Poeta russo (Pietroburgo 1831 - ivi 1875); figlio di servidellagleba, legato agli ambienti rivoluzionarî, fu uno dei capi della società segreta "Terra e libertà". Pubblicò una traduzione di Béranger [...] (1858) che godette di eccezionale successo. Redasse (1859-73), in collab. col caricaturista N. A. Stepanov, la rivista umoristica Iskra ("La scintilla"). I suoi versi rivoluzionarî, scritti nello spirito ...
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Figlio (Pietroburgo 1754 - ivi 1801) di Pietro III e di Caterina II. Ebbe una giovinezza inquieta, amareggiata dagli intrighi della madre stessa. Salito al trono nel 1796, ripudiò la politica di Caterina [...] ciò che era collegato con l'opera di Caterina: concesse un'amnistia ai Polacchi, limitò le corvées (ma insieme aumentò il numero dei servidellagleba), si mostrò contrario alle carte di privilegio conferite alla nobiltà e alle città; emanò il giorno ...
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Figlio (Mosca 1818 - Pietroburgo 1881) dello zar Nicola I, succedette al padre il 2 marzo 1855. Conclusa subito la guerra di Crimea (trattato di Parigi, 1856), intraprese l'esecuzione di un vasto piano [...] di riforme, che attuò emancipando i servidellagleba (1861), creando le assemblee provinciali elettive (Zemstvo), riformando il codice penale; ma l'insurrezione polacca del 1863 arrestò tale movimento e spinse A. a una politica reazionaria che ...
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Sofia-Federica-Amalia, figlia (Stettìno 1729 - Carskoe Selo 1796) del principe tedesco di Anhalt-Zerbst, nel 1745 andò sposa al granduca Pietro Fëdorovič, erede al trono russo. Intelligente, colta e sensibile, [...] anche un irrigidimento e un ritorno a posizioni più autocratiche e reazionarie, com'è testimoniato dalla questione dei servidellagleba che, nonostante i lunghi lavori preliminari di riforma, di fatto aumentarono di numero: e dal 1783 fu persino ...
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Giurista bolognese (n. circa nel secondo decennio del sec. 13º - m. 1300). Maestro di arte notarile nello Studio bolognese nel periodo postaccursiano, legò il suo nome a una Summa artis notariae, composta [...] Enzo, da essi fatto prigioniero. G. Pascoli nella Canzone del Paradiso ne fa l'ispiratore dei provvedimenti per l'affrancazione dei servidellagleba, ma non è cosa storicamente certa. L'arca di R. sorge isolata nella piazza di S. Domenico a Bologna ...
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Uomo politico danese (Gartow, Hannover, 1735 - Copenaghen 1797). Chiamato in Danimarca dallo zio Johan Hartvig B., divenne ministro degli Esteri nel 1773 (e tale rimase, salvo una breve interruzione, fino [...] convenzione, gli attirarono l'ostilità russa. Nel 1794 fece un trattato di neutralità con la Svezia, molto favorevole al commercio danese. All'interno contribuì alla attuazione della riforma agraria e alla liberazione dei servidellagleba (1788). ...
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Capitano ungherese (n. in Transilvania 1470 circa - m. Timişoara 1514); le sue imprese contro i Turchi gli diedero tanta popolarità che il card. Tommaso Bakócz lo mise a capo di una crociata di servidella [...] gleba e di bassa nobiltà contro i Turchi. Poiché i nobili contrastarono con violenza questo esodo di braccia dalle campagne, la crociata si trasformò in guerra sociale. Il D., sconfitto (15 luglio 1514) da Giovanni Szaápolyai, allora voivoda di ...
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Scrittore russo (Simbirsk 1822 - Pietroburgo 1900), ha messo in forte rilievo, nei suoi racconti più noti (Derevnja "Il villaggio", 1846; Anton Goremyka, 1847), le tristi condizioni dei servidellagleba. ...
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CAMPORESI, Francesco (in Russia, Franc Ivanovič Kamporezi)
Stefan Kozakiewicz
Architetto, figlio di Giovan Battista (S. Muzzi, Annali di Bologna, VIII, Bologna 1846, p. 735), nacque a Bologna nel 1747. [...] agli altri costruttori di Mosca, faceva abbattere e costruire di nuovo parti intere dell'edificio, servendosi sul posto dei suoi architetti servidellagleba come esecutori delle sue disposizioni; fra questi, dopo il 1793, Pavel I. Argunov non era ...
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servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino dell’Impero Romano e nei secoli successivi,...
gleba
glèba s. f. [dal lat. gleba o glaeba]. – 1. a. poet. Zolla di terra: giovenchi invitti A franger glebe (Carducci); la sua polve Lascia alle ortiche di deserta g. (Foscolo). b. Per estens. (già in lat.), la terra stessa, il campo, il...