FLORIDI, Francesco
Graziella Sica
Nacque il 23 genn. 1805 (Archivio di Stato di Roma, Ospizio S. Michele, bb. 54, 143) a Roma, in una famiglia di modeste condizioni. Dal 1° febbr. 1815, infatti, il [...] essere state eseguite per la Calcografia romana.
La prima opera documentata del F. è la riproduzione a bulino della Sibilla Cumana del Domenichino, tratta dall'originale della Pinacoteca capitolina. Eseguita prima del 1826, anno in cui compare per la ...
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MACCHIATI, Serafino
Federico Trastulli
Nacque a Camerino il 17 genn. 1861 da Primo, insegnante, e da Venanzia Bartoloni. Costretto sin da bambino a seguire gli spostamenti della famiglia, visse in Emilia, [...] (Pica, 1904, p. 295).
A Roma il giovane M. entrò in contatto con G. Balla, U. Boccioni, D. Cambellotti, Sibilla Aleramo e altri intellettuali fortemente affascinati dal mito del progresso; con loro fece lunghe ricognizioni nella campagna romana con ...
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ARDENTI, Alessandro
Isa Belli Barsali
Originario di Faenza, come è attestato dalla firma; non si hanno notizie sulla data di nascita, la famiglia e la sua formazione. Svolse lunga e feconda attività, [...] e santi della chiesa di S. Paolino, firmata e datata, presenta durezze e divergenze dalle usuali sigle): Madonna che mostra ad Augusto la Sibilla Cumea tra profeti (inventario n. 349), ordinata dalla poetessa Chiara Matraini, forse ritratta nella ...
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PEZZANA, Giacinta
Maria Procino
PEZZANA, Giacinta. – Nacque a Torino il 27 gennaio 1841. Il padre, Giovanni, era un negoziante di mobili e falegname e la madre, Carla Tubi, una casalinga. Frequentò [...] ! Di… spiantate! E quindi di personaggi illustri!... accidenti!!!». Questa una delle sue ultime lettere all’amica Aleramo (Lettera a Sibilla Aleramo, 17 gennaio 1917, cit. in Mariani, 2005, p. 511). La fiera e indomita Pezzana trascorse i suoi ultimi ...
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Pittore (Bologna 1665 - ivi 1746). Studiò a Bologna con D. M. Canuti e, soprattutto, con D. Cignani e A. Burrini; fu a Venezia, Parma, Urbino e subì l'influsso del Parmigianino, del Baroccio e particolarmente [...] Medici: S. Antonio tentato dai demoni (1690, Bologna, S. Nicolò degli Albari); Achille e Chirone e Enea e la Sibilla (Vienna, Kunsthist. Mus.); Estasi di s. Margherita (1701, Cortona, Mus. diocesano); gli affreschi mitologici di pal. Pepoli a Bologna ...
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CORRADO, marchese di Monferrato
Jonathan S. C. Riley Smith
Secondogenito di Guglielmo il Vecchio, marchese di Monferrato, e di Iulita, figlia di Leopoldo d'Austria e di Agnese di Svevia, nacque intorno [...] di farli venire a San Giovanni d'Acri.
Nell'autunno del 1190 morirono la regina di Gerusalemme e le sue due figlie. La regina Sibilla era la maggiore delle due sorelle del re Baldovino IV, e il re Guido doveva la corona al suo matrimonio con lei. Già ...
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BRIENNE (Brenensis, Brennensis, Brenne, de Brena), Gualtieri di
Norbert Kamp
Discendeva (terzo di questo nome) da una famosa casata nobiliare francese che già nel sec. X, sotto gli ultimi Carolingi, [...] di tardi cronisti francesi che meritano scarsa fiducia. Più probabilmente l'iniziativa partì dalla vedova di Tancredi, la regina Sibilla, che sperava di trovare nella nobiltà francese il sostegno ai suoi piani di restaurazione nel Regno, passato agli ...
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AMEDEO V, conte di Savoia
Francesco Cognasso
Figlio secondogenito di Tommaso di Savoia, già conte di Fiandra, signore di Pinerolo e di Torino, e di Beatrice Fieschi, nipote di Innocenzo IV, nacque nel [...] Luigi IX e poi alla conte di Inghilterra a visitare l'altra cugina Alienor, consorte di Enrico II. Nel 1272 sposò a Chillon Sibilla di Bagé erede della Bresse, che già viveva alla corte sabauda presso il tutore Filippo I. Nel 1281 A. con i fratelli ...
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DE VIVO, Tommaso
Aurora Russo
Nacque a Orta di Atella, in provincia di Caserta, intorno al 1790, secondo il necrologio dell'Illustrazione italiana, 1884 (a questo articolo ci si riferisce sempre se [...] , visto che il marchese Donato Tommasi, ministro di Grazia e Giustizia e degli Affari ecclesiastici, gli commissionò le copie della Sibilla del Guercino e di quella del Domenichino (prima del 1831, data di morte del committente; D'Apuzzo, pp. 6 s ...
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Pittore ferrarese (n. 1490 circa - m. 1542 circa), fu elegante interprete della cultura di corte padana del Rinascimento; lavorò quasi esclusivamente alla corte dei duchi estensi di Ferrara.
Vita e opere
Nato [...] pittoriche, sono volte a effetti drammatici, nel contrasto coloristico che le costruisce senza più graduazioni di luce e ombra (Sibilla dell'Ermitage; i Baccanali di Londra, National Gallery, e di Roma, Castel Sant'Angelo; diversi piccoli quadri con ...
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sibilla
(o Sibilla) s. f. – 1. Propriam., nome (lat. Sibylla, gr. Σίβυλλα) di donne veggenti dell’antichità classica, miracolosamente longeve, la cui caratteristica saliente era di non essere legate a un culto oracolare fisso, ma di profetizzare...
oracolo1
oràcolo1 (ant. oràculo) s. m. [dal lat. oracŭlum, der. di orare «parlare»; secondo moderne interpretazioni, la voce lat. avrebbe indicato in origine non il responso della divinità ma il luogo dove il responso veniva dato]. – 1. a....