TIBERIO d'Assisi
Raffaele Caracciolo
TIBERIO d’Assisi. – Tiberio di Diotallevi di ser Francesco di Méneco (Domenico) «de Barberiis», detto Tiberio d’Assisi (formula che il pittore preferiva nelle sue [...] francescani entro clipei (un sesto è perduto) e una firmata: il Presepe con i ss. Giovanni Battista, Pietro, Maria Maddalena e Paolo Immagine di Assisi nell’arte. Vedute della città di san Francesco nella pittura umbra dei secoli XIII-XVIII, Assisi ...
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ROBORTELLO, Francesco
Matteo Venier
ROBORTELLO, Francesco. – Nacque il 9 settembre 1516 a Udine da Andrea.
Il padre, nobile oriundo di Ceneda (vi era nato Eliseo, nonno di Francesco), aveva studiato [...] e 15 marzo 1541).
L’allievo Giovanni Battista Busdraghi nella prefatoria alle recollette del storia (c. Aijv). Se a giudizio di Sesto Empirico (autore all’epoca ai più ignoto) la umanità presso la Scuola di San Marco. Il Senato aveva acconsentito ...
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GAMBARA, Lattanzio
Marco Bussagli
, Lattanzio. - Nacque intorno al 1530 probabilmente a Brescia, dove fu attivo come pittore, da Ludovico e Annunziata di Mori.
Databile fra il 1546 e il 1548 è una polizza [...] infatti: «nella qual casa [del G.], che è da San Benedetto al vescovado, vidi, quando fui ultimamente a Brescia, due Romanino da Giovanni Andrea e Leonardo Averoldi, per il loro palazzo bresciano, ed eseguito nella prima metà del sesto decennio. ...
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TACCHINARDI, Fanny
Paola Ciarlantini
TACCHINARDI, Fanny (Francesca Felicita Maria). – Nacque a Roma il 4 ottobre 1807, terzogenita (dopo Carolina e Ulisse) di Nicola, tenore, allora impegnato nel teatro [...] , L’elisir d’amore, Beatrice di Tenda e al San Carlo con Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart (Zerlina) e I Capuleti e opera fino a fine secolo. La omaggiò inoltre dedicandole il sesto brano delle Rêveries napolitaines, il duettino L’addio, versi ...
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CERCHI, Vieri (Oliviero)
Franco Cardini
Nato presumibilmente attorno al quarto decennio del Duecento, figlio di Torrigiano di Oliviero, succedette al padre - fatto prigioniero nella battaglia di Montaperti [...] dei terreni e delle terre dei conti Guidi site nel sesto di Porta San Piero, e interessanti i "popoli" di S. . stor. ital.,CXXIX (1971), pp. 387-423; C. D. Poso, Giovanni di Chaion, sire di Arlay, "vicarius regis Romanorum in Tuscia", ibid.,CXXXIV ( ...
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UGGERI, Angelo
Tommaso Manfredi
UGGERI, Angelo. – Nacque a Gera, presso Pizzighettone (Cremona), il 14 aprile 1754 da Giovanni Battista e da Marianna Raspardi, «ambedue di civile condizione ed agiati [...] il quinto e sesto dedicati alle vedute foro Bonaparte in Milano ed altri inediti di Giovanni Antonio Antolini, in Storia della città, VII 113-119 (in partic. p. 113); M. Docci, San Paolo fuori le Mura: dalle origini alla basilica delle origini, ...
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SARACCHI
Paola Venturelli
– Famiglia milanese di intagliatori di pietre dure attiva tra la seconda metà del XVI secolo e i primi decenni del successivo.
«Eccellentissimi fabricatori et intagliatori [...] d’oro, e dentro v’è un San Girolamo in penitenza, un Christo in croce cristallo la creatione del Mondo fino al sesto giorno» (Morigia 1595, p. 293 anno, anche in nome dei fratelli, Giovanni Ambrogio vendette quindi a Maurizio Visconti, per ...
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ARCA
J. Garms
Nel lat. medievale e nel volgare italiano la parola a. significa 'cassa', anche per uso domestico e, in senso generale, 'sarcofago'. La più recente accezione della parola ha mantenuto, [...] Anastasia nell'abbazia di S. Maria in Sylvis a Sesto al Réghena (Pordenone; sec. 7°-8°); quella (Rioja); del beato Mirò in San Juan de las Abadesas (presso -415; A. Monferini, Il Ciborio Lateranense e Giovanni di Stefano, Commentari 13, 1962, pp. 182 ...
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ORANTE
C. Bertelli
Il termine designa una figura, maschile o femminile, solitamente in veduta frontale, con le braccia alzate all'altezza all'incirca delle spalle, in un gesto che si deve interpretare [...] degli uomini, aveva avvertito Sesto, è il fondamento della già nel IV sec. troviamo, in SS. Giovanni e Paolo, a Roma, un'impressionante rappresentazione 1903, tav. 213. Affresco di "Bitalia" in San Gennaro a Napoli: A. Achelis, Die Katakomben von ...
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teatro
Giovanni Antonucci
La fortuna dell'opera dantesca e dello stesso personaggio di D. in teatro è fenomeno tipicamente ottocentesco, generato dalla più ampia riscoperta dei valori morali e civili [...] dignità letteraria. Della Morte di Dante di Giovanni Fontebasso (Milano 1854) si può dire, in Ravenna di Tito Mammoli (Rocca San Casciano 1875), inconcludente melodramma. Quasi tutto è La potenza di Dante di Sesto Liburno (Milano 1911). Quest'ultimo ...
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sesto1
sèsto1 agg. num. ord. s. m. [lat. sĕxtus, der. di sex «sei»]. – 1. a. Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero sei, cioè viene dopo altri cinque (in cifre arabe 6°, in numeri romani...
primadonnismo
s. m. (iron.) Atteggiamento da prima donna, egocentrico e capriccioso. ◆ [tit.] Bella lettera su [Indro] Montanelli, e una spiegazione sul primadonnismo del Feltrino (Foglio, 30 aprile 1999, p. 4) • Studia e si chiude in teatro....