La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] Moisè, oppure le tre gondole, gli otto servitori e le sei serve ("massere") di Andrea di Vincenzo Pisani a Santa Maria Zobenigo. Al i più antichi Ospedali dei Santi Giovanni e Paolo e dellaCarità assistevano i malati, i trovatelli e gli orfani, ...
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Le istituzioni della Repubblica
Mario Caravale
I "miti" di Venezia
Negli ultimi anni ampio spazio è stato dedicato dagli storici all'analisi del "mito" che vela, per ormai antica consuetudine, la [...] gradini successivi rispettivamente la moglie-madre, i figli, i servi, gli animali, i beni inanimati. Tutte le persone -settentrionale nel 1260: la prima di dette Scuole - S. Maria dellaCarità - venne fondata proprio in questa data (133) e ad essa ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] penna di scudi ducento in avento che mancasse di servire et osservare la presente scrittura d'aplicarsi detto denaro 14. Ibid. In merito all'episodio cf. Elena Bassi, Il convento dellaCarità, Vicenza 1971, pp. 129-131; Nicola Mancini, I teatri di ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] di sue sig.rie Ill.me la quale ocupi et servi nel Teatro il quale per questi due anni intendono li .
14. Ibid. In merito all’episodio cf. Elena Bassi, Il convento dellaCarità, Vicenza 1971, pp. 129-131; Nicola Mancini, I teatri di Venezia, ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] con la quale mangia e beve» e fa tutte le operazioni che le servono; inoltre è poliglotta e canta «gratiosamente». E vi sono altresì dati legulei; il diritto canonico al posto dell'amore e dellacarità.
Impossibile in questa Controriforma essere ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] dal tipico Cincinnato con l'aiuto di pochi servidella famiglia rustica; il proprietario era molto presente sul . Fannio Sinistore sempre a Boscoreale; quella di Gragnano, contrada Carità; quella di Poppea Sabina, moglie di Nerone, a Torre ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] ricordata soprattutto per alcune innovazioni nella cura dellacarie e delle malattie veneree, nonché per le operazioni di particolarmente tossica; per esempio, qualora ci si fosse servitidell'aloe per purgare l'intestino si sarebbe dovuto bilanciare ...
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Il pubblico e il privato. Architettura e committenza a Venezia
Manfredo Tafuri
"Concordia urbis": morfologia urbana e "domus" patrizia
"Libertatem ergo Romanorum felicissima Venetia conservat sine [...] Maggiore e nel 1560 inizia la realizzazione del nuovo convento dellaCarità: un legame sempre più tenace viene a stabilirsi fra dei patrizi che appoggiano l'architetto a Venezia si servedella sua opera per rappresentare se stesso o la propria ...
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"E per tutto il cielo". Dinamiche religiose di uno Stato nascente
Giorgio Cracco
La religione civica al bivio
Guardando indietro
La religione cristiana - secondo un'opinione corrente - non cessò mai, [...] (40). E dallo stesso atto risulta un altro aspetto che da solo serve, se non m'inganno, a cogliere le "intenzioni" di cui lo ducis et comunis Venecie si legge nella "Mariegola" di S. Maria dellaCarità (cit. in G. Cracco, Società e Stato, p. 227 n ...
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Le espressioni d'arte: gli edifici
Wladimiro Dorigo
La formazione della città
Poco prima della metà del XII secolo, negli anni che segnano l'avvento della comunalità veneziana, il processo che trasformerà [...] e allocazioni monastiche in area rivoaltina o prossima, quali S. Maria dellaCarità (1109), le due sedi dei templari, S. Maria in brolio qualche ritardo che le strade, in una città, non servono tanto per entrare in casa, chiudendola a chiave, ...
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servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino dell’Impero Romano e nei secoli successivi,...
servire
v. tr. e intr. [lat. servire, propr. «essere schiavo», da servus «schiavo»] (io sèrvo, ecc.; come intr., aus. avere e, in alcuni sign., essere). – 1. Essere servo, schiavo, soggetto interamente alla volontà altrui; in senso generico...