Scrittore inglese (Yafforth, Yorkshire, 1641 - Londra 1713). Critico letterario e drammatico, disdegnò Shakespeare per fedeltà alla regola delle tre unità pseudo-aristoteliche. Per tale orientamento classico [...] il suo libro The tragedies of the last age consider'd and examin'd by the practice of the ancients and by the common sense of all ages (1678) attrasse l'attenzione di J. Dryden e A. Pope. Non riuscì meglio ...
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Gentildonna (Venezia 1755 - ivi 1832), moglie del nobile Antonio Michiel. Animatrice di uno dei salotti letterarî veneziani, tradusse da Shakespeare e fu autrice di varie opere tra cui l'Origine delle [...] feste veneziane (3 voll., 1817) ...
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Nobile inglese (Cowdray House, Midhurst, 1573 - Bergen op Zoom, Fiandre, 1624). Mecenate e patrono del teatro, fu amico e protettore di Shakespeare, che sembra gli dedicasse i Sonnets. Protesse anche Florio [...] e altri poeti. Accompagnò il conte di Essex nelle spedizioni alle Azzorre (1597) e in Irlanda (1599); implicato nell'insurrezione contro la corte organizzata da Essex, fu condannato a morte insieme a questo, ...
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Fazione guelfa di Cremona del 13° sec. citata da Dante. Dall’errata interpretazione del verso dantesco, Luigi da Porto, nel racconto da cui Shakespeare derivò Romeo e Giulietta, ne fece una famiglia veronese, [...] C. o Capuleti, avversaria dei Montecchi.
Soldati di cavalleria leggera, che la Repubblica di Venezia traeva dall’Albania e dalle circostanti regioni della Grecia, così chiamati perché portavano un caratteristico ...
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Cronista inglese (m. forse Bramcote, Warwickshire, 1580 circa). Con Reginald Wolfe iniziò la preparazione di un trattato di storia universale che si limitò alle Chronicles of England, Scotland and Ireland [...] (1578). Shakespeare e altri drammaturghi elisabettiani si avvalsero della sua opera. ...
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Uomo politico inglese (Brecknock Castle 1478 - Londra 1521), figlio di Henry; lord connestabile all'inizio del regno di Enrico VIII, caduto in disgrazia per la sua opposizione a Th. Wolsey, fu condannato [...] a morte. Shakespeare lo introduce come personaggio nell'Enrico VIII. ...
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Diplomatico e scrittore francese (Lione 1855 - Parigi 1932): concluse la sua carriera diplomatica quale ambasciatore a Washington (dal 1902). Coltivò studî di letteratura inglese (Les Anglais au Moyen [...] Âge, 1884; Histoire littéraire du peuple anglais, 1894-96; Shakespeare en France sous l'ancien régime, 1898); pubblicò inoltre Ronsard (1913); Le sentiment américain pendant la guerre (1931); L'école des ambassadeurs (post., 1934). ...
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Uomo politico e letterato (Londra 1863 - Parigi 1913). Membro dei Comuni per il partito conservatore dal 1889, fu sottosegretario alla guerra (1898-1900) e ministro per l'Irlanda (1800-05). Coltivò le [...] lettere, segnalandosi per un'edizione delle poesie di Shakespeare (1898), per l'introduzione al Plutarco di Th. Norton e per un saggio su Ronsard and La Pléiade (1906). Postumi apparvero gli Essays in romantic literature (1919). ...
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Nome di due re scozzesi. 1. D. I (m. Elgin 1040), successe nel 1034 al nonno materno Malcolm II. Prima di questa data era conosciuto come rex Cumbrorum, ossia dello Strathclyde. Fu ucciso dal Maelbaethe [...] o Macbeth. È ricordato nel Macbeth di Shakespeare. 2. D. II (m. nel 1094), figlio di Malcolm III e nipote di Duncan I, visse alcuni anni in Inghilterra come ostaggio. Nel 1093, con l'aiuto degli Inglesi, scacciò dal trono lo zio Donald Bane ...
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anglocrazia
s. f. Posizione di predominio della lingua inglese in ambito internazionale. ◆ E se succedesse davvero? Se ci svegliassimo una mattina e scoprissimo che l’inglese è diventato la lingua unica dell’Europa? Anzitutto, faremmo meglio...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...