Figlio (Vincennes 1339 - Bisceglie 1384) di Giovanni II e fratello di Carlo V re di Francia. Adottato dalla regina Giovanna I di Napoli, la quale intendeva farsene una difesa contro Carlo di Durazzo che s'accingeva a invadere il regno, si mosse soltanto dopo la morte della sovrana. Incoronato (1381) dall'antipapa Clemente VII in Avignone, scese in Italia con un esercito, ma morì prima di poter consolidare ...
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LADISLAO d'Angiò Durazzo, re di Sicilia
Andreas Kiesewetter
Secondogenito e primo figlio maschio (la sorella Giovanna era nata nel 1371) di Carlo, successivamente re Carlo III, d'Angiò Durazzo e di [...] il contratto matrimoniale tra L. e Costanza, figlia di Manfredi Chiaramonte, conte di Modica e signore quasi illimitato della Sicilia. Questo matrimonio, celebrato solo il 15 ag. 1390, doveva assicurare a Margherita, incalzata da tutte le parti, e ai ...
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ARENA, Filippo
Giuseppe Lusina
Nato a Piazza Armerina (Sicilia) il 10 maggio 1708, entrò nella Compagnia di Gesù il 14 nov. 1723; insegnò umanità, filosofia e matematica in diversi collegi della Compagnia, [...] -17; R. Pirotta e E. Chiovenda, Flora Romana, Roma 1900, D. 295; D. Lanza, Disegno storico dello sviluppo delle scienze biologiche in Sicilia, in Atti del II Congr. naz. di chimica pura ed AppI., III, Roma 1927, pp. 1515-21; Encicl. Ital.,V, pp. 150 ...
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Figlio (Torino 1666 - Rivoli 1732) di Carlo Emanuele II, cui successe nel 1675. Assunti pieni poteri (1684), entrò (1690) in guerra contro la Francia, con cui negoziò la pace di Torino (1696) e con cui [...] poi dalla parte degli imperiali (1703). Con la pace di Utrecht (1713) e con quella di Rastatt (1714) ebbe la Sicilia (scambiata con la Sardegna nel 1718) con il titolo regio e ampliamenti verso la Lombardia. Dopo aver abdicato (1730) in favore ...
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Pittore (Casi, Val di Sieve, 1544 circa - Mazzarino, Sicilia, 1614), si formò nell'ambito del tardomanierismo fiorentino. Documentato a Malta (Madonna fra santi e cavalieri, 1589, Palazzo Arcivescovile), [...] lavorò prevalentemente in Sicilia dove lasciò opere che rivelano influenze caravaggesche (S. Luca dipinge la Vergine, Palermo, S. Giorgio dei Genovesi; Martirio di S. Agata, 1605, Catania, Cattedrale; Visitazione, 1612-13, Enna, Duomo; ecc.). ...
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Figlia (1247-1302) di Manfredi poi re di Sicilia, sposò (1262) Pietro III d'Aragona. Fu reggente, nell'assenza del marito per la guerra del Vespro; rimasta vedova (1285), dopo la morte del figlio Alfonso [...] III (1291), vestì l'abito delle clarisse. Invano s'adoperò poi affinché gli altri due figli, Giacomo e Federico, sovrani rispettivamente d'Aragona e di Sicilia, cessassero di combattersi. Dante la ricorda come la "buona Costanza" (Purg. III, 143). ...
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Storico (Palermo 1753 - ivi 1809); storiografo regio e prof. nell'univ. di Palermo, influenzato dalla cultura illuministica, pubblicò un regesto dei diplomi e una raccolta delle leggi degli Aragonesi di [...] gestas sub Aragonum imperio retulere, 2 voll., 1791-92) e una storia del diritto pubblico siciliano, di fondamentale importanza (Considerazioni sopra la storia di Sicilia, 4 voll., 1805-07; 2 voll. post., 1810-16). Fu anche studioso valente della ...
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Figlia di Pietro II d'Aragona re di Sicilia (sec. 14º); governò per alcuni anni il regno come tutrice del fratello Federico III, successo nel 1355 al fratello Ludovico. ...
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´q Letterato arabo (M'sila, Costantina, 1000 - Mazara, Sicilia, 1064). Compose fra l'altro un trattato di arte poetica (Kitāb al-῾umda "Libro della colonna"), che ha goduto grande favore nella critica [...] letteraria araba e si distingue per sistematicità e chiarezza ...
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Cognato (m. 1139) di Ruggiero II, re di Sicilia, del quale aveva sposato la sorella Matilde, ottenne la contea d'Ariano (1127). In seguito, ribellatosi più volte a Ruggiero II, durante la discesa di Lotario [...] in Italia fu investito del ducato di Puglia ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...