Dessì, Daniela. – Soprano italiano (Genova 1957 – Brescia 2016). Considerata una delle più grandi cantanti liriche italiane, interprete di riferimento per il repertorio verdiano, pucciniano e verista, [...] essersi specializzata in canto da camera all’Accademia Chigiana di Siena, ha debuttato nella sua città natale con La servapadrona di Pergolesi. Da allora ha lavorato nei principali teatri e festival del mondo, ed ha collaborato con i più autorevoli ...
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Pergolési, ⟨-si⟩, Giovan Battista. – Musicista (Iesi 1710 - Pozzuoli 1736). Autore soprattutto di musica teatrale, il suo intermezzo La servapadrona (1733) è considerato il modello dell'opera comica italiana. [...] dialetto napoletano, Lo frate 'nnammorato (1732), alla quale seguì l'anno successivo l'intermezzo comico La servapadrona. Quest'ultimo, universalmente riconosciuto come il capolavoro pergolesiano, fu destinato a rivoluzionare l'intera tradizione del ...
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Musicista (Taranto 1740 - Napoli 1816). Tra i più noti operisti della fine del 18° sec., P. si formò a Napoli, dove visse e operò per la maggior parte della sua vita, eccetto due significative eccezioni: [...] Galiani. Dal 1776 al 1784 fu a Pietroburgo, al servizio di Caterina II; tra le opere scritte in questo periodo spiccano La servapadrona (1781), Il barbiere di Siviglia (1782) e Il mondo della luna (1782). Di nuovo a Napoli, fu maestro di cappella e ...
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Musicista (Malta 1715 - Napoli 1760). Studiò a Napoli con L. Leo e F. Durante, e in questa città visse quasi sempre (tranne alcuni brevi soggiorni a Roma, Venezia, Torino, Londra), insegnante nell'uno [...] nel genere buffo quanto nel serio, di stile non lontano da quello di N. Iommelli. Tra i melodrammi e le opere buffe si ricordano: La servapadrona (1744); La moglie gelosa (1745); Artaserse (1746); Adriano (1750); Tito Manlio (1751); Creso (1758). ...
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Librettista napoletano (prima metà sec. 18º), autore, tra l'altro, della Servapadrona (mus. di G. B. Pergolesi) e del Nuovo Don Chisciotte (mus. di L. Leo). ...
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Musicista (Narbona 1711 - Belleville, Parigi, 1772). Primo violino in concerti a Lilla, fu poi ai Concerts spirituels di Parigi ed entrò nel corpo musicale di Corte, dapprima quale vicemaestro della Reale [...] armonici. Compose, oltre a un Concerto per violino e voce umana con accompagnamento corale, opere e balletti (celebre Titon et l'Aurore, 1753, che fu opposto nella querelle des bouffons alla Servapadrona di G. B. Pergolesi), mottetti, oratorî, ecc. ...
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Commediografo (Siena 1673 - ivi 1767). Visse lungamente a Roma, dove fu tra gli Arcadi, e a Firenze, dove fu precettore in casa Strozzi. Scrisse numerose commedie attingendo a Molière e alla commedia dell'Arte. [...] Il suo dialogo è vivace; alcune scene sono condotte con un'abilità che fa pensare a Goldoni (La servapadrona, Le serve al forno, Suocera e nuora). Altre commedie: I vecchi rivali, Il geloso in gabbia, L'amante per disprezzo, ecc. La prima edizione ...
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GALUPPI, Baldassarre, detto il Buranello
Raoul Meloncelli
Nacque a Burano, isola della laguna di Venezia, il 18 ott. 1706.
Apprese le prime nozioni di musica dal padre Angelo, barbiere e violinista [...] tutta l'Europa musicale. Capolavoro del G. in quasto campo è Il filosofo di campagna che, collocato tra la La servapadrona di G.B. Pergolesi e La buona figliola di N. Piccinni, rappresenta il prototipo della comédie larmoyante laddove, all'interno ...
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LATILLA (Attila, L'Attila, La Tilla), Gaetano (Donato Giuseppe Domenico)
Dinko Fabris
Nacque a Bari il 10 genn. 1711 da Nicola, commerciante di libri discendente da una famiglia originaria di Casamassima [...] dal prototipo del Gismondo ed esplicita le citazioni - anche musicali - del capolavoro del genere comico napoletano, La servapadrona di G.B. Pergolesi. Pancrazio, un anziano benestante fiorentino innamorato della sua cameriera Alessandra, prepara le ...
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FORZANO, Giovacchino
Alessandra Cimmino
Nacque il 19 nov. 1884 da Andrea, originario della provincia di Messina, e da Elisabetta Lanini a Borgo San Lorenzo, nel Mugello, ove il padre era segretario [...] di scena di un Trovatore a Campi Bisenzio e come baritono in piccoli teatri di paese (a Vicchio in una Servapadrona e a Pescara nel Werther).
Dopo la laurea, però, lasciò il conservatorio e, rientrato a Firenze, esercitò per brevissimo tempo ...
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padrona
padróna s. f. [femm. di padrone]. – Donna che, per la propria condizione o per essere la moglie del padrone, ha, come questo, il possesso o la disponibilità o la direzione e la cura della propria casa, di un negozio, di un esercizio...
serva
sèrva s. f. [lat. serva: v. servo]. – 1. Femminile di servo, di cui ha gli stessi sign.; disusato per indicare la «donna di servizio» (sostituito successivamente da domestica o lavoratrice domestica, governante, collaboratrice familiare...