invidia
Fernando Salsano
È il sentimento di cruccio nascente dal considerare il bene altrui come lesivo del proprio, e nel secondo girone del Purgatorio (il cinghio che sfera / la colpa de la invidia, [...] nella Commedia. - Nell'ordinamento morale dell'oltretomba dantesco, l'i. è il secondo dei settevizicapitali, distribuiti nelle sette cornici del Purgatorio secondo il catalogo dato da s. Gregorio, prevalente nella tradizione patristica (Cassiano ...
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Filippo Argenti
Fiorenzo Forti
Fiorentino (If VIII 62) della consorteria degli Adimari (Iacopo, Pietro), detto A. perché " equum ferris argenti ferrari fecit " (Chiose Cassinesi). " Cavaliere di grande [...] propose una sistemazione dei dannati dello Stige che compisse, rispetto ai cerchi precedenti, il quadro dei settevizicapitali, collocando nella palude irosi e accidiosi, invidiosi e superbi. L'interpretazione trovò consenso, in età rinascimentale ...
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accidia e accidiosi
Andrea Ciotti
Il concetto di a. trova precisa definizione teologica in s. Tommaso d'Aquino : " Acedia... est quaedam tristitia, qua homo redditur tardus ad spirituales actus propter [...] . L'argomento viene ripreso, dopo la trattazione dell'ordinamento della seconda cantica e la presentazione sintetica dei settevizicapitali in essa espiati, con una movenza d'attacco singolarmente rilevante, al centro di Pg XVIII, nella prospettiva ...
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RICCI, Giuliano de'
Luca Sartorello
RICCI, Giuliano de’. – Nacque a Firenze il 12 maggio 1543 «nella casa che fu di Niccolò Machiavelli, posta nella via de’ Guicciardini, popolo di Santa Felicita quartiere [...] di un tema particolarmente caro a Ricci: l’invidia. Una scelta, quella di intervenire su uno dei settevizicapitali codificati dalla cultura medievale, motivata da ragioni personali, fermo restando lo sfondo di perversione che questo vizio porta ...
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conversione
Gilles Gerard Meersseman
. Della c. morale D. fornisce tre analisi. La prima, introspettiva, parte da un'esperienza propria: racconta egli stesso, nella Vita Nuova (XXXV ss.) come sorse [...] allegoricamente, è ravvivato da esempi concreti; la teologia sistematica è confrontata con il Vangelo. A ciascuno dei settevizicapitali da evitare, D. oppone la virtù contraria da praticare e la rispettiva beatitudine (v. BEATITUDINI) promessa nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I fratelli Pietro e Ambrogio Lorenzetti sono i protagonisti, assieme a Simone Martini, [...] schiusa, una posa forse suggerita da qualche antica scultura. Del resto il tempio culmina con le statuette dei setteVizicapitali, documento visivo dell’attenzione che il pittore dedica alla statuaria classica.
Gli affreschi nel Palazzo Pubblico di ...
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gola
Lucia Onder
Vittorio Russo
In senso proprio, per la parte anteriore del collo, in If XII 116 una gente che 'nfino a la gola / pareo che di quel bulicame uscisse; XXVIII 64 forata avea la gola [...] 'a forza ti convien torre l'altrui.
Per estensione il termine è usato come sinonimo di " ingordigia ", " golosità ", uno dei settevizicapitali secondo la morale cattolica, in If VI 53 per la dannosa colpa de la gola / ... a la pioggia mi fiacco; Pg ...
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TASO
Federico Marazzi
– Se ne conosce il luogo di nascita (Benevento), ma non la data né l’identità dei genitori. Alcuni elementi possono però aiutare a inquadrare meglio questo aspetto: sappiamo infatti [...] del codice, a conclusione delle prime otto chartae in cui è riportato il testo dell’orazione di Autperto sui settevizicapitali, insieme al testo anonimo di un’acclamazione contro i nemici della Chiesa e a due documenti datati al periodo successivo ...
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Ricci, Giuliano de’
Luca Sartorello
Nacque a Firenze il 12 maggio 1543 «nella casa che fu di Niccolò Machiavelli – come amava ricordare – posta nella via de’ Guicciardini, popolo di Santa Felicita quartiere [...] portata di pochi eletti» (Sapori 1972, p. 164). La terza e ultima lezione è dedicata all’invidia, uno dei settevizicapitali codificati dalla cultura medievale.
Costretto suo malgrado a rientrare a Firenze, s’impegnò a tempo pieno nella bottega di ...
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ENRICO da Rimini
Carla Casagrande
Nacque probabilmente a Rimini verso la metà dei sec. XIII. Nulla sappiamo di lui fino al 1304, quando lo ritroviamo priore del convento domenicano dei Ss. Giovanni [...] che il vizio comporta per l'umanità, vengono definiti in particolare quali e quanti siano i vizi ritenuti più pericolosi. Enumerati i settevizicapitali, per ognuno di essi E. offre un'analisi specifica distinta in tre punti, puntualmente ripetuti a ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello della virtù, di cui costituisce la negazione....
mortale
agg. e s. m. [dal lat. mortalis, der. di mors mortis «morte»]. – 1. a. agg. Che è soggetto a morte: gli uomini sono m.; il corpo è m., l’anima è immortale; le spoglie m., il corpo, il cadavere; nel linguaggio poet. e ascetico, argilla...