Attrice russa (Mosca 1853 - ivi 1928) del Piccolo Teatro di Mosca; esordì a 17 anni; dopo la rivoluzione fu proclamata artista della repubblica. Ebbe un repertorio vastissimo sia russo (A.N. Ostrovskij, [...] A.F. Pisemskij, L.A. Mej), sia straniero (Lope de Vega, J.C. Schiller, W. Shakespeare, J. Racine, H. Sudermann, H. Ibsen, ecc.). ...
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Scrittore e critico tedesco (Hannover 1767 - Bonn 1845), figlio di Johann Adolf. Dopo aver studiato a Gottinga, fu istitutore ad Amsterdam (1791-95). Nel 1796 su invito di Schiller si trasferì a Jena, [...] gruppi: classico (Greci, Romani, Francesi, Italiani) e romantico (Spagnoli, soprattutto con Lope de Vega, Inglesi, soprattutto con Shakespeare). Prof. (1818) nell'univ. di Bonn, si occupò di studî indiani, insegnando per primo in Europa il sanscrito ...
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Studioso ed editore shakespeariano irlandese (Dublino 1741 - Londra 1812). Studiò al Trinity College di Dublino e divenne (1767) avvocato patrocinatore. Nel 1777 si stabilì a Londra, dove aiutò J. Boswell [...] letteraria, culminata con la pubblicazione (1778) del suo Attempt to ascertain the order in which the plays attributed to Shakespeare were written, che formò la base del canone shakespeariano. Dopo altri lavori intorno al poeta, pubblicò dal 1783 al ...
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Attore (Londra 1567 circa - ivi 1619), figlio di James B. che fece costruire (1577) e diresse il London Theatre e poi il Blackfriars Theatre (1596). Ai due teatri ereditati, con i fratelli, dal padre (1597), [...] poi il Globe che, distrutto da un incendio nel 1613, fu subito riedificato. Fu compagno d'arte e amico di Shakespeare, di cui interpretò con grande successo i principali personaggi; recitò anche nei drammi di Ben Jonson, Beaumont e Fletcher, Webster ...
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Scenografo e architetto irlandese (Tipperary 1932 - Londra 1973). Dopo un'iniziale attività in Canada e in Irlanda, si affermò come autore di numerose scenografie per spettacoli teatrali (L'ombra del fuciliere [...] di S. O'Casey, 1957; Coriolano, 1958, Romeo e Giulietta, 1961, Amleto, 1963, di W. Shakespeare; le commedie musicali Oliver!, 1960 e Blitz!, 1962), in cui, a scapito della scena dipinta, egli dava soprattutto risalto agli elementi architettonici. Il ...
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Attore e scrittore tedesco (Neurode, Slesia, 1874 - Klein-Machnow, Berlino, 1945). Recitò quasi sempre in teatri di Berlino, città in cui negli anni 1918-22 diresse la Volksbühne. Celebrato interprete [...] di Strindberg e Hebbel, si dedicò anche con molto successo, spesso accanto alla moglie Hedwig Fehdmer, a Shakespeare, Goethe, Schiller, Kleist e Lessing. Interpretò anche numerosi film, per lo più di ambiente storico. Ha lasciato varî scritti: la ...
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Pittore e scenografo russo (Novgorod 1875 - New York 1958). Visse a Parigi e Kaũnas (dal 1924). Lavorò per la Kommissarževskaja, per N. N. Evrejnov ("Teatro antico"), per il "Teatro d'arte" e per i balletti [...] di S. P. Djagilev. Le sue messe in scena di Dostoevskij, Turgenev, Schiller, Shakespeare, ecc., sono ricche d'immaginazione eppure sempre vicine alla realtà. Ha illustrato Andersen, Dostoevskij, Puškin, Lermontov. ...
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Commediografo italiano (Cividale del Friuli 1891 - Roma 1970). Fra i molti suoi lavori di teatro, venati di un'amara ironia, hanno avuto particolare successo Il calzolaio di Messina (1925) e I pazzi sulla [...] montagna (1926). Fu anche autore di romanzi, di scenarî cinematografici e di numerose traduzioni, specie da Shakespeare. ...
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Attrice, regista e sceneggiatrice cinematografica francese (n. Parigi 1947). Figlia di Jean-Marie (n. 1915 - m. 1973), importante regista teatrale, specialista del teatro brechtiano e scopritrice di autori [...] nuovi come M. Vinaver, Y. Kateb, M. Frisch, S. esordì come attrice negli anni Settanta, passando da W. Shakespeare a B. Brecht. In seguito ha interpretato le commedie surreali da lei stessa scritte (Lapin lapin, 1986; Le théâtre de Verdure, 1987; ...
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Attrice (Stoccolma 1935 - ivi 2019). La sua attività teatrale e cinematografica è legata in particolare al nome di I. Bergman, di cui è diventata una delle interpreti più intense e anche più duttili. Mentre [...] sulla scena sono particolarmente significativi alcuni ruoli da lei sostenuti in opere di Shakespeare, Cechov, Genet, Anouilh, Miller, nel cinema va ricordata senz'altro la partecipazione a Det sjunde inseglet (Il settimo sigillo, 1956), ...
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anglocrazia
s. f. Posizione di predominio della lingua inglese in ambito internazionale. ◆ E se succedesse davvero? Se ci svegliassimo una mattina e scoprissimo che l’inglese è diventato la lingua unica dell’Europa? Anzitutto, faremmo meglio...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...