica Ambrosini
Destini di donna
«Maritar o monacar». Con qualche altra alternativa
«Alle tre mie pute che sono in casa», disponeva per testamento, nell’agosto 1647, il patrizio [...] quella tra una benevola e potente padrona e una serva fedele, pronta a dimostrare in modo tangibile la riconoscenza et è, per natura colerica et impaciente») per «l’indicibil amore», il «grand’amore et carità» con cui si occupava della casa e degli ...
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in
Aldo Duro
Sotto l'aspetto formale, la preposizione è presente in D. sia nella sua forma semplice in - aferetica ('n) dopo e, che, ché e altre preposizioni, pronomi, congiunzioni desinenti in vocale [...] con nomi di parti del corpo: Vn III 12, 10 Allegro mi sembrava Amor tenendo / meo core in mano, e ne le braccia avea / madonna ( Augusto / nel tempo de li dèi falsi e bugiardi (ma serve anche a negare che qualcosa avvenga o possa avvenire, come in ...
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avere
Riccardo Ambrosini
1. Le forme del verbo a. (per l'uso sostantivale, v. § 13) occorrono 1500 volte circa (735 circa nella Commedia, 415 circa nel Convivio e, in numero quasi eguale di casi, 173 [...] I X 2 la esperienza non è mai avuta onde le cose usate e servate sono e nel processo e nel fine commisurate, e IV XVIII 2 una 5 quello cuore che io ti facea avere a lei, Cv I XIII 10 amore... ch'io a lui... ho, II I 5 a le secretissime cose... dovemo ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] , ma l'uomo capace di elevare la «voglia» dei sensi a un sentimento che quasi non osa chiamare amore, ma che all'amore si avvicina. E umanità c'è nel suo servo e confidente Vagao, l'eunuco che appena si affaccia nel racconto biblico, e che qui appare ...
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no (non; nol; nolle; nollo)
Riccardo Ambrosini
1. ‛ No ', sia come avverbio negativo che come negazione sostantivata, è contrapposto a ‛ sì ' in un passo delle Rime (L 47 che 'l si e 'l no di me in vostra [...] retorica più aspra e vigorosa sono i contrasti di CVI 43 Servo non di signor, ma di vil servo / si fa chi da cotal serva si scosta, e 61 ma questo vo' per merlo, / per voi, non per me merto; e C 70 amore è solo in me, e non altrove.
5. Nel Convivio ...
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MASCAGNI, Pietro
Virgilio Bernardoni
– Nacque a Livorno il 7 dic. 1863, figlio di Domenico, di professione fornaio, originario di San Miniato al Tedesco, e di Emilia Reboa. L’8 ott. 1873 la madre morì [...] dal 1932), si mise al servizio del regime «con entusiasmo per l’amore […] per il Capo» (lettera a G. Orsini del 12 giugno 1934 inviolabile della tradizione operistica italiana (la rappresentazione della Serva padrona di G.B. Pergolesi fu l’unico ...
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servire
v. tr. e intr. [lat. servire, propr. «essere schiavo», da servus «schiavo»] (io sèrvo, ecc.; come intr., aus. avere e, in alcuni sign., essere). – 1. Essere servo, schiavo, soggetto interamente alla volontà altrui; in senso generico...
arma
(ant. e letter. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi e ant. arme). – 1. a. Qualsiasi oggetto che può essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa; in senso stretto, ogni oggetto appositamente...