Poeta arabo siciliano, morto in tarda età al principio del sec. 12º. Fuggì dalla Sicilia alla conquista normanna e si rifugiò alla corte di al-Mu῾tamid, a Siviglia. Il piccolo suo canzoniere rimastoci [...] tratta con virtuosismo i comuni argomenti della lirica araba medievale ...
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Scultore (Palermo 1719 - ivi 1797). Allievo a Roma di F. Della Valle, lavorò in Sicilia scolpendo opere di ampio respiro aggiornate sugli schemi romani tardo-barocchi (S. Pietro e s. Paolo, 1757, facciata [...] del duomo di Siracusa; Apoteosi di s. Benedetto, 1776, rilievo per il duomo di Monreale; Flagellazione, Palermo, S. Francesco; ecc.). Fu a capo di una attivissima bottega ...
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Architetto, archeologo e incisore (n. Palermo 1809 - m. 1896). Collaborò alle esplorazioni archeologiche condotte in Sicilia dal duca Serradifalco. Direttore delle antichità siciliane, fu tra i primi a [...] interessarsi delle popolazioni preelleniche di Sicilia. Fra i suoi scritti: La topografia archeologica di Siracusa (1888, in collab. con A. Holm), Scavi di Megara Iblea (1892, con P. Orsi), ecc. ...
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Uomo politico italiano (Palermo 1863 - Roma 1938); cultore di studî storici e artistici (La Sicilia attraverso la leggenda, 1909), fu deputato di destra (1897-1919, e 1921-24); sottosegretario agli Esteri [...] (1906 e 1909-14), commissario per l'Aeronautica civile (1920), ministro della Guerra (1922) e delle Colonie (1924); fu nominato senatore (1929) e ministro di Stato ...
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Nel diritto medievale, ufficio finanziario, con particolare riferimento alla struttura amministrativa del Regno normanno di Sicilia negli anni di Guglielmo II (1166-89).
In particolare, si chiamava d. [...] baronum l’ufficio per la gestione delle entrate demaniali delle province continentali, e d. de secretis quello che amministrava le entrate demaniali della Sicilia e di parte della Calabria. ...
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Asceta basiliano (Palermo 1020 - S. Elia sopra Palmi 1070) di famiglia calabrese deportata in Sicilia dai Saraceni, in seguito liberata. Tornato in patria, F. visse a Reggio (1040), poi nel monastero di [...] Aulinas presso Tauriano, quindi a Sinopoli e, per 25 anni, a S. Elia sotto la guida dell'abate Oreste. Festa, 6 aprile ...
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Misura di capacità per i liquidi, già usata in Sicilia, con valore vario da luogo a luogo. Il cafiso legale, usato per l'olio, valeva kg. 11,026. ...
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FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] spagnoli in Italia. Donde, da parte di Carlo V - il quale, fra l'altro, aveva nominato, nel 1535, viceré di Sicilia il fratello di F. Ferrante - la sentenza, formulata a Genova il 3 novembre, nella quale riconosceva l'investitura di Margherita. Ne ...
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CARUSO, Giovan Battista
Mario Condorelli
Nacque a Polizzi Generosa (Palermo) il 27 dic. 1673, da Placido, barone di Xiureni (o Xireni e anche Fioreni), e da Anna Maria Alimena dei marchesi di Alimena.
Dopo [...] aggiungere la Lettera di N.N. al signor marchese N.N. sovra le note vertenze tra le due corti di Roma e di Sicilia per fatto del Tribunale della Monarchia, pubblicata anonima e senza indicazioni di luogo e di anno; a quelle inedite, la Lettera di un ...
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CIPRIANO
Gabriella Braga
Non si conosce nulla della famiglia di C., diacono, rettore del Patrimonio di Sicilia dal 593 al 598, ed è possibile ricostruire la sua biografia solo per gli anni in cui.ricopre [...] che comprendeva la zona di Siracusa, Catania, Milazzo e Agrigento, l'altra con il suo centro a Palermo che comprendeva la Sicilia occidentale. Dopo.la fine del suo mandato C. sarà nominato ancora in tre lettere datate tra l'ottobre e il dicembre del ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...