Val Demone Una delle 4 circoscrizioni amministrativo-finanziarie in cui fu divisa la Sicilia dall’epoca degli Aragonesi fino al 1812 (le altre erano: Val di Agrigento, Val di Mazara e Val di Noto). Il [...] territorio si estendeva lungo il Tirreno sino al Fiume Grande e lungo lo Ionio sino a Taormina. Nell’interno il confine correva lungo lo spartiacque delle Madonie e poi lungo il solco che, attraverso Cerami, ...
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QUARTIGLIO
Giuseppe Castellani
. La moneta d'oro emessa in Sicilia dai sultani aglabiti e fatimiti (827-1058), imitata in seguito dai principi normanni e dagli Svevi, valeva un quarto del dīnār d'oro [...] arabo e però in volgare venne detta quartiglio (v. ruba‛i).
Bibl.: E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, s. v.; G. Sambon, Repertorio generale, ecc., Parigi 1912, nn. 778-823 ...
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Figlio (Palermo 1810 - Caserta 1859) di Francesco I, salì al trono nel 1830. Abile e onesto amministratore, fu gelosissimo dell'indipendenza del regno e finì per giungere a un isolamento internazionale [...] urto fra liberali e truppe regie, riprese il potere assoluto e alcuni mesi dopo (maggio 1849) riuscì a domare anche la Sicilia, instaurando un regime di polizia. Privo ormai, all'interno, di ogni sostegno da parte degli elementi più vivi, in gran ...
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Nome di parecchie località della Sicilia, in cui si pretendeva che avesse abitato o fosse stato sepolto il dio Crono. Una di esse era il M. Cronio, presso Terme selinuntine, un'altra è ricordata presso [...] Imera, ed ivi nel 393 a. C. Dionisio il Vecchio sarebbe stato sconfitto dai Cartaginesi (Diod., XV, 16, 3). Sembra pertanto che quest'ultima località dovesse trovarsi tra Palermo ed Imera e secondo alcuni ...
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Aceste
. Figlio di Egesta o Segesta; troiano, nato in Sicilia, ospitò Enea e dette sepoltura ad Anchise (cfr. Aen. 1550, V 718); ricordato in Cv IV XXVI 11 quando [Enea] lasciò li vecchi troiani in Cicilia [...] raccomandati ad Aceste ...
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DELLA PEGNA (La Pegna), Antonio
Salvatore Fodale
Frate domenicano, fu il primo inquisitore inviato in Sicilia dall'inquisitore generale di Spagna Tommaso Torquemada. Nulla sappiamo di lui anteriormente [...] delle magistrature locali, tanto che si era reso necessario un intervento di papa Sisto IV. Il 18 ag. 1487 ebbe luogo in Sicilia il primo autodafè di cui si abbia notizia, con il rilascio al braccio secolare di una ebrea aragonese, Eulalia Tamarit da ...
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ONFACE ('Ομϕάκη)
Guido Libertini
Piccola città dei Sicani, nella Sicilia meridionale, non lungi da Gela. Nelle oscure lotte sostenute nel sec. VII dai Geloi contro le vicine popolazioni, sarebbe stata [...] conquistata dall'ecista Antifemo, il quale ne riportò, come bottino bellico, una statua d'arte dedalica (Paus., VIII, 46, 2). Il nome è apparso di recente in un papiro che conteneva il sommario di un testo ...
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Introduttore della stampa in Sicilia. Fu considerato per lungo tempo suo primo prodotto tipografico una Vita di S. Girolamo, pubblicata a Messina nel 1473. Ma questo libro non si conosce, e gli antichi [...] storici lessero senza dubbio male la data posta appunto in fine di una edizione della Vita di S. Girolamo, Messina 1478, in cui il numero 8 è logoro. L'A. giunse a Catania da Roma nel 1471; nel 1474 era ...
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ciciliano
Andrea Mariani
. " Siciliano ", per assimilazione (come ‛ Cicilia ' da ‛ Sicilia '). In If XXVII 7 il bue cicilian è per antonomasia il toro di rame che l'ateniese Perillo costruì per Falaride, [...] tiranno d'Agrigento, come strumento di martirio, e nel quale trovò per primo la morte Perillo stesso, che l'aveva temperato con sua lima ...
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Figlia (n. 1212 - m. Andria 1228) di Giovanni di Brienne e di Maria del Monferrato, ed erede del regno di Gerusalemme. Andò sposa (1225) all'imperatore Federico II, che, vedovo di Costanza d'Aragona (1222), cercava alleanze in Oriente in vista della crociata. Morì di parto ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...