Insieme di gruppi migranti e nomadi diffusi in tutto il continente europeo e nelle Americhe. I R. (in lingua romanés «uomo, essere umano») sono indicati anche con il termine Sinti (da Sindh, regione del [...] di zingari (da Atsigan, Tsigan, adattamento del greco medievale ᾿Αϑίγγανος, «intoccabile», che, al plurale, designava una setta di manichei provenienti dalla Frigia).
Definizione etnica
Il problema della definizione ‘etnica’ dei R. è estremamente ...
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Industriale e pensatore politico, detto le père E. (Parigi 1796 - ivi 1864). Uscito dall'École polytechnique, lavorò in una banca; nel 1822 si avvicinò al Saint-Simon, di cui divenne ardente e fedelissimo [...] sansimoniana con Saint-Amand Bazard, che se ne staccò poco dopo. Allora egli mutò la scuola in una setta religiosa. "Pontefice della Nuova Gerusalemme", manifestò pretese messianiche, attaccò il matrimonio tradizionale e si procurò molte ostilità con ...
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Fondatrice del complesso sistema psicoterapeutico noto sotto il nome di Christian Science (v.), nata a Bow, nel New Hampshire (S. U.), nel 1821, morta a Newton (Massachusetts) il 3 dicembre 1910. La guarigione, [...] colpita, sarebbe stata la causa della sua innovazione terapeutica (1866). Fondò a Boston (1879) la prima chiesa madre della setta e nel 1881 il Massachusetts Metaphysical College. La sua opera principale, Science and Health with Key to the scriptures ...
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WIRZ, Johan Jakob
Mistico, nato a Basilea il 22 gennaio 1778, ivi morto il 25 settembre 1858. Tessitore di professione, cominciò ad atteggiarsi a profeta e a portavoce della divinità nel 1826 e come [...] dei quali si trova tuttora nel Württemberg; altri pochi sono nel Wuppertal e in Bessarabia. Le credenze della setta sono uno strano miscuglio di razionalismo e di misticismo, di cattolicismo e di protestantesimo.
Partendo dalla triplice economia ...
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Scrittore (Chieti 1855 - ivi 1935) d'ispirazione regionalista, assai vicino per i temi e gli argomenti della sua narrativa ai veristi meridionali (soprattutto alla Serao e a Di Giacomo), scrisse romanzi [...] sue opere più notevoli si ricordano Cecchina Vetromile (1884); Meridiano, meridiana, meridiani (1884); La tragedia di Senarica (1887); Novelle sette (1889); La setta degli spettri (1893); L'erede (1893); I tre amori ed altre allegre novelle (1896). ...
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al-Hakim
Sesto califfo fatimide (n. 985-m. 1021). Famoso per la gestione stravagante e crudele del suo governo, per la repressione dei sudditi ebrei e cristiani – contraria alla tolleranza della propria [...] e la pretesa di essere considerato divino. La sua scomparsa misteriosa, probabilmente per l’assassinio ordinato da membri della sua famiglia, fu interpretata come miracolosa da una setta ismailita locale (➔ ), che lo riconobbe come proprio imam. ...
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THĀBIT ibn QURRAH
Carlo Alfonso Nallino
QURRAH Il Tebith o Thebit, ecc., dei traduttori latini medievali; uno dei maggiori scienziati arabi, ma non musulmano, del sec. III eg., IX d. C., nato a Ḥarrān [...] 835-836 d. C., morto a Baghdād il 26 ṣafar 288 (18 febbraio 901). Apparteneva a una famiglia ragguardevole della setta ellenistica paganeggiante dei Sabii (v.), e a favore dei. suoi correligionarî si adoperò utilmente alla corte califfale di Baghdād ...
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MALPICA, Cesare
Antonio Carrannante
Nacque a Capua il 2 apr. 1804 da Ignazio, nobile calabrese in servizio come ufficiale dei Cacciatori campani, e dalla capuana Maria Antonia Turino.
Nel 1827, dopo [...] amicizia con il ministro di polizia F.S. Del Carretto, e il fatto che il M. fu tra coloro che il 28 sett. 1829 assistettero all'emanazione della sentenza di condanna (a morte, poi commutata in esilio) del capo del tentativo insurrezionale, A. Galotti ...
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tenri-kyo Una delle formazioni religiose nelle quali si organizzarono, a cominciare dal 19° sec., tendenze e correnti dello shintoismo popolare, al di fuori delle strutture della religione ufficiale restaurata [...] da spirito di proselitismo e per il fatto che ciascuna setta ha un fondatore ed è depositaria di una dottrina soteriologica parte alle religioni misteriche del mondo antico.
Il t. è la setta più antica, fondata nel 1838 da Nakayama Miki; sul fondo di ...
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Eresiarca musulmano (m. 1124 d. C.) di origine persiana. Adepto e propagandista, dopo un viaggio in Egitto, delle dottrine degli ismailiti, fondò in Persia una potente organizzazione politico-religiosa [...] (1090) della fortezza di Alamūt nella Persia occidentale, diresse di lì l'azione terroristica dei suoi adepti, i cosiddetti Assassini. La setta sopravvisse per oltre un secolo al suo fondatore, e fu distrutta (metà sec. 13º) dall'invasione mongola. ...
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setta
sètta s. f. [dal lat. secta, propriam. «séguito», da sectus, part. pass. di sequi «seguire»]. – 1. a. Associazione di persone che seguono e difendono una particolare dottrina filosofica, religiosa o politica: le tre s. de la vita attiva,...
settare
v. tr. [adattamento dell’ingl. (to) set «impostare, predisporre, regolare»]. – 1. Predisporre un’apparecchiatura a funzionare secondo determinati parametri: s. il termostato a 20°. 2. Nel linguaggio informatico, specificare o stabilire...