SANGRO, Raimondo di
Girolamo Imbruglia
SANGRO, Raimondo di. – Nacque il 30 gennaio 1710 da Antonio e da Cecilia Gaetani di Laurenzana, a Torremaggiore, nella Capitanata, uno dei feudi della famiglia [...] di monarchia amministrativa; ricerche di filosofia morale, che poggiano soprattutto sulla tradizione inglese, a lui ben nota, da Shaftesbury ad Anthony Collins, a John Toland, a Jonathan Swift. Dietro il disordine dell’esposizione, si delinea un ...
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BRANDI, Giacinto
Antonella Pampalone
Figlio di Giovanni di Vincenzo, nacque a Poli nel 1621 (cfr. Vicariato di Roma, S. Lor. in Lucina, licenze matrimonio, 6 sett. 1640).
Vincenzo, vissuto tra la fine [...] des Barock in Rom, Berlin 1924, pp. 528 s. e passim;S. Ortolani, S. Carlo ai Catinari, Roma 1927, passim;B. Croce, Shaftesbury in Italia, in La Critica, XXIII (1929), p. 16; S. Kambo, Di un dipinto del Lanfranco... nella racc... della Acc. dei ...
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BELLORI, Giovanni Pietro
Kenneth Donahue
Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. [...] influenza grandissima in tutta l'Europa e in particolare sull'Accademia di Francia, e poi su Dryden, Shaftesbury, Reynolds e Winckelmann; giustamente quindi Panofsky definiva il discorso das Grunddokument der Klassizistischen Kunstanschauung. Il B ...
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ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] , le poetiche del Novecento in Italia, Pascoli, D’Annunzio, Gozzano, Montale, Ungaretti, quindi l’idea dell’arte nel barocco, Shaftesbury, fancy e imagination, che differenza c’è, Bacone e Kant, e mentre sfogliava gli appunti il movimento degli ...
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MURATORI, Ludovico Antonio
Girolamo Imbruglia
– Nacque a Vignola (Modena) il 21 ottobre 1672, da Francesco Antonio e da Giovanna Altimanni.
Il padre, artigiano di qualche benessere, lo mandò a Modena [...] erano il frutto della «sola, forte, fantasia» (Opere, 1964, p. 23). Non pare che Muratori abbia letto il conte di Shaftesbury. Per lui altro senso ebbe l’analoga critica alle superstizioni, e il carteggio con Antonio Genovesi mostrò la sua riluttanza ...
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