Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonino da Firenze
Oreste Bazzichi
Nel campo di osservazione di Antonino da Firenze c’è un palcoscenico privilegiato, unico al mondo: la situazione culturale, economica, sociale e civile della Toscana, [...] lo stesso Antonino.
La seconda parte tratta dei vizicapitali, della menzogna, del voto, dell’infedeltà. Affrontando le numerosissime edizioni – molte delle quali in incunabolo – tra cui: sette a Venezia tra il 1477 e il 1582, una a Norimberga e ...
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CENTINI, Giacinto
Gino Benzoni
Nacque a Polesio, presso Ascoli Piceno, nel 1597, secondo dei quattro figli di un non meglio precisabile Giovanni e di Angela, sorella del futuro cardinale Felice Centini.
Le [...] , riuscirono a tranquillizzarlo coll'allettante proposta di un nuovo più sofisticato tentativo: occorrevano per questo sette preti - sette, appunto, come i vizicapitali - per estrarre a sorte tra loro quello che doveva sacrificare al demonio in una ...
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BRANCA (Branchus, Branchi), Taddeo del (della)
Guglielmo Gorni
Nacque da famiglia veronese nella seconda metà del sec. XIV, abbastanza presto da poter rimpiangere, con cognizione di causa, i tempi in [...] , i cui primi versi formano l'acrostico "Tadeum", e sette "partes" d'ineguale lunghezza, scandite in "staciones" di Salve regina:tratta del peccato originale, del battesimo e dei vizicapitali. Dal testo si può ricavare qualche curioso aneddoto dei ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] o troppo innocenti, né ad alcuna setta e congiura: non soltanto per la due cose hanno generato questo forzato prodotto: i capitali del proprietario, e la diligenza del lavoratore" proprietà è un elemento sociale e i vizi per cui si rende alcune volte ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Niccolò Machiavelli
Giulio Ferroni
Il pensiero di Machiavelli scaturisce dal seno stesso dell’orizzonte pubblico fiorentino, dai principi istituzionali e morali e dai modelli di comportamento in esso [...] delle sue opere capitali, scaturisca direttamente dall condizioni umane, forme del comportamento, vizi, virtù. Quattro sono i capitoli machiavelliani religiose, che egli designa con il nome di «sette». Libertà e «virtù» di un popolo non possono ...
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LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] tra la casa Medici e il Papato. A sette anni, il 1° giugno 1483, ricevette la fu chiaro che a prevalere sarebbero stati i nemici capitali del Della Rovere, i cardinali Rodrigo Borgia e nel determinare la sua fama, i vizi a lui imputati. Attaccato ai ...
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BRACCIOLINI, Poggio (Poggius, Poggius Florentinus)
Armando Petrucci
Emilio Bigi
Nacque a Terranuova nel Valdarno Superiore (oggi Terranuova Bracciolini) l'11 febbr. 1380 da Guccio, speziale, e da Iacoba [...] particolarmente si compiaceva - altre sette orazioni ciceroniane (Pro Roscio comoedo romane e delle capitali epigrafiche di età altre opere: R. Fubini, Un'orazione di P. B. sui vizi del clero scritta al tempo del concilio di Costanza, in Giorn. stor ...
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BANCHINI, Giovanni di Domenico (Giovanni Dominici, Banchetti Giovanni)
Giorgio Cracco
Nacque a Firenze tra il 1355 e il 1356 da Domenico di Banchino commerciante di sete (morto prima che il figlio venisse [...] e quasi trionfale periodo veneziano, la critica ai vizi del suo tempo è solo un momento, quelli"; o denuncia le colpe delle sette diffuse in quegli anni, ivi grande influenza che ebbe sulla distribuzione di capitali a favore dei poveri, "inter vivos ...
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GRILLO, Giacomo
Marco Bocci
Nacque a Genova il 4 dic. 1830 da Agostino, medico, e da Angela Maria Capurro.
Scarse le informazioni sulla sua giovinezza: proveniente da famiglia di condizioni non particolarmente [...] misura inferiore a quella sperata dal G., del capitale tedesco. Su questa nuova creatura la BNRI riuscì trarne il maggior vantaggio possibile. Il 28 sett. 1889 firmò dunque, in cambio della , mettendo in evidenza i vizi d'origine del nuovo Istituto ...
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PALMIERI, Giuseppe
Elena Riva
PALMIERI, Giuseppe. – Nacque a Martignano di Lecce il 5 maggio 1721, primogenito del marchese Carlo Antonio (1699-1762), da cui avrebbe ereditato il titolo, e della nobildonna [...] prodigalità e nel lusso e si abbandona ai vizi del bere e del gioco […] Quanto alle donne solo adeguati mezzi e capitali potevano garantire sviluppo e progresso Dellastoria delle finanze del Regno di Napoli libri sette, III, Napoli 1835, passim; N. ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello della virtù, di cui costituisce la negazione....
mortale
agg. e s. m. [dal lat. mortalis, der. di mors mortis «morte»]. – 1. a. agg. Che è soggetto a morte: gli uomini sono m.; il corpo è m., l’anima è immortale; le spoglie m., il corpo, il cadavere; nel linguaggio poet. e ascetico, argilla...