EMELIANI, Emiliano
Maria Giuseppina Marotta
Nacque a Faenza (od. prov. Ravenna) il 21 febbr. 1682 da Francesco e da Anna Rossi, entrambi di antica famiglia. Si hanno scarse notizie della sua breve esistenza [...] il 10 febbr. 1707 con il nome di Archidamo Acheliano e successivamente fu tra i , 430, 441; R. M. Magnani, Vite de' santi, beati, venerabili e servidi Dio della città di Faenza, Faenza 1741, pp. 399 s.; G. B. Mittarelli, De literatura Faventinorum, ...
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BONACCIOLI, Alfonso
Elpidio Mioni
Nacque a Ferrara nel 1502 da Alessandro e Girolama Bendedei. Niente è noto né dei suoi anni giovanili, né dei suoi studi, umanistici ed eruditi, che compì nella città [...] ufficio di primo scalco sotto il duca Ercole II, il quale si servìdidi una opera latina: Le nozze di Mercurioe di Filologia di Martiano Cappella,tradotte dal latino (in Mantova, appresso Francesco Osanna, 1578). Questo volume fu dedicato a "Maria ...
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Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso di opere di poesia (meno spesso di prosa), nel contraffare i versi conservandone la cadenza, [...] particolare, la caricatura politica e letteraria inglese si servì largamente della p., talvolta sovvertendo gli schemi non soltanto assumendone anche il nome (per es., la messa di Palestrina Assumpta est Maria è una p. del suo omonimo mottetto). Può ...
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Letterato (Firenze 1484 - Roma 1556). Servì il Sadoleto nella Segreteria dei brevi; ebbe egli stesso questo ufficio sotto Giulio III, Marcello II e Paolo IV, e fu canonico di S. Maria Maggiore. Lasciò [...] alcuni capitoli burleschi, alla maniera del Berni, suo amico, e qualche componimento latino ...
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VENIER, Domenico
Manlio Torquato Dazzi
Letterato, nato il 25 dicembre 1517 a Venezia, morto ivi il 16 febbraio 1582. Fu magistrato alle biade e senatore; poco più che trentenne, immobilizzato da una [...] agli uffici pubblici e fece della sua casa di S. Maria Formosa centro di letterarie conversazioni. Nella stima degli amici fu genere burlesco si servì del dialetto. Il tema che rimane più suo è quello del proprio male, predomini la pietà di sé stesso, ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] quello che in Schönberg [nel dramma Erwartung, 1909, su libretto diMarie Pappenheim], come già in Wilde ed altri, era il lungo comme les hommes des années Charcot. Ça lui a pas beaucoup servi la Rolandique, ‛la troisième' et le noyau gris ... Il ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] da Cesare Campana) diMario Savorgnan, e II corso di guerra [. . .] (Venetia 1601) di Pier Maria Contarini, che si Amelot de la Houssaie -, «croient que le gouvernement de Venise doit servir de règie et de modèle à tous les autres et qu'il n ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] - a mio parere - che l'Autore possa essersi servitodi materiali o di appunti già raccolti durante il periodo dei suoi studi filosofici dal Barbi e, in anni più vicini, discussa minutamente da Mario Marti, in un saggio eloquente sin dal titolo: Vita e ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] di Giovanni Fontana (1395-1455), diMarianodi Jacopo, detto il Taccola (1382-1458 ca.), soprannominato l'Archimede di Siena, e di Francesco di Giorgio (1439-1501), i dispositivi meccanici di nella schedatura di Sesto, ossia servirsi dell'opera del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] con Galilei un austero linguaggio denotativo, che rifugga dal servirsi «d’argomenti probabili, di conghietture, d’essempi, di verisimili ed anco di sofismi» e ricorra «alla severità di geometriche dimostrazioni» (Le opere, cit., 6° vol., 1897, p ...
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servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino dell’Impero Romano e nei secoli successivi,...