Branagh ⟨brä´në⟩, Kenneth. - Regista, attore, sceneggiatore e produttore britannico (n. Belfast 1960). Entrato a far parte della Royal Shakespeare company nel 1984, ha esordito come regista e attore cinematografico [...] in Henry V (1989), in cui ha abbinato le esigenze linguistiche del dramma a quelle spettacolari del cinema. Autore e attore di solida formazione teatrale, ha spesso portato sullo schermo vicende e personaggi ...
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Attore e conduttore televisivo italiano (n. Genova 1948). Formatosi presso il Teatro Stabile di Genova, nel 1970 ha debuttato nella pièce Madre Courage. Durante tutto il decennio ha portato in scena grandi [...] drammi e commedie (da W. Shakespeare a C. Goldoni), per poi acquisire una discreta visibilità nazionale partecipando a diverse trasmissioni televisive. Tuttavia, i grandi riconoscimenti sono arrivati a partire dagli anni Ottanta; membro del celebre ...
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Regista teatrale svizzero (Yverdon 1922 - Berlino 2006); allievo e assistente di B. Brecht, debuttò nel 1952 come regista del Berliner Ensemble, per cui diresse in prevalenza opere di Brecht, pur cimentandosi [...] talora in opere del repertorio classico (Sofocle, Shakespeare, Molière); dal 1969 ha diretto il Volksbühne a Berlino Est. Considerato dalla critica il più acuto allievo di Brecht, B. ne ha saputo derivare, potenziandoli, gli accenti satirici e ...
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Critico e storico letterario inglese (West Isley, Berkshire, 1866 - Beer, Devonshire, 1954). Fra gli storici più autorevoli del teatro inglese elisabettiano e shakespeariano. Si ricordano, della sua produzione, [...] soprattutto: The medieval stage (1903); The elizabethan stage (1923); William Shakespeare: a study of facts and problems (1930), che ingloba il frutto di trent'anni di studi; S. T. Coleridge (1938). Curò l'edizione di un libro di English pastorals ( ...
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Poeta, drammaturgo e poligrafo inglese (Norwich 1558 circa - Londra 1592). Appartenne al gruppo degli "University Wits" che gettarono le prime fondamenta del dramma elisabettiano. Il suo stile è spesso [...] enfatico e manieristico, ma egli ebbe il merito di aver dato voga alla commedia in cui poi doveva eccellere Shakespeare, e di aver portato, in un teatro ancora orientato verso gli orrori della tragedia d'imitazione senechiana, delicatezze di ...
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Attore (Cliftonville, Kent, 1916 - Bushey, Hertfordshire, 1988). Esordì sui palcoscenici nel 1934 e, anche dopo il successo cinematografico, non interruppe mai del tutto la sua carriera teatrale: Anna [...] Christie di O'Neill, The tanning of the shrew di Shakespeare, The devil's gen eral di Zuckmayer, Il giardino dei ciliegi di Čechov. Attore di rara sobrietà ma straordinariamente espressivo, ha interpretato molti film; tra questi ricordiamo: The way ...
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Critico letterario spagnolo (Valencia 1887 - Madrid 1967). Tra le sue opere, oltre ai saggi pubblicati sulla Revista de filología española, sul Boletín de la Academia de la historia, ecc., sono da ricordare: [...] El americanismo en el idioma castellano (1916); Shakespeare y su tiempo (1916); Observaciones sobre el pesimismo de los poetas hispanoamericanos (1924). Curò edizioni di classici spagnoli. ...
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Pittore e illustratore (Blackheath, Londra, 1817 - ivi 1897). Collaborò per trent'anni, dalla fondazione (1842), a Illustrated London News, eseguendo circa 30.000 disegni per questo e molti altri giornali. [...] Le sue illustrazioni (notevoli quelle per l'edizione di Shakespeare del 1859-60), ricche di fantasia, sono concepite con spirito lievemente romantico e un tocco d'umorismo. ...
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Musicista (Königsberg 1887 - Berlino 1971). Studiò a Berlino con Ph. Rüfer e W. Klatte; dal 1925 prof. di composizione alla Hochschule für Musik; autore di lavori orchestrali, di pezzi da camera, di musiche [...] di scena per drammi di Sofocle, Shakespeare, Hauptmann, Strindberg, ecc. Si è anche occupato di storia della musica (Zur Geschichte der jüngsten Musik, 1929; Musik der Natur, 1953), ed è stato tra i fondatori della Società internazionale di musica ...
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JONSON, Ben
Piero Rebora
Poeta e drammaturgo inglese, nato a Londra o presso Londra (probabilmente non lontano da Westminster) nel 1572, e con ogni probabilità l'11 giugno; morto il 6 agosto 1637 a [...] si curò mai di essere. In questo senso di scarso stile umanistico va forse inteso l'appunto che J. rivolge a Shakespeare nelle Conversations With Drummond, dove dice che il suo maggior collega "wanted arte". Ma questa "arte", che J. certo possedeva ...
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anglocrazia
s. f. Posizione di predominio della lingua inglese in ambito internazionale. ◆ E se succedesse davvero? Se ci svegliassimo una mattina e scoprissimo che l’inglese è diventato la lingua unica dell’Europa? Anzitutto, faremmo meglio...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...