PESCE Personaggio favoloso, mezzo uomo e mezzo pesce. Nell'Italia meridionale, e specialmente in Sicilia, la leggenda narra che c'era una volta, in Messina, un certo Nicola, che sin da fanciullo era stato [...] e le mani e i piedì divennero simili a zampe di anitra. Il popolo lo chiamò Colapesce o Pescecola. Il re di Sicilia, recatosi a Messina, volle vederlo e, desideroso di conoscere i segreti subacquei del Faro, ordinò a Cola di pescargli l'anello o ...
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ARTALE, Filadelfo
Roberto Zapperi
Nato nel 1716, si addottorò in legge ed entrò nelle magistrature del Regno di Sicilia, percorrendo una brillante carriera. Fu giudice della Corte pretoriana di Palermo [...] investì.
Fonti e Bibl.: F. Emanuele e Gaetani di Villabianca, Diario palermitano, in G. Di Marzo, Biblioteca storica e letteraria di Sicilia, Palermo 1875, XIX, pp. 103, 130; XX, ibid., pp. 21, 139; XXI, ibid., pp. 55 ss., 260; XXXVI, ibid. 1979, pp ...
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Giovanni d'Appia
Augusto Vasina
Francese d'origine (Jean d'Eppe), passato nel regno di Sicilia come consigliere militare di Carlo I d'Angiò, nel maggio 1281 fu nominato da papa Martino IV rettore provinciale [...] e capitano generale delle truppe pontificie in Romagna col titolo di " comes Romandiolae ". Quivi si trattenne sin verso il settembre 1283, nel periodo, cioè, di più acuta tensione fra autorità apostoliche ...
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Giureconsulto (Palermo 1753 - ivi 1795). Fu decapitato per aver aderito alla propaganda repubblicana e aver preparato in Sicilia un moto diretto ad abbattere il governo. Scrisse: Sopra l'egualità e la [...] disuguaglianza degli uomini in riguardo alla loro felicità (1778), Sulla legislazione della Sicilia (1779), in cui sostenne l'abolizione della pena di morte; raccolse le Prammatiche del regno fino al 1579 (1791-93). ...
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Figlia (m. Patti, Messina, 1118) del marchese Manfredo, terza moglie (1089) di Ruggero I, gran conte di Sicilia, fu madre di Ruggero, il futuro re. Vedova nel 1101, tenne saggiamente la reggenza fino al [...] 1112. Il re Baldovino di Gerusalemme la sposò nel 1112, per le sue ricchezze: annullato il matrimonio nel 1117 e tornata in Sicilia, morì in un convento di Patti. ...
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Nobile famiglia bolognese; nel consiglio generale della città fin dal 1216, nel 1304 passò con Vanino in Sicilia. Illustrata dagli umanisti Antonio B. detto il panormita e Ludovico, godette il favore dei [...] varî sovrani di Sicilia. Nel 1665 Filippo IV investì del principato di Camporeale Pietro B., il quale ereditò dalla moglie anche il titolo di marchese della Sambuca. ...
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Comune della prov. di Siracusa (29.685 ab. nel 2008), alle falde meridionali dei Monti Iblei. Vitivinicoltura, trasformazione di prodotti agricoli e zootecnici, turismo balneare le attività economiche [...] Corruggi, un deposito comprende un livello con industria microlitica del Mesolitico e, sopra, un altro in cui questa si associa a ceramica impressa, a riprova di contatti tra le popolazioni mesolitiche e le prime genti neolitiche della Sicilia. ...
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Uomo politico siciliano (m. Lentini 1398). Fautore degli Aragonesi, rapì dal Castello Ursino di Catania (1379) la regina Maria d'Aragona, perché sposasse Martino d'Aragona. Da questo fu nominato (1392) [...] gran giustiziere e connestabile di Sicilia e capitano generale della cavalleria siciliana; ma, avendo osato poi ribellarsi, fu privato dei beni (1397). ...
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Nome comune di alcuni Rettili Sauri del genere Chalcides, in particolare Chalcides ocellatus, diffuso in Grecia, Sicilia, Sardegna, Napoli, Malta, e dal Nord Africa all’Asia occidentale. Viviparo, ha zampe [...] ridotte ma funzionali ...
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Cima calcarea (1340 m) d’aspetto dolomitico, che domina da S l’abitato di Novara di Sicilia, nella prov. di Messina; si eleva su uno dei contrafforti più occidentali dei Monti Peloritani. ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...