GRILLO, Giacomo
Marco Bocci
Nacque a Genova il 4 dic. 1830 da Agostino, medico, e da Angela Maria Capurro.
Scarse le informazioni sulla sua giovinezza: proveniente da famiglia di condizioni non particolarmente [...] misura inferiore a quella sperata dal G., del capitale tedesco. Su questa nuova creatura la BNRI riuscì trarne il maggior vantaggio possibile. Il 28 sett. 1889 firmò dunque, in cambio della , mettendo in evidenza i vizi d'origine del nuovo Istituto ...
Leggi Tutto
ira
Antonietta Bufano
Fausto Montanari
È vista per lo più nell'accezione comune di " iracondia ", cioè come uno dei vizii cui l'uomo naturalmente... è disposto - sì come certi per complessione collerica [...] per il tema della ‛ tristizia ' accidia, cfr. B. Giamboni Il libro dei vizi e delle virtù, a c. di C. Segre, Torino 1968, 51-52). L di Dite verrebbero a essere puniti tutti e sette i peccati capitali.
Dalla scena desolata emerge un solo personaggio: ...
Leggi Tutto
PALMIERI, Giuseppe
Elena Riva
PALMIERI, Giuseppe. – Nacque a Martignano di Lecce il 5 maggio 1721, primogenito del marchese Carlo Antonio (1699-1762), da cui avrebbe ereditato il titolo, e della nobildonna [...] prodigalità e nel lusso e si abbandona ai vizi del bere e del gioco […] Quanto alle donne solo adeguati mezzi e capitali potevano garantire sviluppo e progresso Dellastoria delle finanze del Regno di Napoli libri sette, III, Napoli 1835, passim; N. ...
Leggi Tutto
GIRAUD, Giovanni
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 28 ott. 1776 dal conte Ferdinando, fratello del cardinale Bernardino, e da Teresa Folcari, secondogenito di quattro maschi, dei quali [...] Gozzani, intimo amico del G., con un capitale di 300.000 lire, aprì gli sportelli profondo, egli colse aspetti e vizi del suo tempo portandoli sulle 17; 548, 32/1-2, 33/1, 34/1, 35/1 (sette lettere del G. a vari, dal marzo 1824 al dicembre 1834); G.I ...
Leggi Tutto
vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello della virtù, di cui costituisce la negazione....
mortale
agg. e s. m. [dal lat. mortalis, der. di mors mortis «morte»]. – 1. a. agg. Che è soggetto a morte: gli uomini sono m.; il corpo è m., l’anima è immortale; le spoglie m., il corpo, il cadavere; nel linguaggio poet. e ascetico, argilla...