NATHAN, Ernesto
Fulvio Conti
– Nacque a Londra il 5 ottobre 1845 da Moses Meyer e da Sara Levi.
Il padre, nato il 22 aprile 1799 a Rodelheim, presso Francoforte sul Meno, era un agiato mercante e agente [...] di carità, il nuovo ente istituito in applicazione della legge Crispi che doveva occuparsi della gestione delle istituzioni dell’attività della giunta popolare e lo strumento di cui essa si servì per combattere le rendite e i monopoli.
La fine dell ...
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MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] un amico empolese del M., Cosimo, e fratello di Vincenzo), che gli servì da segretario, egli vi giunse il 5 febbraio.
Nei due anni di permanenza alla cattiva amministrazione del Pubblico Istituto di caritàdella città (che comprendeva l'ospedale, l' ...
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GRIMALDI, Girolamo
Filippo Crucitti
Nacque a Genova il 20 ag. 1597 da Gian Giacomo, della famiglia dei Grimaldi-Cavalleroni, barone di San Felice nel Regno di Napoli, senatore di Genova nel 1606, e [...] una parte dell'Elettorato di Treviri. Nemmeno la morte in battaglia di Gustavo Adolfo a Lützen (16 nov. 1632) servì a unire , agli ospedali, alle comunità religiose e alle opere di caritàdella città.
Il G. scrisse De sacra ordinatione, seu sacrarum ...
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FALOPPI (Falloppi), Giovanni di Pietro (Giovanni da Modena)
Andrea De Marchi
La prima menzione sicura di questo pittore, nativo di Modena e attivo prevalentemente a Bologna, risale al 17 luglio 1409, [...] Antonio abate e s. Caterina, la Carità e un'Allegoria della buona e della cattiva morte). L'operosità nel grande cantiere e pittura delle vetrate dell'abside di S. Maria dei Servi. Nel 1453 dipinge nella cappella Bessarione della Madonna del Monte ...
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DATI, Agostino
Paolo Viti
Nacque a Siena da Niccolò e da Angela ai primi del 1420.
Il D. risulta infatti battezzato il 18 febbr. 1420 (Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1132, c. 384v); la famiglia, [...] anche predicatore ammirato del Vangelo; certo dell'arte oratoria il D. si servì nelle più diverse occasioni: nelle solennità teologali (fra le quali particolare attenzione è rivolta alla carità); scritti filosofici per le virtù cardinali. Lo stesso ...
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SOLARI, Tommaso
Isabella Valente
– Nacque a Napoli il 4 settembre 1820 da Angelo e da Maria Orazi (Bova, 1846). La madre morì quando Solari era giovanetto (1833). Il padre e il nonno furono valenti [...] De Luca & figli», di cui Solari si servì più volte, come per il Ritratto di Alessandro Scarlatti della scultura che affrontava la cocente questione del realismo, nel 1877 Solari eseguì la statua in marmo di Carlo Poerio, ricordata in piazza Carità ...
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FRANCQUEVILLE (Francavilla), Pierre (Pietro)
Sandro Bellesi
Figlio dello scabino Martin, nacque nel 1548 a Cambrai in Francia. Dopo essere stato iniziato allo studio delle lettere, si orientò verso [...] Hennessy, The Gherardini collection…, 1970), una Carità nella facciata della villa Michelozzi a Bellosguardo (De Francqueville, della Vita attiva e della Vita contemplativa, scolpite nel 1604 per la cappella del Soccorso nel santuario servitadella ...
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BURALI, Scipione (Paolo d'Arezzo), beato
Gaspare De Caro
Nacque nel 1511 a Itri, secondogenito di Paolo e Vittoria Oliverez. Il padre, di famiglia di piccola nobiltà, originaria di Arezzo (di qui il [...] . portò ai suoi concittadini in merito alla Inquisizione spagnola servì a calmare l'agitazione popolare; ed al popolo anzi parve uno spirito di carità, di moderazione, di duttilità che certamente non fu la nota dominante dell'intransigente nipote di ...
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DE LUCA, Antonino (in religione Antonio Saverio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Bronte, in provincia di Catania, il 28 ott. 1805 da Vincenzo e da Francesca Saitta. Ultimo di dieci figli, compiuti i primi [...] della Chiesa, l'avversione per "l'egoismo mercantile" (p.31), un modello di società fondata sul solidarismo e sulla carità . Più che l'esperienza a Monaco, che comunque gli servì per prendere confidenza col mondo cattolico germanico, è però importante ...
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LANFRANCO da Pavia, santo
H. E. J. Cowdrey
Nacque a Pavia, probabilmente intorno al 1010. Gervasio di Canterbury fa menzione dei genitori Eribaldo e Roza. Il padre, cittadino di rilievo, attivo nella [...] a rafforzare la sua immagine di uomo dedito alla carità.
Il principale strumento di promozione della Chiesa d'Inghilterra di cui L. si servì furono i concili, che erano stati una caratteristica tipica della Chiesa in Normandia fino al 1066, ma che ...
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servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino dell’Impero Romano e nei secoli successivi,...
servire
v. tr. e intr. [lat. servire, propr. «essere schiavo», da servus «schiavo»] (io sèrvo, ecc.; come intr., aus. avere e, in alcuni sign., essere). – 1. Essere servo, schiavo, soggetto interamente alla volontà altrui; in senso generico...