(VIII, p. 560)
La c. è una forma criminale assimilabile alla mafia nei metodi e negli interessi, ma che nel passato ha avuto origini, caratteristiche, costumi diversi e del tutto autonomi. Fino a qualche [...] il termine c. si indicava quella particolare organizzazione criminale sorta a Napoli dalla plebe all'inizio dell'Ottocento.
Di questa setta, diffusasi poi nelle province di Napoli, Salerno e Caserta, non si hanno notizie prima del 1820, né il termine ...
Leggi Tutto
Apologeta cristiano (n. probabilmente in Siria tra il 120 e il 130). Educato alla cultura greca, fu forse un filosofo vagante sulla moda dei retori o cinici; convertitosi al cristianesimo, più tardi si [...] Il 172, dopo il martirio di Giustino, lasciò Roma e ritornò in Oriente, abbandonando la Chiesa e fondando, sembra, la setta degli encratiti, continentes, un miscuglio di gnosticismo e di docetismo.
Opere
Tra le sue opere giunte sino a noi spicca il ...
Leggi Tutto
SACCONI, Ranieri
Domenicano del sec. XIII, morto dopo il 1262 (essendo in questo anno chiamato a Roma con breve di Urbano IV del 21 luglio). Nulla si sa della sua nascita e gioventù; solo che a un certo [...] tempo aderì alla setta dei catari, rimase con loro 17 anni e ne divenne anche uno dei capi, a un dipresso vescovo. Al cattolicismo fu ricondotto probabilmente dalle prediche del domenicano S. Pietro Martire; fattosi anch'egli domenicano, esplicò la ...
Leggi Tutto
Pitagora di Samo
Pitagora di Samo (Samo 570 a.C. - Metaponto 490 ca a.C.) filosofo e scienziato greco. Della sua vita si hanno pochissime notizie certe. Dopo aver viaggiato in Egitto e Babilonia, si [...] estese la sua influenza in diverse parti della Magna Grecia. Per la sua linea politica, decisamente aristocratica, la setta fu violentemente perseguitata dai governi democratici affermatisi in quella città verso la prima metà del v secolo. La scuola ...
Leggi Tutto
BENVENUTO, detto l'Asdenti
Paolo Bertolini
Maestro calzolaio, nato a Parma probabilmente nel primo quarto del sec. XIII, buon conoscitore deglì scritti di Gioacchino da Fiore e della letteratura profetica [...] ed astrologica, nonché simpatizzante - a quel che sembra - della setta degli Apostolici fondata a Parma da Gerardo Segarelli, viene ricordato, con parole di sprezzo e di severo giudizio, da Dante Alighieri per ben due volte, nel Convivio (IV, 16, 6-7 ...
Leggi Tutto
valdesi
Membri del movimento religioso che trae origine nel sec. 12° dall’attività del mercante lionese Valdo. Il movimento valdese non ha alle origini alcun atteggiamento esplicito di rivolta contro [...] risalgono al 1526, ma l’adesione formale a essa fu decisa nel sinodo di Chanforan presso Angrogna, al quale parteciparono (12 sett. 1532) tutti i ministri valdesi, detti «barba», delle valli, delle comunità dei v. di Puglia e di Calabria e i tre ...
Leggi Tutto
MICHELIANI
Joseph ENGERT
. Sono i seguaci di Johann Michael Hahn, contadino luterano nato ad Altdorf presso Stoccarda nel 1758, morto a Sindlingen nel Württemberg nel 1819, che, affermando di essere [...] favorito di speciali illuminazioni da Dio, fece il predicatore ambulante. Le dottrine della setta sono di tipo teosofico e pietistico. La Trinità è interpretata come una triplice manifestazione della divinità; è attesa una seconda e prossima venuta ...
Leggi Tutto
Eresiarca russo, nato nel 1674, morto sul patibolo il 21 marzo (1° aprile) 1720. Fattosi monaco nel 1709, escogitava e propagava una dottrina eterodossa sul significato di certi riti, e particolarmente [...] dell'incenso usato durante l'ufficio liturgico. Perciò la setta così formatasi ebbe nome dei turibularii (kadilniki). Venne coinvolta nelle estese persecuzioni contro gli oppositori del nuovo regime imperiale; e l'esecuzione del suo capo, A., passò ...
Leggi Tutto
⟨-ʒʒ-⟩ (o Iazidi; anche Iezidi o Yezidi; arabo Yazīdī, pl. Yazīdiyyūn, nella pronuncia curda Ezidi o Izidi o Izdi; nome arabo collettivo Yazīdiyya). - Gruppo di popolazioni di stirpe e lingua curda, con [...] impronta gnostica; circa le origini, sembra difficile prescindere dalla tradizione musulmana e yazidica stessa, che connette la setta con il califfo Yazīd. Accusati dall’ortodossia islamica di eresia, in aggiunta alla nazionalità curda, nel corso ...
Leggi Tutto
Fratello (Versailles 1780 - Parigi 1847) di Armand-Jules-Marie-Héraclius, seguì i genitori nell'emigrazione e condivise l'attività cospirativa ultrarealista nonché la prigionia del fratello. Pari di Francia [...] (1815), fu l'uomo di fiducia del conte d'Artois e uno dei capi della setta ultrarealista dei Cavalieri della Fede (nel 1820 ricevette il titolo di principe romano); inviato ambasciatore a Londra (1823), stipulò il trattato di navigazione (1826) e il ...
Leggi Tutto
setta
sètta s. f. [dal lat. secta, propriam. «séguito», da sectus, part. pass. di sequi «seguire»]. – 1. a. Associazione di persone che seguono e difendono una particolare dottrina filosofica, religiosa o politica: le tre s. de la vita attiva,...
settare
v. tr. [adattamento dell’ingl. (to) set «impostare, predisporre, regolare»]. – 1. Predisporre un’apparecchiatura a funzionare secondo determinati parametri: s. il termostato a 20°. 2. Nel linguaggio informatico, specificare o stabilire...