MARLIANI, Giuseppe
Teresa Megale
– Nacque a Piacenza probabilmente verso gli anni Venti del XVIII secolo.
Considerato da C. Goldoni «il più bravo, il più comico, il più delizioso del mondo» (Prefazioni, [...] , La bottega del caffè (come Ridolfo), La figlia obbediente, I puntigli domestici, La moglie saggia, La donna volubile, La servaamorosa, La locandiera (come Fabrizio) e la più tarda Donna vendicativa. Seppe andare in scena sia con la maschera che ...
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GALLINA, Maddalena
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Cremona nel 1770; secondo alcuni studiosi (Rasi, Leonelli) era figlia di comici. Cominciò a calcare le scene giovanissima, rivelandosi assai [...] ruolo di servetta, a tal punto che venne giudicata insuperabile. Memorabili sono rimaste le sue interpretazioni goldoniane: dalla Rosaura de La servaamorosa all'Eugenia de Gli innamorati, dalla Mirandolina de La locandiera alle protagoniste de La ...
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ALBERTI
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Famiglia di attori, fiorita alla fine del Settecento e durante tutto l'Ottocento. Il capostipite fu Daniele, nato a Genova intorno al 1770 e morto a Napoli nel 1842. Fuggito da Genova nel [...] menzionare la recitazione nella commedia di F. A. Bon, Niente di male, che fu il suo debutto, nelle commedie goldoniane Servaamorosa e Donna di governo, ma una commedia di A. De Cesare di soggetto manzoniano, nella commedia di A. Torelli Dopo morto ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] come termine indietro al quale non si dovrebbe far risalire la composizione dell'amoroso libello. E poiché in Conv. I, 1, 17, l'A. la civile libertà, per cui l'uomo è cittadino e non servo -, da preferire di morir con essa, anziché vivere senza. ...
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MONTEVERDI, Claudio Gian Antonio
Paolo Fabbri
MONTEVERDI (Monteverde), Claudio Gian Antonio. – Nacque a Cremona nel 1567 e fu battezzato il 15 maggio nella chiesa dei Ss. Nazaro e Celso. Era il primo [...] risolse a suo sfavore a fine 1625.
Nel marzo 1625 Monteverdi servì di musica il principe ereditario di Polonia Ladislao Sigismondo, di passaggio Piacenza (7 febbraio 1641) il balletto Vittoria d’Amore, su versi di Bernardo Morando (perduto).
Dalla ...
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TASSI, Agostino
Patrizia Cavazzini
Nato a Roma da Domenico, di professione pellicciaio, e dalla moglie Angela Cenzini di Perugia, fu battezzato al fonte di S. Pietro il 3 agosto 1578. Il vero cognome [...] mai, Tassi convinse la giovane ad acconsentire a una lunga relazione amorosa. Ritenuto colpevole di «stupro di vergine», fu condannato all’ .
Per avere aggredito una prostituta e minacciato la serva che aveva testimoniato contro di lui, Tassi nel ...
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TOCCAFONDI, Bianca
Paolo Puppa
Nacque a Firenze il 27 maggio del 1922. Era la secondogenita di Maria e Gastone Toccafondi, in un elenco che annovera due fratellini Luciano e Athos, destinati a morire [...] sosteneva la parte di Alina, segretaria rassegnata nel suo vano amore per il protagonista, e Corruzione al palazzo di giustizia Kleist nel 1979, in cui apparve smagliante e trascinante nella serva Caris, moglie di Sosia, e Il divorzio di Vittorio ...
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MASCAGNI, Pietro
Virgilio Bernardoni
– Nacque a Livorno il 7 dic. 1863, figlio di Domenico, di professione fornaio, originario di San Miniato al Tedesco, e di Emilia Reboa. L’8 ott. 1873 la madre morì [...] dal 1932), si mise al servizio del regime «con entusiasmo per l’amore […] per il Capo» (lettera a G. Orsini del 12 giugno 1934 inviolabile della tradizione operistica italiana (la rappresentazione della Serva padrona di G.B. Pergolesi fu l’unico ...
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CAVICEO (Cavizzi), Iacopo
Lorenza Simona
Secondo la biografia di Giorgio Anselmi, suo concittadino e contemporaneo, il C. nacque a Parma il 1° maggio 1443 da Antonio e da una Margherita. L'anno resta [...] beneficio nella cattedrale di Parma. Quanto ai Rossi, il C. li servì in ogni modo: con la spada, con la penna, con la sua iI 7 giugno 1489, si rifà ad un filone di letteratura amorosa diffuso nel Veneto (accanto si possono citare gli esempi dell' ...
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VERNIZZI, Ottavio
Michele Vannelli
VERNIZZI (Vernici, Vernitio, Invernizzi), Ottavio. – Nacque a Bologna il 27 novembre 1569. Figlio di Pier Jacopo, bidello nel Collegio degli artisti (Mischiati, 1966, [...] che rientrava in possesso della propria dote; la serva Caterina Martingola; suor Egidia Cassandra e dom Vincenzo La coronatione d’Apollo per Dafne conversa in lauro per L’amorosa innocenza (1623) e, per la ripresa di tale tragicommedia nello ...
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servire
v. tr. e intr. [lat. servire, propr. «essere schiavo», da servus «schiavo»] (io sèrvo, ecc.; come intr., aus. avere e, in alcuni sign., essere). – 1. Essere servo, schiavo, soggetto interamente alla volontà altrui; in senso generico...
arma
(ant. e letter. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi e ant. arme). – 1. a. Qualsiasi oggetto che può essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa; in senso stretto, ogni oggetto appositamente...