Missionario in Cina, nato a Mineo in Sicilia nel 1606, morto a Pechino il 7 ottobre 1682. Nel 1622 entrò nella Compagnia di Gesù. Ordinato sacerdote, fu inviato in Cina nel 1637, e due anni dopo fu mandato [...] a evangelizzare la provincia del Ssŭ-ch'uan. Nel 1648 tornò a Pechino dove restò sino alla morte esercitando il ministero nella chiesa da lui eretta nel 1653, detta Tung-t'ang (tempio dell'oriente"). Esperto ...
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Figlio (m. 1300 circa) di Federico, o del fratello di questo, Manfredi. Dopo il tracollo degli Svevi, riparò con Ruggero di Lauria alla corte d'Aragona (1268), dove da Pietro III fu nominato ammiraglio [...] della nascente marina catalana. Combatté vittoriosamente prima in Africa, poi in Sicilia e sulle coste calabresi (1285). Nella lotta fra Giacomo d'Aragona e Federico II di Sicilia, rimase fedele a quest'ultimo. ...
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FURNARI, Salvatore
Salvatore Vicario
, Nacque il 16 marzo 1808 a Novara di Sicilia, alle pendici dei Monti Peloritani, da Giuseppe e da Maria Campo. Compiuti gli studi classici nel collegio di Bronte, [...] , sez. pratica, XL (1933), p. 1978; G. Ovio, Storia dell'oculistica, I, Cuneo 1950, pp. 664 s.; U. Di Natale, Novara di Sicilia e i suoi figli nel tempo, Milazzo-Palermo 1968, pp. 129-136; A. Pazzini, La medicina nella storia, nell'arte e nel costume ...
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ASMUNDO, Adamo
Roberto Zapperi
Appartenente a una famiglia borghese di origine maltese trasferitasi in Sicilia al tempo del Vespro, nacque a Caltagirone da Federico verso la fine del sec. XIV.
Studiò [...] civica" in Catania nel secolo XV, in Boll. stor. catanese, VI (1941), pp. 29 ss.; A. Caldarella, Il governo di Pietro d'Aragona in Sicilia, in Atti d. Accad. di scienze lettere e arti di Palermo, s. 4, XIII, 3 (1952-53), pp. 28, 31, 32, 33, 36, 39 ...
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Nobile siciliano (m. Palermo 1517), di famiglia oriunda di Pisa trasferitasi in Sicilia nei primi anni del 15º sec. Giurato di Palermo (1516), poi per breve tempo in esilio, capeggiò (1517) una congiura [...] che si ritiene organizzata allo scopo d'istituire in Sicilia liberi reggimenti comunali, analoghi a quelli della Toscana, ma che aveva, in realtà, il fine di eliminare tutti i fautori dell'ex viceré U. Moncada. Impadronitosi di Palermo, S. cadde ...
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Città della Sicilia orientale (Catania), situata in bellissima posizione sulle pendici occidentali dell'Etna, a 8 km. dalla riva sinistra del Simeto, a 562 m. d'altezza, con 39.637 ab. (il comune ha 282,78 [...] ). Da Diodoro (XVI, 68) risulta come essa fosse conquistata da Timoleonte, che nel 344, poco dopo il suo sbarco in Sicilia, assaliva e batteva nei pressi della città il tiranno Iceta. Altre notizie (Plutarco, Timol., 12) riguardano il soggiorno di ...
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SALMA
. Misura di capacità per aridi, usata, in Italia, e particolarmente in Sicilia, prima dell'adozione del sistema metrico decimale. La salma siciliana equivaleva a l. 275,08. V'era anche una salma [...] di Alessandria, equivalente a l. 213,25. In Sicilia si chiamava pure "salma" una misura di superficie, che equivaleva a metri quadrati 17.462,59. ...
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SECUSIO, Ottavio (in religione Bonaventura)
Elisa Novi Chavarria
– Nacque a Caltagirone, in Sicilia, nel 1558 da Enrico e da Agata Maynardi.
Cominciò i suoi studi nel 1570, presso il collegio dei gesuiti [...] cui negoziati non fu estranea ancora una volta la mediazione di Secusio, ne propose la nomina a vescovo di Patti, in Sicilia (30 aprile 1601).
Sul piano pastorale la sua azione fu efficace almeno quanto quella che aveva svolto sul piano diplomatico ...
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Cosa nostra
Còsa nòstra. – Associazione criminale di tipo mafioso, nata in Sicilia nel 19° secolo e sviluppatasi dopo l'Unità d'Italia e la fine della Seconda guerra mondiale. Dopo il 2000 C. n. è stata [...] pesantemente colpita da arresti e condanne dei suoi capi di maggior calibro, tanto da essere posta in crisi strutturale. L'organizzazione vive una fase di transizione, non soltanto per quanto riguarda ...
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(gr. Σικελοί) Antica popolazione, già stanziata attorno al 1000 a.C. nella Sicilia orientale e dall’8° sec. in poi soggetta a pressione e conquista da parte dei coloni greci. I tentativi di affrancamento, [...] 5° sec., non ebbero esito duraturo.
Secondo molti studiosi, i S. sarebbero una popolazione italica di origine indoeuropea, immigrata in Sicilia sul finire del 2° millennio a.C. L’ipotesi sembra confermata dai relitti dell’onomastica sicula e dalla ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...