Poeta e pensatore tedesco (Marbach, Württemberg, 1759 - Weimar 1805). Figlio di un medico militare, seguì il padre nei continui cambiamenti di residenza, finché (1773), per iniziativa del duca del Württemberg, [...] , figlia della sua protettrice. Qui ultimò la tragedia Die Verschwörung des Fiesko zu Genua (1783), in cui, riallacciandosi a Shakespeare, riprese il tema a lui caro della ribellione e delle congiure, e compose il dramma borghese Luise Millerin, in ...
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Impresario e regista teatrale (Vienna 1838 - Praga 1910). Dopo un'iniziale attività come tenore, interrotta per ragioni di salute, si rivelò impresario lirico di grandi capacità. Amico e ammiratore di [...] , portò al successo il ciclo nibelungico in tutta Europa. Fu direttore artistico dello Stadttheater di Brema e poi del Deutsches Landestheater di Praga; si dedicò anche alla regia, mettendo in scena, tra gli altri, Shakespeare, Goethe e Schiller. ...
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Regista tedesco (n. Dresda 1936). Regista teatrale, ha messo in scena nella sua carriera, iniziata non senza l'opposizione della censura nella Germania Orientale, le opere di autori quali Molière, B. [...] Helene Weigel al Berliner Ensemble, si formò all'Akademie der Künste della Germania Orientale. Traduttore di testi di W. Shakespeare e regista indipendente (Die Ausnahme und die Regel di Brecht, 1957; Die Korrektur, 1959, e Die Umsiedlerin oder Das ...
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Pseudonimo del poeta lettone Jānis Pliekšāns (Tadenava, Zemgale, 1865 - Riga 1929). Redattore capo (1891-95) del giornale Dienas Lapa ("Il quotidiano"), fondato nel 1886 come organo del movimento Jaunā [...] fu arrestato (1897) dai Russi. In prigione e in esilio tradusse il Faust di Goethe, opere di Puškin, Schiller, Lessing, Shakespeare, ecc., e compose la sua prima raccolta di versi, Tālās nuoskaņas zilā vakarā ("Echi lontani nella sera azzurra", 1903 ...
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Attore italiano (Roma 1946 - Tagliacozzo 2023). Autodidatta e tecnico di palcoscenico, dopo esperienze come attore con i registi B. Besson, F. Enriquez, L. Ronconi, A. Trionfo e M. Bolognini, nel 1981 [...] , da Faust a Jago, da Otello a Puck, da Sganarello a Calibano ed Edipo. Fra le sue interpretazioni: Riccardo II di W. Shakespeare (1991); Anatol di A. Schnitzler (1992); L'idiota da F. M. Dostoevskij (1993); Egmont di J.W. Goethe (1993); Spettri di H ...
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Mimo e regista polacco (Poznań 1919 - Kowarach 2001). Grande talento naturale, dotato di una singolare capacità inventiva, creò nel 1950 il Teatro della Pantomima di Wrocław, che si impose presto come [...] una delle compagnie più innovative del mondo. T. riuscì a fondere in una sintesi esemplare il linguaggio mimico e la danza. I suoi spettacoli furono assai complessi e spesso si ispirarono all'opera di W. Shakespeare. ...
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Attore svedese (Stoccolma 1869 - ivi 1956); esordì nella compagnia di A. Lindberg (1891); fu con A. Ranft dal 1892 recitando al Vasa Teater (1895), allo Svenska Teater (1898-1907), al Kungliga Dramatiska [...] . Fu tra i maggiori attori svedesi del suo tempo, interprete originale e profondo di Strindberg, Pirandello, H. Bergman, Shakespeare, Calderón; lasciò le scene nel 1953. Fu anche interprete cinematografico di alcuni film notevoli: Erotikon di Stiller ...
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Drammaturgo e libellista inglese (Londra 1553 - ivi 1633). Nel 1578 fu a Roma come agente segreto protestante con incarico di sorvegliare i cattolici inglesi, contro i quali scrisse The english romayne [...] di Robin Hood, sono entrambi datati 1589-99; The life of Sir John Oldcastle apparve nel 1600, inizialmente attribuito a Shakespeare. Gli si attribuisce anche la prima stesura della tragedia Sir Thomas More, apparsa verso il 1596, alla quale è ...
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Critico letterario e saggista inglese (Cheltenham 1851 - Londra 1935). Autore del celebre Shakespearean tragedy (1904), una pietra miliare nella critica shakespeariana della prima metà del Novecento; pur [...] non tanto come personae teatrali quanto piuttosto come tipi umani nei quali si è trasfusa la grandezza creativa di Shakespeare. Il merito maggiore di B. è nella accuratezza dell'esegesi del testo, che pur indirettamente, ha influito sulla saggistica ...
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Filosofo e critico (Ludwigsburg 1807 - Gmunden 1887). Abbandonata la carriera ecclesiastica, fu nominato (1837) prof. di estetica a Tubinga, ma (1845) per gli intrighi degli ecclesiastici fu sospeso per [...] di Stoccarda. La sua opera più nota è l'Aesthetik oder Wissenschaft des Schönen (1846-57), di diretta derivazione hegeliana. Studiò Shakespeare e il Faust di Goethe (Goethe's Faust. Neue Beiträge zur Kritik des Gedichts, 1875), e compose in uno stile ...
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anglocrazia
s. f. Posizione di predominio della lingua inglese in ambito internazionale. ◆ E se succedesse davvero? Se ci svegliassimo una mattina e scoprissimo che l’inglese è diventato la lingua unica dell’Europa? Anzitutto, faremmo meglio...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...