Consiste nell'indicazione del tempo in cui un fatto è avvenuto o un atto è stato compiuto. La data si riferisce generalmente al calendario in uso, ma nella formazione di essa entrano talora altri elementi, [...] 'anno al solstizio d'estate e nell'adozione del sesto mese come intercalare, ma anche per essere stato accolto , mentre per la seconda metà è in uso il sistema romano delle calende. Diventa di uso generale, ma negli atti notarili soltanto, durante il ...
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S'indicano col nome di emerologi dei calendarî, più o meno scientifici, compilati nell'antichità con uno scopo pratico: agrario, medico, nautico, ecc., e che si basano su osservazioni astronomico-astrologiche; [...] calendario attribuito ai Quintilî, due fratelli, Sesto Quintilio Condiano e Sesto Quintilio Valerio Massimo, di cui l'accordo mesi all'uso macedone e le datazioni alla maniera romana per calende, none e idi; la seconda è un estratto dal calendario ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La vita quotidiana a Roma
Isabella Tondo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La vita quotidiana di un cittadino romano, maschio e adulto, [...] nostro "bisestile") perché veniva ripetuto due volte il 24 febbraio, per i Romani "il sesto giorno prima delle calende di marzo". Si fissano con esattezza anche i giorni per le Calende (il primo del mese), le None (il quinto e il settimo del mese), e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
L’impero romano accoglie la scienza greca, ma in una forma priva delle componenti matematiche più avanzate. Mentre i pensatori romani trattano argomenti e nozioni astronomiche in modo generale [...] ogni quattro anni. Questo giorno è detto “bisestile” (dal latino bissextus) perché consiste in un duplicato del sesto giorno antecedente le calende di marzo, vale a dire il 24 febbraio.
Nei primi anni della riforma giuliana persiste una notevole ...
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Le espressioni d'arte: le sculture
Chiara Frugoni
Intanto il corpo del santo giaceva qui, composto in pace: e questo suo requiem sulla filattera dorata era già scritto sin da allora in ebraico, in [...] del mese, ed il dio cui è dedicato, dei lavori agricoli, di riti, calende idi e none, il numero delle ore del giorno e della notte, il stante di alcune di esse verso il colmo del sesto non solo impediva l'imitazione precisa, ma autorizzava anche ...
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Pietro Dominici
2000 d.C.
Il senso di una data attesa
L'inizio del terzo millennio dell'era cristiana
di Pietro Dominici
1° gennaio 2000
Il passaggio dall'anno 1999 all'anno 2000 è stato salutato in tutto [...] ad allora s'intercalava il mercedonio, cioè tra il 23 e il 24 febbraio (bis sexto kalendas Martias, "doppio sesto [giorno] prima delle calende [il 1°] di marzo", donde la qualifica di bisestile data da allora all'anno intercalato e rimasta in uso ...
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guerre civili
Giorgio Cadoni
Crisi e rovina della Repubblica romana
Per indagare tanto appassionatamente le ragioni dell’inarrestabile declino della «romana repubblica», M. aveva più di un motivo. Che [...] aveva esasperato, rendendole incontrollabili.
Nel capitolo successivo, sesto di questo primo libro, M. constata (§§ 2 e i consolati di Mario, e in quello che intorno alle calende di giugno del 64 a.C. avrebbe pronunziato Catilina (De Catilinae ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il computo del tempo storico
Paolo Delogu
Il computo del tempo storico
L’origine dei modi di computare il tempo storico in uso nell’età medievale e moderna va cercata [...] nel III secolo, ad esempio nell’opera perduta di Sesto Giulio Africano, venne sistematizzata nell’epoca costantiniana dal dei giorni continuò a lungo a essere fatta col sistema romano (calende, none e idi), ma già dal VI secolo si cominciò anche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Astronomia e religione: sul controllo del tempo
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Occidente latino il dibattito tra [...] un giorno in più ogni quattro anni. Il giorno supplementare fu detto bisesto perché aggiunto dopo il sesto giorno antecedente le calende di marzo.
L’applicazione del calendario giuliano non è sentita come problematica dai Padri della Chiesa e ...
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calendario giuliano e gregoriano
Giovanni Buti
Renzo Bertagni
Al tempo di D. vigeva immutato da quattordici secoli il c. giuliano, introdotto da Giulio Cesare nel 46 a.C.: si trattava di un c. soddisfacente [...] (6h X 4 = 24h). Tale giorno venne detto ‛ bisesto ', da bis sextus (ante) Kalendas Martias, poiché veniva intercalato fra il sesto e il quinto giorno prima delle calende di marzo, ossia fra il 24 e il 25 febbraio, e l'anno di 366 giorni venne detto ...
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bisesto
biṡèsto (o bissèsto) s. m. e agg. [dal lat. tardo bisextus «due volte sesto», secondo l’uso romano di contare due volte negli anni bisestili il 6° giorno avanti le calende di marzo, cioè il 24 febbraio]. – 1. s. m. Il giorno (29 febbraio)...
su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno comuni, ce ne sono altri in cui la sostituzione...