TETIMIMO
G. Traversari
Spettacolo di mirni o coreografie in acqua. Il vocabolo è stato recentemente ricavato da alcuni versi di Marziale, il quale, parlando appunto di queste singolari rappresentazioni, [...] numeri del noto repertorio tetimimico; del tutto infondata, invece, quella del mosaico della villa imperiale presso Piazza Armerina, in Sicilia, con dieci donne in "bikini", che raffigura giochi di palestra e non di teatro, come aveva supposto il ...
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APRILE, Pietro
Mario Pepe
Figlio di Giovanni, fratello maggiore di Antonio Maria e Giovanni Antonio, può presumersi sia nato intorno al 1480; la prima notizia che lo riguarda è, infatti, del 1499, quando [...] dei professori del disegno in Liguria, Genova 1877, V, pp. 70, 73, 78; G. Di Alarzo, I Gagini e la scultura in Sicilia, Palermo 1884, 1, p. 241; M. Caffi, Di alcuni architetti e scultori della Svizzera italiana, in Arch. stor. lombardo, XII (1885), p ...
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DELISI, Domenico
Gioacchino Barbera
Figlio dello scultore Benedetto e di Giuseppa Cattarinich, nacque a Palermo il 6 ottobre 1870. Orfano a cinque anni, fu educato severamente sotto la tutela di monsignor [...] Palermo. Due di queste piccole sculture (Le perle, Modellina), vennero esposte a Palermo, nel 1929, alla seconda mostra del Sindacato siciliano fascista degli artisti (catal., p. 49). Se si escludono i rari agganci con l'arte floreale e i momenti di ...
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TOSCANA
V. Ascani
Regione dell'Italia centrale comprendente la porzione settentrionale tirrenica della penisola e le isole a essa adiacenti. Bagnata a O dai mari Ligure e Tirreno e limitata a N e a [...] l'osservazione di opere e di artisti di provenienza esterna, e l'esportò altrove, in T. occidentale nel primo caso, e anche in Sicilia, con la porta bronzea del duomo di Monreale, nel secondo. A Lucca, dove lo stile locale si era fuso fin dal 1150 ...
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ARTIGIANATO
M. Bernardini
Nell'accezione linguistica moderna il termine a., applicato alle diverse epoche della storia, indica un'attività di produzione di oggetti prevalentemente legati all'uso quotidiano, [...] familiari o professionali, gli elementi di casualità, la stabilità o mobilità dell'impiego. Uno studio dedicato all'attività artigianale in Sicilia nel corso dei secc. 14° e 15° (Bresc-Bautier, 1979) ha posto in luce la grandissima varietà dei luoghi ...
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Vedi GEOMETRICA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
GEOMETRICA, Arte
E. Homann-Wedeking
In senso tecnico s'intende per arte g. soltanto l'arte greca dal X all'VIII sec. compreso. In questo articolo è però [...] ; più tardi a Egina, in Beozia e in Attica; soprattutto però nelle città coloniali greche dell'Italia meridionale e della Sicilia. La qualità e l'espansione territoriale dei vasi corinzi consentono già in età geometrica di prevedere che nell'epoca ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] in prestito, pratiche che ne mostrano l'ispirazione al modello bibliotecario greco-orientale piuttosto che occidentale come in Calabria o Sicilia. Nella stessa Terra d'Otranto - forse ad Aradeo - è attestato pure, fra i secc. 13° e 14°, un tipo di ...
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Vedi ORIENTALIZZANTE, Arte dell'anno: 1963 - 1996
ORIENTALIZZANTE, Arte
P. Bocci
1. Definizione. - Con questa denominazione si indica il periodo dell'arte greca, che segue quello geometrico ed è caratterizzato [...] , statuetta della Tomba d'Iside), ma in ciascuna opera etrusca ai caratteri ereditati dal dedalico si uniscono influssi della Sicilia e della Magna Grecia ed anche dell'Asia Minore e delle colonie greche della costa asiatica. A Chiusi il dedalico ...
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Anagni
M.L. de Sanctis
A. Bianchi
A. Lauria
(lat. Anagnia)
INQUADRAMENTO TOPOGRAFICO E ARCHITETTURA
di M.L. de Sanctis
Città del Lazio, in prov. di Frosinone. Si erge su uno sperone tufaceo, che [...] tra il sec. 11° e il 12°, due cofanetti e un pastorale in avorio della seconda metà del sec. 12° provenienti dalla Sicilia (Mortari, 1963, nrr. 21-24). Un oggetto di particolare pregio, non destinato però all'uso liturgico, è il cofanetto detto 'di ...
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LAZIO
P. Rossi
(lat. Latium)
Il nome L. nella sua accezione moderna risale ai secc. 15°-16°, quando venne rimesso in uso dai geografi per designare un territorio meno vasto dell'attuale, che escludeva [...] con i suoi fenomeni attardati il L. fino alla fine del sec. 12°, subentrò quella che, provenendo dal cantiere siciliano di Monreale, caratterizzò fortemente il contesto meridionale con stilemi e formule riscontrabili per es. nella cripta del duomo di ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...