Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] sapore popolaresco, come il libro "dei sette savi" e quello contenente i detti di Bernardo", un altro che tratta di virtù e vizi, "el transito de s. Jeronimo", il " ha già messo assieme col fratello Filippo un capitale di 4.500 ducati, che nel 1499 ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] Visione di san Magno e delle sette chiese edificate da quel vescovo immediatamente gesti degli sconfitti rimandano ai vizi dell'Ira e della Superbia, chiaro perché qui venissero celebrate le sentenze capitali, ma bisogna spingersi ancora più in ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] Venezia resteranno solo le città di Candia, la capitale, che verrà cinta d'assedio, e Sitia, vizi del suo governo, "hora debole, hora confuso, hora disunito". Vizi alla Serenissima Signoria la Morea, le sette isole Ionie compresa Santa Maura, le ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] facoltosi personaggi, che offrono i loro capitali per innalzare a gloria di se stessi stupisce per l'invenzione fantastica di vizi debellati e virtù praticate, l' chi per lui) dunque a incollare assieme sette frammenti di disegno in un unico foglio ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] , attestato sia dai sette cardinalati ottenuti nel giro patriziato. Proveniva da un casato dotato di capitali e aderenze; ebbe un fratello segretario di su Venezia, cf. Piergiovanni Mometto, "Vizi privati, pubbliche virtù". Aspetti e problemi della ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] imperatore? Rappresentante della Serenissima a Vienna per sette anni sta a Daniele Dolfin (50) le costumanze in corso, palesa "vizi" e "difetti" e simultaneamente " col finire del secolo, non più capitale. E segnato dall'elaborazione del lutto, ...
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La municipalità democratica
Giovanni Scarabello
I preliminari di Leoben
Fu con l'inizio del 1797 che lo scontro bellico tra gli eserciti francesi e quelli austriaci, in corso sul territorio della [...] stata messa in piedi la Repubblica Cisalpina con capitale Milano. Essa aggregherà, oltre alla Lombardia, gli di salute pubblica contro eventuali vizi circa la procedura seguita e c'erano dei comitati di sette membri. Precisamente: il comitato di ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] negatore d'ogni virtù, sentina dei "vizi" più "enormi". Ravvisa invece nella tenuta del 1566 seguita dall'edizione di Sette nuove giornate, del 1569, cui 'Italia, ha una dimensione, per impiego di capitali e di manodopera, industriale ed è, nel suo ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] effetti il medico bellunese lasciò agli eredi un bel capitale, valutato a 7.788 ducati, in cui erano essere superato, a distanza di soli sette anni, dal capolavoro di Andrea Vesalio rimproverare a questi preti vari vizi ed abusi; ma, poiché si ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] Per le dottrine che eccedono il numero delle sette Arti del trivio e del quadrivio, la di una quistione di valore capitale.
Proprio per questo, il IV cose». Giusti «mezzi» che negano due vizi opposti, esse derivano tutte dall'abito razionale ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello della virtù, di cui costituisce la negazione....
mortale
agg. e s. m. [dal lat. mortalis, der. di mors mortis «morte»]. – 1. a. agg. Che è soggetto a morte: gli uomini sono m.; il corpo è m., l’anima è immortale; le spoglie m., il corpo, il cadavere; nel linguaggio poet. e ascetico, argilla...