Letterato, nato a Bibbiena il 4 maggio 1790, morto a Roma il 30 maggio 1847. Studiò nel seminario di Castiglion Fiorentino, dove, a 18 anni, fu maestro di rettorica; poi, divenuto sacerdote, sottobibliotecario [...] , dei quali pubblicò tre nel 1829, la Fede, la Speranza e la Carità, e ben 21 nel 1831; in strofe di settenarî, ottonarî, decasillabi, con molti sdruccioli e tronchi; tutti fluidi e armoniosi, ma freddi e superficiali. Vi si celebrano la Trinità, i ...
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sestina, sestina doppia
Ignazio Baldelli
1. La s. di D. Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra (Rime CI) è costituita da sei stanze di sei versi terminanti con le stesse sei parole-rima ombra, colli, [...] nel numero ed essere il primo verso della stanza (e se i poeti bolognesi e certi altri hanno cominciato con un settenario, rimane l'impressione che queste loro canzoni procedano non sine quodam elegiae umbraculo, II XII 6; val la pena di ricordare ...
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MUSMECI CATALANO, Giuseppe Maria
Marco Catucci
– Nacque ad Acireale, probabilmente negli ultimi anni del XVII secolo.
Le scarse sono notizie biografiche, tramandate quasi unicamente da un manoscritto [...] l’ombre (Napoli 1698), sia dal Gelindo di anonimo autore piemontese.
Il dramma, diviso in tre atti in versi endecasillabi e settenari, è preceduto da un prologo mitologico, recitato da 14 personaggi e ambientato ad Acireale. Come il Vero lume tra l ...
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VITTORELLI, Iacopo Andrea
Raffaele Spongano
Poeta, nato a Bassano il 10 novembre 1749, ivi morto il 12 giugno 1835. Educato nel collegio dei gesuiti di Brescia dal '61 al '70, visse poi tra Bassano, [...] a Dori, di varia data dal 1770 al termine della vita, e nel metro fisso, le prime, di quattro quartine di settenarî legate in rima dai tronchi finali e a rima baciata nei mediani. Destinate al canto, non ne spirava, come dall'antica anacreontica ...
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SPERONI, Sperone
Camillo GUERRIERI-CROCETTI
Letterato, nato a Padova nel 1500; frequentò a Bologna i corsi del Pomponazzi, e tenne cattedra di logica nello studio della sua città fino al 1528. Godé, [...] senechiani. Altra novità di cui si compiacque è la riforma metrica, che consiste nella mescolanza e prevalenza dei settenarî e quinarî sui radi endecasillabi, con qualche rima arbitraria disseminata qua e là.
Artisticamente mediocre, la tragedia ...
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sonetto, sonetto doppio
Ignazio Baldelli
1. Nei s. danteschi, la forma arcaica a rime alterne negli otto versi della fronte, è di gran lunga meno usata, come del resto in Cavalcanti e in Cino. Dai conteggi [...] ci spinga a non credere che le cose siano andate proprio come le racconta D.: a parte il fatto ovvio che il v. 11 è un settenario, D. non adopera mai lo schema CDdC EE nelle terzine dei suoi s.; per di più, la forte pausa dopo il v. 12 costringe a ...
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RUGGERONE DA PALERMO
CCorrado Calenda
Le identificazioni proposte per questo rimatore, sulla base di una generica corrispondenza onomastica (per l'equivalenza tra Ruggero e Ruggerone cf. Vitale, 1953), [...] degio alegrare. Le tre lunghe stanze singulars, di ben quindici versi ciascuna, presentano due piedi tetrastici (tre settenari e un endecasillabo finale) e una sirma indivisa tutta endecasillabica tranne il terzultimo verso, quinario, con combinatio ...
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ORZI, Galeazzo dagli
Paolo Zaja
ORZI, Galeazzo dagli. – Nacque a Orzinuovi (Orzi), nel Bresciano, nel 1492.
L’anno di nascita si ricava con certezza da una polizza del 1534, sottoscritta da Orzi all’età [...] 1554.
La fama di Orzi è legata essenzialmente a La massera da bé (La massaia previdente), una frottola di 1781 settenari a rima baciata composta in un dialetto a base bresciana con interferenze bergamasche, pubblicata a Brescia nel 1554 dagli eredi ...
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Doglia mi reca ne lo core ardire
Vincenzo Pernicone
Questa canzone (Rime CVI) è citata nel De vulgari Eloquentia (II II 9) come esempio di canzone che ha per argomento la rettitudine (directio voluntatis), [...] la struttura metrica della sirima. La struttura metrica della stanza si accosta, anche per il rapporto tra versi endecasillabi e settenari, a quella di Poscia ch'Amor e di Tre donne: ABbCd, ACcBd; DeeFgGHhhII,
I codici di più antica tradizione ...
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VENTURI, Pompilio
Valeria Mannoia
VENTURI, Pompilio. – Nacque probabilmente nei primi anni Quaranta del XVI secolo. Nel frontespizio dei suoi tre libri di villanelle – le sole opere a lui intestate [...] caratterizzano la struttura strofica – di solito un distico o tristico o tetrastico di endecasillabi (o endecasillabi e settenari), talvolta seguito da un refrain; ma non mancano le strofe eterometriche – e un livello stilistico studiatamente rustico ...
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settenario
settenàrio agg. e s. m. [dal lat. septenarius, der. di septeni, distributivo di septem «sette»]. – 1. a. Nella metrica accentuativa, verso di sette sillabe (o, più propriam., di sette «posizioni metriche»: v. senario), con accento...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...