Dietrich, Marlene (propr. Marie Magdalene)
Marzia G. Lea Pacella
Attrice teatrale e cinematografica tedesca, naturalizzata statunitense nel 1939, nata a Schöneberg il 27 dicembre 1901 e morta a Parigi [...] questo film, Joe Pasternak produsse Seven sinners (1940; La taverna dei settepeccati) di Tay Garnett in cui come Bijou ‒ creatura per la quale di prigionieri dai campi di concentramento, inviando capitali in Svizzera, alla fine del febbraio 1944 ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] di Natura (vv. 283-502) su Dio, la creazione e il peccato originale. Un secondo discorso (vv. 503-926) tratta degli angeli (vv vv. 2427-2892, ed è un'accusa dei sette vizi capitali che si vuole scaturita dalla confessione del protagonista ai frati ...
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BUCCI, Bernardo
Amedeo Quondam
Nato a Roma intorno al 1695 (Mazzuchelli), studiò presso il Collegio Romano, per poi passare alla scuola del Gravina: sarà questa l'esperienza decisiva sul piano delle [...] dantesco: qui è un luogo unico, cinto da ogni parte da alte mura, attraversate da sette porte, cui giungono sette diverse vie, quelle dei peccaticapitali. Il B. sottopone a un'azione di decisa riduzione il complesso apparato dantesco di proporzione ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] e decise di raggiungere rapidamente la capitale in considerazione della nuova offensiva che Napoleone giustamente irritato dai nostri peccati alzarebbe l'Onnipotente sua destra restaurazione e le sette, Torino 1904.
I. Rinieri, Le sette in Italia ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] troppo innocenti, né ad alcuna setta e congiura: non soltanto per questa e alle altre città italiane fare peccato di quella ampiezza di vita civile, e hanno generato questo forzato prodotto: i capitali del proprietario, e la diligenza del lavoratore ...
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Pio VIII
Giuseppe Monsagrati
Terzo di otto figli (e secondo maschio), Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni nacque a Cingoli (Macerata) il 20 novembre 1761, dal conte Carlo Ottavio e dalla contessa [...] società bibliche e l'attività delle sette (contro queste ultime mise in condanne ma mai in esecuzioni capitali). Fissati tali capisaldi programmatici, P ecc.), è costruito il lavoro del sacerdote O. Fusi-Pecci, La vita del Papa Pio VIII, Roma 1965, ...
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FOLPERTI, Ardengo
Maria Nadia Covini
Nacque l'11 giugno 1360 a Pavia da Giovan Pietro e da Andriola della Volta, figlia di un ricco notaio. La famiglia Folperti era antica e facoltosa: fin dal primo [...] attività, ma anche i suoi cospicui capitali. Come maestro delle entrate comitali, dal 1404, dichiarandosi pentito per i peccati di usura commessi nella sua eredi universali, senza distinzioni, i suoi sette figli maschi, dividendo tra loro il castello ...
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sette
sètte agg. num. card. e s. m. [lat. sĕptem], invar. – 1. a. Il numero intero che segue immediatamente al sei (considerato, soprattutto nell’antichità, numero sacro o simbolico, probabilmente in connessione con fenomeni astrali o con...
peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...