Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] di essi sono di altri autori, e dei rimanenti solo tre liriche tratte da Love's labour's lost sono sicuramente di Shakespeare. In effetti le migliori prove dello S. poeta lirico sono le canzoni, i sonetti, le sestine inserite in tanti suoi drammi, da ...
Leggi Tutto
Tragediografo (Versailles 1733 - ivi 1817). Ammiratore di Shakespeare, adattò per le scene francesi cinque tragedie shakespeariane (Hamlet, 1769; Roméo et Juliette, 1772; Le roi Lear, 1783; Macbeth, 1784; [...] successo, anche per l'interpretazione del grande F.-J. Talma, e contribuirono a diffondere in Francia la conoscenza di Shakespeare. Non minore successo ebbero le due tragedie originali Oedipe chez Admète (1778) e Abufar ou la famille arabe (1795 ...
Leggi Tutto
Attore (Londra 1566 - Dulwich 1626); amico di Shakespeare e di Ben Jonson, fu a capo della Admiral's Company di lord Ch. Howard conte di Nottingham; famose le sue interpretazioni dell'Ebreo di Malta e [...] del Faust di Marlowe. Dedicò a scopo benefico le sue ingenti ricchezze istituendo nel 1619 a Dulwich il College of God's Gift, tuttora esistente ...
Leggi Tutto
Poeta e drammaturgo (Oxford 1606 - Londra 1668), creduto figlio di W. Shakespeare. Autore di tragedie e commedie, di cui le migliori (The wits, 1633; Unfortunate lovers, 1643; Love and honour, 1649) furono [...] assai lodate da S. Pepys. Fu creato poeta laureato nel 1638. Attivo sostenitore di Carlo I, ebbe il titolo di baronetto all'assedio di Gloucester (1643). Scrisse un lungo poema epico, Gondibert (1651), ...
Leggi Tutto
Poeta ungherese (Pusztanyék 1800 - Pest 1855). Formatosi in ambito romantico (studiò Shakespeare, Goethe), diresse nel 1928 la rivista Tudományos Gyűjtemény ("Collezione scientifica"), divenendo un personaggio [...] chiave nella vita letteraria del paese. Nelle sue poesie narrative (Zalán futása "La fuga di Zalano", 1825, in esametri; Eger, 1827; Rom "Rovina", 1830; Két Szomszédvár "Due castelli vicini", 1832), drammatiche ...
Leggi Tutto
Attrice italiana (n. Milano 1934). Si affermò in Romeo e Giulietta di Shakespeare nel 1954, imponendosi per grazia e spontaneità, doti che le hanno permesso di interpretare con molto successo nel 1957 [...] di Goldoni (1970); La signorina Giulia di Strindberg (1976); Zio Vania di Čechov (1978); Antonio e Cleopatra di Shakespeare (1982); Fedra di Racine (1984). Ha anche recitato, soprattutto negli anni Sessanta e Settanta, in diversi sceneggiati ...
Leggi Tutto
Bibliofilo (New York 1800 - ivi 1880); raccolse oggetti d'arte, edizioni di Shakespeare, incunaboli, e soprattutto edizioni della Bibbia. Le raccolte, già aperte al pubblico (1870), diedero poi origine [...] (1895), fondendosi con le biblioteche Astor e Tilden, alla Public Library di New York ...
Leggi Tutto
Letterato e poligrafo catalano (Barcellona 1860 - ivi 1929). Pubblicò traduzioni da Eschilo, Shakespeare, Mistral, una leggenda, Julia (1880), Poesies (1893), un romanzo, Marianeta y Marianita (1897), [...] una serie di saggi bibliografici sopra il rinascimento letterario catalano raccolti in tre volumi, Triunfantes y olvidados (1912), El catalanismo literario en las regiones (1913), De mi rebotica (1921). ...
Leggi Tutto
Tipografo inglese (Newcastle-upon-Tyne 1757 - Clapham Rise 1830), fondò a Londra la "Shakespeare Press" che acquistò grande notorietà per la monumentale edizione di Shakespeare (9 voll., 1791-1805) e per [...] quella di Milton (3 voll., 1793-97) ...
Leggi Tutto
Scrittore inglese (Yafforth, Yorkshire, 1641 - Londra 1713). Critico letterario e drammatico, disdegnò Shakespeare per fedeltà alla regola delle tre unità pseudo-aristoteliche. Per tale orientamento classico [...] il suo libro The tragedies of the last age consider'd and examin'd by the practice of the ancients and by the common sense of all ages (1678) attrasse l'attenzione di J. Dryden e A. Pope. Non riuscì meglio ...
Leggi Tutto
anglocrazia
s. f. Posizione di predominio della lingua inglese in ambito internazionale. ◆ E se succedesse davvero? Se ci svegliassimo una mattina e scoprissimo che l’inglese è diventato la lingua unica dell’Europa? Anzitutto, faremmo meglio...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...