In greco classico il termine ha valore di "inviato, rappresentante"; con lo stesso nome si designò anche il "comandante di una spedizione marittima, l'ammiraglio", l'invio di una flotta, e la flotta medesima, [...] , gerarchia, eucaristia, pasqua, battesimo, delitti e pene, ecc. Si trovano nella collezione di Giovanni Scolastico (morto nel 577); alcuni sono citati da Severo d'Antiochia (prima metà del sec. VI); Dionigi il piccolo tradusse in latino due volte i ...
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Le condizioni sociali e la posizione professionale dell'architetto, la sua preparazione culturale e pratica, le sue relazioni con gli artefici da un lato, coi pubblici o privati committenti dall'altro, [...] molto tarde. Giusta la testimonianza di Lampridio, spetta ad Alessandro Severo il merito di avere istituito delle scuole (auditoria di grande distinzione è provato dagli esempî cospicui di Rabirio, Apollodoro di Damasco, Alipio diAntiochia, ...
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LIONE (fr. Lyon; A. T., 35-36)
André CHOLLEY
Léopold Albert CONSTANS
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Nicola OTTOKAR
Mario NICCOLI
Ettore ROTA
Giorgio DE GREGORI
Città della Francia, capoluogo del [...] su Lugdunum. I soldati di Settimio Severo, vittoriosi di Albino il 19 febbraio diAntiochia, Aquileia e Costantinopoli, e di Baldovino II imperatore latino di Costantinopoli. Federico II era rappresentato da Taddeo di Suessa. Nonostante la difesa di ...
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FONTANA (lat. fons; gr. κρήνη; fr. fontaine; sp. fuente; ted. Springbrunnen; ingl. fountain)
Gamillo AUTORE
Olga ELIA
Gamillo AUTORE
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Per fontana s'intende una composizione architettonica o scultorea, [...] piccolo tetrastoon. Il ninfeo più grandioso di queste città dell'Oriente greco era però quello diAntiochia sull'Oronte ricordato nelle descrizioni di Libanio e di Giovanni Malala, altissimo, splendido di pitture e di marmi rari, e dominante con la ...
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Città della Siria, posta a 36°18′ di long. E. e a 33°30′ di lat. N., a 691 m. s. m., al margine del deserto siro arabico, in una pianura limitata a O. e a N. dai contrafforti del Libano e dell'Antilibano, [...] contribuì non poco a mantenervi fiorente il commercio.
Nel periodo bizantino Damasco fu sede di un vescovato, che fu il secondo per importanza nel patriarcato diAntiochia. La civiltà della città era bensì greca, ma la lingua del popolo era veramente ...
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Vescovo di Milano (374-397) Nacque verso il 330 o poco prima, da famiglia romana, e probabilmente a Treviri dove il padre, che era uno dei quattro prefetti del pretorio dell'Impero, aveva allora la sua [...] L'appoggio dato a Paolino, contro il vescovo Melezio diAntiochia, l'errore commesso nel sostenere anche per poco la causa , diede un giudizio molto severo sul De Spiritu Sancto: "Preferisco farla da traduttore di lavori di altri, anziché, come fanno ...
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Vescovo di Alessandria d'Egitto, dottore della Chiesa. Nacque, probabilmente ad Alessandria, tra il 293 e il 295, e ricevette dai genitori educazione cristiana e istruzione classica. Ancora giovane, entrò [...] assai severo, specie coi meleziani, come tendono a provare papiri scoperti di recente, ma anche largo di compatimento. con intendimenti più ascetici che storici: tradotta da Evagrio diAntiochia in latino contribuì molto a diffondere l'entusiasmo per ...
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Imperatore romano, figlio di Sesto Vario Marcello e di Giulia Soemiade; portò da principio il cognome di Avito, dal nonno materno. Nacque nel 204. Dopo l'uccisione di Caracalla (v.), Macrino, succeduto [...] tenuto lungi dalla corruzione della corte (v. alessandro severo). Nel secondo semestre del 221 le cose precipitarono. della città. Quello di E. fu buttato nel Tevere. Aveva 18 anni, ed era stato imperatore, dalla battaglia diAntiochia, tre anni e ...
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Antica città del Ḥawrān (Auranitide; v.), già facente parte del regno dei Nabatei; il suo nome indigeno era Buṣrà (generalmente interpretato come "fortezza"), che vive ancora nella forma araba più recente. [...] III e il IV, al territorio di B. rimase il nome di Arabia, rnentre Petra col suo territorio ebbe quello di Palaestina tertia. Sede episcopale e poi metropolitana (dipendente dal patriarcato diAntiochia), ebbe grande importanza nella diffusione della ...
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GIACOBBE di Edessa
Giuseppe Furlani
Scrittore siriaco giacobitico, di educazione e ispirazione bizantine, nato nel 640 circa nel distretto diAntiochia e morto nel convento di Tell‛addā nel 708. Fu [...] trattato sulla prima causa, un Hexaemeron. Fece una revisione dell'innario diSevero d'Antiochia tradotto in siriaco da Paolo d'Edessa, tradusse le omelie cattedrali diSevero e molti canoni ecclesiastici.
Bibl.: R. Duval, La littérature syriaque, 3 ...
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