Figlio d'Isacco e Rebecca, e gemello di Giacobbe. La Bibbia narra (Genesi, XXV, 22 segg.) di una specie di antagonismo fra i due fratelli, cominciato fin dal seno materno: il primogenito, Esaù ("irsuto"), nacque rosso e villoso, atto alla vita campestre e venatoria; Giacobbe era invece d'indole mite e domestica. Un giorno, reduce dai campi stanco e affamato, E. trova il fratello che mangia un piatto ...
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NEEMIA (ebraico Nĕḥemyāh; i Settanta Νεεμία [ς]; Volgata Nehemias)
Giuseppe Ricciotti
Giudeo, restauratore di Gerusalemme e riorganizzatore della comunità nella seconda metà del sec. V a. C. Figlio di [...] Giudei deportati in Babilonia in occasione dell'esilio del 586 (v. ebrei), era certamente nato in Babilonia, ove tuttavia con la sua abilità era riuscito a raggiungere un alto grado, essendo coppiere di ...
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IOACHIM (ebr. Yĕhōyaqīm; i Settanta 'Ιωακίμ; la Volgata Joakim)
Giuseppe Ricciotti
Uno degli ultimi re di Giuda, figlio di Giosia, che regnò dal 608 al 597 a. C. Egli era secondo figlio di Giosia (v.), [...] e il suo vero nome era Eliaqim: al padre, morto combattendo contro il faraone Nechao, il p0polo aveva dato per successore il figlio Ioachaz (Sellum), minore di I. (cfr. I Cronache, III, 15; II [IV] Re, ...
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Figlio e successore di Joatam re di Giuda. Secondo IV (II) Re, XVI, 2, egli sarebbe salito al trono all'età di vent'anni, e ne avrebbe regnati sedici; ma il confronto con altri dati cronologici offerti dalla Bibbia stessa mostra che la prima almeno di queste cifre è alterata dagli amanuensi; quindi i moderni studiosi fissano la durata del suo regno fra gli anni 735-715 a. C., ovvero 748-727, con molte ...
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Figlia di Potifera (Putifare) sacerdote di On, e moglie di Giuseppe a cui partorì Manasse ed Efraim (Genesi, XLI, 45-52) Il nome, di tipo egiziano, consta di due parti, di cui la seconda corrisponde certamente al nome della dea egiziana Neth, nota nel pantheon egiziano come associata al dio Amon; la prima parte invece (As-) è dubbia, essendo interpretata da alcuni come "dimora" "sede", e da altri come ...
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Nome proprio col significato originario di Melech è padre: ovvero, essendo Melech il dio cananeo che era chiamato re per antonomasia, può anche significare il re è padre.
1. Nome di un re di Gerara, che appare in un caratteristico episodio della storia di Abramo, ripetuto poi in quella di Isacco. Nell'episodio di Abramo (Genesi, XX) si racconta che costui, peregrinando in quella regione, presentò sua ...
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Figlio di Amram e di Jochabed, fratello di Mosè e di tre anni maggiore di lui (Esodo, VII, 7), è il personaggio più eminente, dopo Mosè, nella storia dell'esodo degli Ebrei e della dimora nel deserto.
A. appare in primo luogo come subordinato coadiutore e rappresentante di Mosè. Gli fu assegnato da Dio come aiuto specialmente a motivo della favella, che in Mosè era stentata e impedita (Es., IV, 10), ...
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Quinto tra i figli del patriarca Giacobbe e primogenito di Bala, ancella di Rachele (Genesi, XXX, 6; XXXV, 25). Di lui la Bibbia non reca notizie particolari. È noto come eponimo di una tra le dodici tribù d'Israele che non figura collettivamente per fatti notevoli nella storia ebraica. Dopo l'esodo dall'Egitto, nel censimento fatto presso il Sinai, la tribù di Dan appare come la seconda per importanza ...
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L'ultimo dei figli di Giacobbe e il capostipite dell'omonima tribù israelitica. La madre Rachele lo partorì in viaggio da Bethel ad Efrata (= Bethlehem), ed essendo ella in punto di morte per le doglie del parto, mise al neonato il nome di Ben-'ōnī = figlio del mio dolore; ma il padre lo cambiò in quello di Beniamino, che significa figlio della destra, cioè del braccio della fortezza e del felice pronostico, ...
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Sacerdote e scriba giudeo, che ebbe grandissima efficacia, insieme con Neemia (v.), nella restaurazione dello stato giudaico in Gerusalemme dopo l'esilio di Babilonia.
L'attività di E. si svolse in circostanze particolarmente difficili. Il primo nucleo di esuli, ritornati in patria sotto la guida di Zorobabel (= Sheshbazzar?) nel 537 a. C., aveva ricominciato il culto e restaurato il tempio, ma la ...
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settanta
agg. num. card. e s. m. [lat. septuagìnta, lat. pop. septuàginta], invar. – Numero intero formato da sette volte dieci, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 70, in numeri romani LXX): un uomo di settant’anni; guidare a s....
seventies
(Seventies) s. m. pl. inv. e agg. Gli anni Settanta del Novecento; tipico degli anni Settanta del Novecento. ◆ Si respira dunque aria Seventies, quest’anno, con le giovani standiste e addette stampa che sgranano gli occhi di fronte...