TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] teatrali. Organizza grandi costosissimi eventi come Ignorabimus o Gli ultimi giorni dell'umanità, e spettacoli ''poveri'' come La servaamorosa. Costituisce, da solo, un piccolo universo teatrale che (com'era stato quello di M. Reinhardt) si muove a ...
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Servetta della commedia dell'arte e della commedia goldoniana. Famosa con questo nome fu Maddalena Marliani-Raffi, per la quale C. Goldoni scrisse La servaamorosa, La Locandiera, La Gastalda. ...
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GOLDONI, Carlo
Lucia Strappini
Nacque a Venezia il 25 febbr. 1707 da Giulio, veneziano anche lui ma di origine modenese, e da Margherita Salvioni.
Si devono allo stesso G. molti dettagli sui suoi primi [...] o caratteristica, come farà anche per la Corallina, Maddalena Raffi Marliani (cfr. L'autore a chi legge, in La servaamorosa: "Conoscendo io dove potea fare maggior risalto la di lei abilità, ho procurato vestirla d'una prontezza di spirito, che ...
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BASEGGIO, Francesco (Cesco)
Sisto Sallusti
Nacque a Venezia il 13 apr. 1897 da Arturo, violinista di fila, e da Irma Fidora, soprano lirico.
Avviato dal padre allo studio del violino, conobbe G. Giachetti [...] Gallina.
Nel 1913 comparve nella Compagnia veneziana di G. Baldanello (fu Mometto nei Rusteghi e il conte Ottavio nella Servaamorosa). Scoppiata la guerra, fu arruolato nel genio dove pervenne al grado di sergente maggiore: durante la permanenza al ...
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CICOGNINI, Iacopo
Magda Vigilante
Nato a Castrocaro (Forlì) il 27 marzo 1577, pare fosse figlio naturale, poi legittimato, di Bartolomeo, notaio e poeta.
Negli anni 1586-87 risiedeva a Firenze, come [...] , II(1961), pp. 255-286; A. Lisoni, La drammatica italiana nel sec. XVII, Parma 1898, pp. 49 ss.; A. Gentille, La servaamorosa, in Riv. teatrale ital., V(1905), pp. 105 ss.; M. Sterzi, Feste di corte e feste di popolo in Firenze sui primordi del sec ...
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CALLOUD, Giovanni Paolo
Sisto Sallusti
Nacque a Parma l'11 novembre del 1811 da Giuseppe, francese, cappellaio di corte, e da Teresa Barbieri, e ricevette i rudimenti letterari nel collegio Lalatta [...] successo in Battaglia di dame dello Scribe e in Clelia o La plutomania di G. Gattinelli, e fu applaudito ne La servaamorosa e ne La locandiera del Goldoni, mentre il 25 ottobre nella prima ripresa de La satira e Parini di P. Ferrari ricevette ...
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GALLINA, Maddalena
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Cremona nel 1770; secondo alcuni studiosi (Rasi, Leonelli) era figlia di comici. Cominciò a calcare le scene giovanissima, rivelandosi assai [...] ruolo di servetta, a tal punto che venne giudicata insuperabile. Memorabili sono rimaste le sue interpretazioni goldoniane: dalla Rosaura de La servaamorosa all'Eugenia de Gli innamorati, dalla Mirandolina de La locandiera alle protagoniste de La ...
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ALBERTI
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Famiglia di attori, fiorita alla fine del Settecento e durante tutto l'Ottocento. Il capostipite fu Daniele, nato a Genova intorno al 1770 e morto a Napoli nel 1842. Fuggito da Genova nel [...] menzionare la recitazione nella commedia di F. A. Bon, Niente di male, che fu il suo debutto, nelle commedie goldoniane Servaamorosa e Donna di governo, ma una commedia di A. De Cesare di soggetto manzoniano, nella commedia di A. Torelli Dopo morto ...
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Commedia di C. Goldoni. Al centro del racconto è la figura della giovane domestica di Ottavio, Corallina, e del suo brigare per far sì che il figlio di Ottavio, Florindo, ottenga la mano della sua amata, Rosaria, figlia di Panatlone, e divenga erede del padre ...
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D'AFFLISIO, Elisabetta
Roberta Ascarelli
Nacque intorno al 1715 da Alessandro, in una famiglia di attori probabilmente di origine napoletana.
Napoletano è infatti il primo D'Afflisio di cui ci è giunta [...] il canto e gli intermezzi, lasciandole unicamente il ruolo di serva, e occasionalmente di seconda donna e si liberò del Vitalba quand je ne la voyois pas". Con il ruolo di prima amorosa, la D. riscosse in compagnia Vendramini i suoi maggiori successi ...
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servire
v. tr. e intr. [lat. servire, propr. «essere schiavo», da servus «schiavo»] (io sèrvo, ecc.; come intr., aus. avere e, in alcuni sign., essere). – 1. Essere servo, schiavo, soggetto interamente alla volontà altrui; in senso generico...
arma
(ant. e letter. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi e ant. arme). – 1. a. Qualsiasi oggetto che può essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa; in senso stretto, ogni oggetto appositamente...