Ripensando la Storia d’Europa
Gennaro Sasso
Tra storia d’Italia e storia d’Europa
Quando giunse alla fine dell’ultimo capitolo del Contributo alla critica di me stesso (1918), Croce fu tentato di compiere [...] sulla delusione patita da Alessandro II, che dapprima, cedendo alla suggestione delle idee liberali, si era prodotto in molte riforme importanti, aveva abolito la servitùdellagleba, estendendo parte di queste riforme anche alla Polonia; salvo che l ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] le differenze scompaiono entro la vita materiale e spirituale comune realizzata. Gli stessi istituti del colonato e dellaservitùdellagleba sulle terre del monastero fruivano di un miglioramento materiale e morale. Infine, la "lectio divina" riuscì ...
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Latifondo
Piero Bevilacqua
1. Ambivalenza di un termine
Col termine 'latifondo' si designa, nel suo significato generico, una proprietà terriera di grandi dimensioni. Un particolare rilievo viene quindi [...] piccola proprietà contadina libera, quanto in realtà agrarie dove perdurò il dominio dell'economia servile. In paesi come la Russia e la Polonia la servitùdellagleba, consolidatasi ulteriormente nei secoli XVI e XVII, non conobbe i processi di ...
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Servaggio
Francesco Panero
Premessa
Nella Grecia antica e nel mondo ellenistico-romano furono sempre presenti - in forme più o meno diffuse, a seconda dell'epoca e della regione - gruppi di persone [...] nel 1789, la soppressione dei vincoli servili e alla terra in Prussia nel 1807 e la liberazione dei contadini russi dalla servitùdellagleba tra il 1858 e il 1861. In Russia la fine del servaggio avviene sotto la spinta di fattori politici ed ...
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DRAGONETTI, Luigi
Luigi Cepparrone
Nato a L'Aquila il 1° ott. 1791 dal marchese Giambattista e da Mariangela Benedetti, nel 1800 fu mandato a Roma per compiere gli studi nel collegio "Nazareno". Terminati [...] , che non sarebbe stato "meno fecondo di utili conseguenze per la morale e pacifica palingenesi dell'umanità, di quello che si fu il trovato della stampa e l'abolizione dellaservitùdellagleba" (ibid., p. 127).
La sua critica contro alcuni principi ...
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LO GATTO, Ettore
Emanuela Sgambati
Nacque a Napoli, il 20 maggio 1890, da Domenico e da Clelia Çesbron de la Grennelais. Trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Porto San Maurizio e a Livorno.
Del suo [...] . Negli anni successivi pubblicò una serie di volumi che testimoniano la crescente ampiezza del suo campo di indagine.
La servitùdellagleba e il movimento di liberazione in Russia (Bologna 1925); Pagine di storia e di letteratura russa (Roma 1928 ...
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BRIGANTI, Filippo
Franco Venturi
Nato il 2dic. 1724 a Gallipoli da Tommaso e da Fortunata Mairo, in una famiglia patrizia che in quella città aveva spesso ricoperto incarichi giudiziari e amministrativi, [...] feudale". Quanto all'imperatore Giuseppe II, egli aveva saputo liberare i contadini dalla "servitùdellagleba", e "spezzar le catene dell'avvilito bifolco", così come aveva saputo imporre nei suoi domini una benefica "tolleranza civile", riaffermare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Elisa Soldani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’andamento economico dell’Europa del Seicento ha due volti. Da una parte una crisi [...] può contare solo sulle proprie braccia, come la maggioranza dei contadini, da tempo privi del possesso della terra. E poi, anche laddove la servitùdellagleba è stata da tempo abolita, la nobiltà esercita una forte influenza sociale e politica e la ...
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DOLFIN, Daniele Andrea
Paolo Preto
Nato a Venezia il 22 apr. 1748 da Daniele (I) e Bianca Contarini, percorse la tipica carriera dei rampolli delle più influenti famiglie aristocratiche. Dal 26 luglio [...] , ristretto i privilegi del clero e soprattutto era divenuto "celebre ne' fasti della storia e dell'umanità" per i due "cardinali editti"sull'abolizione dellaservitùdellagleba e la tolleranza religiosa. Benché si fosse "spesse volte servito ...
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Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] stadio ultimo e assoluto: mentre infatti tutte le società passate erano fondate sul dominio dell’uomo sull’uomo (schiavismo, servitùdellagleba, sfruttamento del lavoro salariato), la società comunista abolisce ogni forma di dominio, sopprime tutte ...
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gleba
glèba s. f. [dal lat. gleba o glaeba]. – 1. a. poet. Zolla di terra: giovenchi invitti A franger glebe (Carducci); la sua polve Lascia alle ortiche di deserta g. (Foscolo). b. Per estens. (già in lat.), la terra stessa, il campo, il...
servitu
servitù (ant. servitute e servitude) s. f. [dal lat. servĭtus -utis «schiavitù», der. di servus: v. servo]. – 1. a. Condizione di servo, cioè di schiavo (sinon. quindi, di tono più elevato, di schiavitù): ridurre, essere ridotti in...