Patriarca giacobita (m. 686) diAntiochia dal 683; già monaco a Qinneshrīn; tradusse dal greco in siriaco, tra l'altro, l'Isagoge di Porfirio e opere di s. Gregorio di Nazianzo; secondo alcuni è da identificare [...] con l'A. di Nisibi traduttore di lettere diSevero d'Antiochia. ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] Domiziano, nipote dell'imperatore, vescovo di Melitene; Anastasio patriarca diAntiochia, poi deposto dall'imperatore; e ancora al giudizio di un sinodo, il vescovo Severodi Aquileia con i suoi seguaci: eletto nel 587 vescovo di Aquileia a Grado ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] , a differenza diAntiochia e di tante altre comunità orientali, quella di Roma, come anche quella di Alessandria, per gran dopo un lungo e quasi ininterrotto periodo di tranquillità per i cristiani sotto i Severi prima e Filippo l'Arabo poi, alla ...
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Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] del palazzo e i suoi servi lo condussero fuori dalla porta diAntiochia e lo lasciarono lì a chiedere pietà a quelli che passavano Tito Orlandi definisce «periodo di Teodosio» (VI secolo)35 e attribuita a Severodi Antiochia36. L’In Michaelem ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] viaggiare a proprie spese.
Le esperienze diAntiochia e di Arles permettono di osservare il modo in cui le Chiese di Laodicea (oggi Latakia, sulla costa siriana, dove ancora esiste un arco di Settimio Severo), che ha stretti legami con quella di ...
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TEMPLARI
G. Curzi
Ordine, detto anche Ordine del Tempio, pauperes commilitones Christi, milites/militia Templi Salomonis/Iherosolimitani, costituitosi in Terra Santa nel gennaio 1120, quando alcuni [...] montuosa dell'Amano, sul confine settentrionale del principato diAntiochia, dove con quattro fortezze: Baghras (Gaston), Darbsak e severo linguaggio di pilastri compositi siglati dal motivo cistercense della doppia semicolonna, di grevi crociere ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] più deboli e peccatori. Altri invece sostenevano una più severa posizione: difficilmente si poteva concedere il perdono a chi era Lucio e Stefano). Si trattava di Demetriano diAntiochia, Mazabane di Elia, Teoctisto di Cesarea e altri ancora. Tale ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] di forte impronta giudaica, ha lasciato le sue tracce nel sistema di ordinazione del vescovo di Alessandria, come attestano Gerolamo25 e Severodi of the Select Letters of Severus Patriarch of Antioch in Syriac Version of Athanasius of Nisibis, ed ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] di Costantinopoli, Eulogio di Alessandria, Giovanni di Gerusalemme e Gregorio diAntiochia e a un quinto destinatario, l'ex patriarca di al giudizio di un sinodo, il vescovo Severodi Aquileia con i suoi seguaci: eletto nel 587 vescovo di Aquileia a ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] consueta per gli imperatori itineranti, da Adriano a Settimio Severo ad Aureliano, e agli imperatori balcanici, e d’altra il perdono di Dio143. Giovanni Crisostomo nel 382 descrive l’episodio, forse leggendario, di san Babila vescovo diAntiochia che ...
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