al-Hakim
Sesto califfo fatimide (n. 985-m. 1021). Famoso per la gestione stravagante e crudele del suo governo, per la repressione dei sudditi ebrei e cristiani – contraria alla tolleranza della propria [...] e la pretesa di essere considerato divino. La sua scomparsa misteriosa, probabilmente per l’assassinio ordinato da membri della sua famiglia, fu interpretata come miracolosa da una setta ismailita locale (➔ ), che lo riconobbe come proprio imam. ...
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MALPICA, Cesare
Antonio Carrannante
Nacque a Capua il 2 apr. 1804 da Ignazio, nobile calabrese in servizio come ufficiale dei Cacciatori campani, e dalla capuana Maria Antonia Turino.
Nel 1827, dopo [...] amicizia con il ministro di polizia F.S. Del Carretto, e il fatto che il M. fu tra coloro che il 28 sett. 1829 assistettero all'emanazione della sentenza di condanna (a morte, poi commutata in esilio) del capo del tentativo insurrezionale, A. Galotti ...
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Eresiarca musulmano (m. 1124 d. C.) di origine persiana. Adepto e propagandista, dopo un viaggio in Egitto, delle dottrine degli ismailiti, fondò in Persia una potente organizzazione politico-religiosa [...] (1090) della fortezza di Alamūt nella Persia occidentale, diresse di lì l'azione terroristica dei suoi adepti, i cosiddetti Assassini. La setta sopravvisse per oltre un secolo al suo fondatore, e fu distrutta (metà sec. 13º) dall'invasione mongola. ...
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Riformatore religioso (Fehebentel, Striegau, 1855 - Obernigk, Slesia, 1941). Muratore slesiano, passato in età matura dal cattolicesimo al luteranesimo (1908), si staccò anche da questo (1926) presentandosi [...] Nella sua predicazione comparivano elementi disparati: atteggiamenti profetici, dualismo primitivo, pratiche spiritistiche, qualche libertà nei rapporti sessuali rispetto alla morale corrente. La setta, sciolta dai nazisti, fu ricostituita nel 1946. ...
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BALDISSEROTTO, Francesco
Giovanni Gambarin
Di nobile famiglia vicentina, nacque a Venezia il 10 luglio 1815 da lacopo Antonio, farmacista, e da Teresa Angela Depieri. Mentre il fratello maggiore Bernardo [...] dei fratelli Bandiera, ne condivise gli ideali e si affiliò alla setta "Esperia" da essi fondata. Nel 1848 fu tra i primi aderenti del 1848-49. Nominato da Garibaldi capitano di fregata (16 sett. 1860), ebbe l'incarico di direttore dei R. Legni ...
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BERTI, Ludovico
Luigi Lotti
Nato a Bologna il 21maggio 1818 da famiglia molto facoltosa, si laureò in giurisprudenza intraprendendo successivamente, ma per breve tempo, l'attività forense. Cresciuto [...] abili e sicuri organizzatori della "trafila".
L'intera organizzazione per l'espatrio clandestino attraverso le valli del Reno e del Setta e i valichi dell'Appennino pistoiese era nelle mani del B., mentre lungo la vallata parallela faceva capo a C ...
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Agitatore politico francese di famiglia belga (Parigi 1797 - Coye, Oise, 1863). Ufficiale napoleonico nel 1815, rifugiatosi (1820) a Ginevra per debiti contratti in Francia, divenne amico di F. Buonarroti, [...] Mémoires d'un prisonnier d'état au Spielberg (1837-38), larghe confessioni sull'attività e i legami internazionali della setta dei "Federati lombardi". Ebbe il processo accoppiato a quello di F. Confalonieri e fu condannato a morte (pena commutata ...
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Filosofo dell'India meridionale (n. 1050 circa - m. 1137 circa). Fondò la scuola del cosiddetto monismo differenziato (viśiṣṭa-advaita), secondo cui, contrariamente a quanto insegna l'antico Vedānta, realtà [...] di cui può essere strumento l'amore mistico per la divinità (bhakti). Alle dottrine di R. si connettono quelle della setta religiosa Rāmānandi, che dalle province meridionali dell’India furono diffuse in quelle settentrionali dal filosofo. ...
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Figlio (1146 circa-1192) di Guglielmo V. Fautore di Federico Barbarossa, finché non si mise in urto col suo cancelliere Cristiano di Magonza; si recò poi a Costantinopoli, dove sposò nel 1187 la sorella [...] , sposò Isabella, sorella della regina Sibilla, per procurarsi un diritto alla successione, che gli fu riconosciuto dai re di Francia e Inghilterra. Fu ucciso da sicarî della setta degli Assassini accordatisi, si disse, con Riccardo Cuor di Leone. ...
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Vescovo di Antiochia, di origine tracia, ariano, era tra i fautori di Demofilo di Costantinopoli. Eletto (376) durante lo scisma meleziano vescovo di Antiochia, fu deposto nel 381 in virtù di una legge [...] e sostenne che, la paternità di Dio datando dalla nascita temporale del Verbo, Dio non poteva esser chiamato Padre prima di questa creazione. Era la dottrina distintiva della setta che da lui prese il nome di dorotei e che durò per qualche decennio. ...
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setta
sètta s. f. [dal lat. secta, propriam. «séguito», da sectus, part. pass. di sequi «seguire»]. – 1. a. Associazione di persone che seguono e difendono una particolare dottrina filosofica, religiosa o politica: le tre s. de la vita attiva,...
settare
v. tr. [adattamento dell’ingl. (to) set «impostare, predisporre, regolare»]. – 1. Predisporre un’apparecchiatura a funzionare secondo determinati parametri: s. il termostato a 20°. 2. Nel linguaggio informatico, specificare o stabilire...