Drammaturgo, nato a Vienna il 28 maggio 1733, morto il 15 agosto 1819. Fu uno dei più rigidi sostenitori e imitatori della scuola classicista francese, uno degli ultimi fedeli a Gottsched e combatté vivacemente [...] l'ammirazione per Shakespeare e l'"imbarbarimento" del teatro tedesco da parte della generazione dello Sturm und Drang. Fra le sue molte tragedie in alessandrini di schema francese si ricorda Cleopatra und Antonius, composta come antidoto al " ...
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Ricorrenza istituita dalla Conferenza Generale dell'UNESCO con la Risoluzione 28 C/3.18 del 15 novembre 1995 e celebrata dall’anno successivo in tutto il mondo, con cadenza annuale, il 23 aprile – giorno [...] della scomparsa, nel 1621, di Miguel de Cervantes, W. Shakespeare e Garcilaso de la Vega - al fine di stimolare alla lettura a valorizzare il contributo del libro come strumento di informazione e approfondimento, tutelandone inoltre la proprietà ...
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Attore italiano (Milano 1918 - Barcellona 2008); dall'esordio avvenuto nel 1943 con la compagnia Benassi-Carli, ha svolto intensa attività teatrale, affermandosi rapidamente soprattutto nei ruoli di antagonista [...] e dando sempre prova di estrema versatilità e signorile misura (Riccardo III e Macbeth di Shakespeare, 1950 e 1952; Oreste di Alfieri, 1951; Ornifle di Anouilh, 1956; Maria Stuarda di Schiller, 1965; Elettra di Euripide, 1970; Antigone di Sofocle, ...
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Attore (Pietroburgo 1812 - ivi 1887). Figlio del tenore Vasilij Michajlovič (1782-1839), esordì (1834) al teatro Bol´šoj di Pietroburgo, ma passò ben presto all'Aleksandrinskij. Fu attore di grande personalità, [...] interprete di drammi classici del teatro russo (Gogol´, Turgenev, Puškin, ecc.) e straniero (Shakespeare), e anche, con grande successo, di melodrammi e vaudevilles. Anche le sue due sorelle Nadežda Vasil´evna (1818-1899) e Vera Vasil´evna (1824-1880 ...
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Attore (Devonport 1804 - Clopersale, Essex, 1878); ottenne fama a Londra (1837) come Shylock al teatro del Haymarket, poi con W. Macready al Covent Garden. Nel 1844 passò al Sadler's Wells Theatre di cui [...] fece uno dei più importanti istituti drammatici, allestendovi 34 opere di Shakespeare. P. ottenne i più vivi successi nel comico, pur facendosi applaudire anche nella tragedia. ...
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Attore e regista teatrale (Ainsdale, Lancashire, 1913 - Londra 1989). Esordì nel 1931, specializzandosi nel repertorio shakespeariano, come interprete (memorabile nel Titus Andronicus, 1955, per la regia [...] di P. Brook) e regista (Troilus and Cressida, 1948; Henry IV, 1951); dal 1948 al 1956 diresse lo Shakespeare Memorial Theatre di Stratford-on-Avon. Attore fine e misurato, recitò con successo anche in ruoli moderni (A view from the bridge, di A. ...
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Attore italiano (n. Genova 1961). Dopo aver frequentato l'Accademia nazionale d'arte drammatica “Silvio D'Amico” di Roma ha intrapreso la carriera di attore di teatro, che non ha mai abbandonato, stringendo [...] una lunga collaborazione con L. Ronconi, interpretando spesso opere di Shakespeare e vincendo per tre volte il Premio Ubu: nel 1995 per Re Lear e Verso Peer Gynt, nel 2001 per I due gemelli veneziani e nel 2015 per Lehman Trilogy. Importante anche il ...
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Attrice, nata a Firenze il 9 dicembre 1906. La sua prima rivelazione fu nel teatro "Baracca e burattini", diretto in Roma da Lucio d'Ambra (1932). Fu particolarmente notata nella parte di Elena nel Sogno [...] di una notte d'estate di Shakespeare, messo in scena da M. Reinhardt al Maggio Fiorentino del 1934. Nel 1934-35 fu con la compagnia Tòfano-Rissone-De Sica; ma si affermò definitivamente dal 1936 a fianco di Nino Besozzi, come attrice di gamma assai ...
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Attrice (n. Cristiania 1878 - m. 1961), terza moglie di A. Strindberg, che sposò nel 1901 e dal quale si separò l'anno dopo e divorziò nel 1904. Per un quarto di secolo fu l'attrice moderna per eccellenza [...] nei teatri svedesi, norvegesi, danesi e tedeschi, interpretando Shakespeare, Goethe, Hofmannsthal, Ibsen, Strindberg, Maeterlinck, Shaw. ...
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Nome d'arte dell'attrice italiana Valeria Tulli (Roma 1921 - ivi 2019). Affermatasi al Teatro Stabile di Genova (1955-58) accanto a E. M. Salerno (Ondina di J. Giraudoux; La moglie ideale di M. Praga; [...] La gibigianna di C. Bertolazzi; Misura per misura di Shakespeare), ha privilegiato in seguito il repertorio brillante (Fiore di cactus di P. Barillet e J.-P. Grédy; Baciami Alfredo di C. Terron), nel quale ha messo in luce notevoli doti di ironia, ...
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anglocrazia
s. f. Posizione di predominio della lingua inglese in ambito internazionale. ◆ E se succedesse davvero? Se ci svegliassimo una mattina e scoprissimo che l’inglese è diventato la lingua unica dell’Europa? Anzitutto, faremmo meglio...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...