Drammaturgo belga di lingua francese (Grâce Berleur, Liegi, 1910 - Parigi 1992). Perseguì un teatro totale, fondato sul connubio tra parola, gestualità e ritmo: Capitaine Bada (1950); La nouvelle Mandragore [...] . Vilar; Le personnage combattant (1956), realizzata da J.-L. Barrault; Le rêveur (1961); Le sang (1970); Les massacres à Paris (1972); Ton nom dans le feu des nuées, Elisabeth (1976). Numerosi gli adattamenti da Shakespeare, tra cui Roi Lear (1984). ...
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Drammaturgo inglese (n. 1558 circa - m. 1597 circa). Laureatosi (1579) a Oxford, condusse vita dissipata. La sua prima opera certa è The araygnement of Paris (rappresentata probab. 1581; ed. 1584, anonima), [...] chronicle of king Edward I (ed. 1593), che segna una transizione tra i vecchi chronicle plays e le tragedie storiche di Shakespeare; The battell of Alcazar (rappr. 1588-89; ed. 1594); The love of king Davis and fair Bethsabe (1594 circa, ed. 1595 ...
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Regista inglese (n. Oxford 1959). Dopo studi alla Central school of speech and drama di Londra, ha esordito come regista per i teatri dell'Orange Tree e del New End, diventando amministratrice del Theatre [...] in scena, spoglia, frugale ed emozionante, di testi classici (King Lear, 1985; Coriolanus, 1986). Chiamata dalla Royal Shakespeare company, ha confermato la sua maturità e maestria nella direzione degli attori (Titus Andronicus, 1987; Electra, 1988 ...
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Scrittore statunitense (Filadelfia 1931 - Houston 1989). Esordì nel 1964 con Come back dr. Caligaris (trad. it. 1969). Del 1967 è Snow white (trad. it. 1972), in cui la storia di Biancaneve è rinarrata [...] di consumo): più che organico romanzo, è un insieme di frammenti (spesso pastiches di autori celebri, da Shakespeare a Burroughs, imprestiti e parodie dello stile accademico o del linguaggio pubblicitario), intesi a evidenziare come comunicabilità e ...
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Scrittore inglese (West Ham, Essex, 1558 circa - Londra 1625). Fece parte del gruppo degli University Wits. Scrisse un dramma storico, The wounds of civil war (1587), e collaborò con R. Greene nella prima [...] , sebbene chiaramente influenzati da J. Lyly, i romanzi, tra i quali si ricorda Rosalynde (1590) che fornì materia a Shakespeare per As you like it. Nel 1593 uscì la sua raccolta di sonetti di ispirazione petrarchesca Phillis, seguita (1595) dalla ...
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Filologo e critico (Copenaghen 1896 - ivi 1972); prof. dal 1930 nell'univ. di Copenaghen. Si occupò di letteratura danese (Dansk litteraer kritik i det 19. aarhundreda indtil 1870 "La critica letteraria [...] Søren Kierkegaard, 1950; Goldschmidt og nemesis "G. e la nemesi", 1968), ma dedicò anche numerosi studî alle letterature francese e inglese, in particolare a Shakespeare. Postuma (1978) è apparsa la raccolta di saggi Den korte kunst ("L'arte breve"). ...
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Letterato e critico inglese (Londra 1861 - ivi 1922). Dopo aver insegnato a Liverpool e Glasgow, tenne (dal 1904) la cattedra di letteratura inglese a Oxford. Come critico, superò i convenzionalismi vittoriani [...] Tra i suoi volumi e saggi si ricordano: The English novel (1894); R. L. Stevenson: an essay (1895); Style (1897); Milton (1900); Wordsworth (1903); The English voyages of the sixteenth century (1904); Shakespeare (1907); Six essays on Johnson (1910). ...
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Attore italiano (Firenze 1899 - Milano 1978). Sulle scene dal 1915, recitò con E. Gramatica, V. Gandusio, V. Talli, E. Zacconi, L. Adani; per varî anni diresse una sua compagnia con E. Magni. Legato al [...] Reinhardt, Strehler, Puecher e diresse egli stesso numerosi spettacoli). Tra le sue maggiori interpretazioni: Amleto e Re Lear di Shakespeare, Cocktail party di Eliot, Cesare e Cleopatra di Shaw, Tutto per bene di Pirandello, Lungo viaggio verso la ...
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Attore (n. presso Kursk 1788 - m. Jalta 1863), considerato il fondatore del realismo scenico russo. Servo della gleba, appartenne dapprima a una compagnia di attori della famiglia Barsov. Liberato dalla [...] partenza dell'arte scenica russa. Ma il suo naturalismo avanti lettera si spiegò anche nelle opere di Molière, Schiller, Shakespeare; non comprese invece l'importanza di Ostrovskij. Nel 1855 si ritirò, dopo cinquant'anni di attività teatrale, dalle ...
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Personaggio piuttosto leggendario che storico: secondo le antiche cronache di John di Fordun (m. 1384 circa), dall'Inghilterra, dove si era rifugiato in esilio, incoraggiò Malcolm (poi III) Canmore a ritornare [...] alla battaglia di Lumphanan, nell'Aberdeenshire (15 ag. 1057), in cui Macbeth trovò la morte per mano di Macduff. Malcolm, salito al trono, avrebbe concesso privilegi a M. in segno di riconoscenza. Shakespeare ha ripreso nel Macbeth questa leggenda. ...
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anglocrazia
s. f. Posizione di predominio della lingua inglese in ambito internazionale. ◆ E se succedesse davvero? Se ci svegliassimo una mattina e scoprissimo che l’inglese è diventato la lingua unica dell’Europa? Anzitutto, faremmo meglio...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...