D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] libro, da un critico malevolo ma non troppo: "risaotto al pumidauro") e che riecheggia spesso Poliziano. Madrigali e sestine, ballate e trionfi sono altri indizi di una ricerca parnassianamente condotta sul piano esclusivo della forma e dello stile ...
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UMBRIA
L. Bonomi Ponzi
D. Manconi
È la Regio VI della suddivisione augustea dell'Italia antica (Plin., Nat. hist., XI, 112) che comprendeva un territorio corrispondente solo in parte all'U. attuale. [...] un po' troppo montuosa» (si vedano gli esempi di Camerino, Sestino e Iesi) - è fertile e adatta a ogni tipo di 5390), a Città di Castello (CIL, XI, 5942), a Spello, a Sestino (CIL, XI, 6016, che attribuisce la cura ai tre fratelli Voluseni), a ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] in volgare"), costituiti da 366 componimenti, per la maggior parte sonetti (317), ma anche canzoni, ballate, sestine, forme metriche consacrate dalla tradizione precedente, dai trovatori provenzali ai rimatori siciliani, agli stilnovisti. Le liriche ...
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Vedi MONUMENTO FUNERARIO dell'anno: 1963 - 1995
MONUMENTO FUNERARIO (v. vol. V, p. 170)
E. Fiore Marochetti
G. Palumbo
L. Bacchielli
B. Genito
N. G. Gorbunova
B. J. Staviskij
A. A. Di Castro
R. [...] von Sydow, Die Grabexedra eines römischen Feldherren, in Jdl, LXXXIX, 1974, p. 187 ss.; M. Verzar, Frühaugusteischer Grabbau in Sestine, in MEFRA, LXXXVI, 1974, p. 387 ss.; M. Bouchenaki, Fouilles de la nécropole occidentale de Tipasa (Matarès), 1968 ...
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ETRURIA
M. Bonamici; F. Ceci; M. Celuzza
La trattazione che segue, per ragioni di carattere pratico, è articolata in due capitoli, concernenti rispettivamente i due grandi distretti dell'E., quello [...] Firenze 1984, p. 14 ss.; M. Torelli, Storia degli Etruschi, Bari 1985, p. 11 ss.
- Per l'area mineraria: A. Sestini, Introduzione all'Etruria mineraria. Il quadro naturale e ambientale, in L'Etruria mineraria. Atti del XII Convegno di Studi Etruschi ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] rithimorum relationem, cioè il rapporto fra le rime (VE II XI 1).
Poco c'è da dire per le stanze senza rima (v. SESTINA) e per quelle su una sola rima. Ma di solito la c. è su rime variamente disposte; anzi proprio soprattutto da questa varietà si ...
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Le Paleoscienze. Le 'conoscenze scientifiche' dell'uomo di 25.000 anni fa
Alberto Cazzella
Le 'conoscenze scientifiche' dell'uomo di 25.000 anni fa
Le tendenze interpretative più recenti (Renfrew 1994) [...] mano, passando poi per il sei al pollice dell'altra mano e usando via via le rimanenti quattro dita per indicare le sestine, con una capacità totale di conteggio da 1 a 30): un sistema forse di origine vicino-orientale, ma mediato dai rapporti con ...
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Rime
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Vincenzo Pernicone
Tradizione del testo. - La qualità della trasmissione del testo delle R., così come si è andata effettuando nel corso dei secoli, e proprio per la circostanza di partenza [...] -162; E.G. Parodi, La lettura di D. in Orsanmichele, in " Bull. " XIII (1906) 257; G.D. De Geronimo, La " Donna verde " nella sestina e in un sonetto di D., in " Giorn. d. " XVI (1908) 168-170; A. D'Ancona, Della " Pargoletta " e di altre donne nel ...
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sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...
sestino
s. m. [der. di sesto1]. – 1. ant. Mattone di formato più piccolo del normale. 2. Nome non più in uso del clarinetto in la bemolle. 3. Moneta del valore di 1/6 di tornese o di 2 cavalli fatta coniare a Napoli nel 1498 da Federico d’Aragona...