Ignoto poeta, cui è attribuito il contrasto in 160 settenarî Rosa fresca aulentissima (composto tra il 1231 e il 1250), dialogo realistico, sicuramente un mimo, tra l'amante che incalza e la donna, che, [...] prima sdegnosa, finisce col cedere. Il nome appare solo negli indici apposti dal cinquecentista A. Colocci al cod. Vaticano 3793, che unico conserva il contrasto. Cielo è probabile travestimento toscano ...
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Scrittore siriaco (sec. 4º-5º), sacerdote di Antiochia. Era a Roma nel 404. Autore di molti discorsi poetici (nēmrē) in settenarî, di un gruppo di lodi e di sedici madrāshē. ...
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Poeta latino (sec. 1º a. C.), forse il primo autore romano di poesia bucolica. Le notizie su di lui sono molto incerte. Scrisse idillî in settenarî trocaici (Pulli) e forse un poemetto, Moretum, incluso [...] poi nell'Appendix Vergiliana ...
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Poeta e grammatico latino (fine del 2º sec. a. C.), amico di Lutazio Catulo; scrisse versi d'amore d'indirizzo ellenistico e un carme in settenarî trocaici sulla storia della letteratura (o solo della [...] poesia) latina, del quale rimangono pochi frammenti: in uno sostiene che l'influsso della poesia greca in Roma ebbe inizio al tempo della seconda guerra punica; in un altro allude malignamente ai rapporti ...
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Poeta scozzese (n. 1560 circa - m. Londra 1612). Poco si sa della sua vita: nel 1590 circa divenne segretario della regina Anna, moglie di Giacomo VI. Lasciò manoscritte varie poesie, affidandole al nipote [...] W. Drummond. Tra queste una serie di sonetti, The tarantula of love, e una traduz. in fourteeners (settenarî doppî) dei Trionfi del Petrarca. ...
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Poeta ungherese (Zólyom, od. Zvolen, 1554 - Esztergom 1594). Primo grande poeta in lingua ungherese. Visse movimentata vita di soldato e morì per ferite riportate in battaglia. La sua poesia, che risente [...] la lingua e i modi ritmici della poesia popolare, dai cui elementi B. ha tratto anche una strofe (di nove senari e settenari) che porta il suo nome. Delle sue opere solo quelle religiose furono pubblicate durante la sua vita; l'edizione dei canti d ...
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Mimo romano di origine antiochena (seconda metà sec. 1º a. C.). Si affrancò dalla schiavitù grazie alla fama ottenuta per la sua abilità di mimo e di compositore di mimi (improvvisati e scritti). Chiamato [...] cui riportò una celebre vittoria. I suoi mimi sono perduti (ne rimangono pochi frammenti), ma ci è pervenuta una collezione di circa 700 senarî e settenarî, Sententiae o Proverbia, di contenuto sentenzioso ma di spirito arguto ed efficace concisione. ...
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Poeta e storico (Bologna 1729 - ivi 1804). Fu erudito negli studî giuridici e scientifici, esperto di più letterature; cultore delle arti, fu presidente perpetuo dell'Accademia Clementina di belle arti. [...] esercitò in quegli anni importanti uffici pubblici. Amori è il titolo di una raccolta di 24 canzonette in quartine di settenarî (1765; un primo gruppo di 12 canzonette era apparso col tit. Rime, 1758), in cui incorniciò di grazie mitologiche, secondo ...
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Poeta spagnolo (Ribera del Fresno, Badajor, 1754 - Montpellier 1817). Da Salamanca, dove s'iniziò alla poesia preromantica, passò a Madrid, dove si volse agli studî filosofici. Nelle sue Poesías (1785), [...] di Cadalso e Villegas, oltre che di Anacreonte e Catullo. Sono da ricordare la serie intitolata La paloma de Filis, le letrillas in settenarî tra cui la famosa La flor del Zurguén e i romances: El árbol caído, La lluvia, La mañana de San Juan. Di ...
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settenario
settenàrio agg. e s. m. [dal lat. septenarius, der. di septeni, distributivo di septem «sette»]. – 1. a. Nella metrica accentuativa, verso di sette sillabe (o, più propriam., di sette «posizioni metriche»: v. senario), con accento...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...