CHINARD (Chinardus, Cynardus, Cinardus, Genardus, Echinard), Gazo
Norbert Kamp
Apparteneva a una nobile famiglia franco-cipriota, trasferitasi nel Regno di Sicilia negli anni successivi al 1232, ed [...] regno di Carlo I e II d'Angiò, I, Napoli 1863, pp. 278 n. 90, 298 s. n. 105; C. Minieri Riccio, Mem. della guerra di Sicilia negli anni 1282,1283,1284, in Arch. stor. per le prov. napol., I (1876), pp. 94 s., 97 ss., 276, 281, 288, 293, 299, 519 s ...
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Patriota (Palermo 1820 - San Martino, Palermo, 1860). Di famiglia nobile, fu allievo di padre G. Ventura e studiò poi a Roma; nel 1848 in Sicilia, fece parte del governo provvisorio con l'incarico della [...] 'imminenza della rivoluzione siciliana, premessa della spedizione dei Mille, P. raggiunse (9 apr. 1860), con G. Corrao, la Sicilia, dove apprese il già avvenuto scoppio della rivoluzione. Batté allora le campagne animando gli insorti, e creando il ...
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Famiglia di scultori e architetti, originaria di Bissone (Lago di Lugano) e operante a Genova e in Sicilia nella seconda metà del sec. 15º e per tutto il sec. 16º. Domenico, scultore (Bissone, fra il 1420 [...] i rilievi sono nel duomo diocesano). Figlio di Antonello fu Giacomo, scultore (Palermo 1517 - ivi 1598), attivo in Sicilia, autore dell'ancona di Roccella Valdemone (1542). Vincenzo, scultore (Palermo 1527 - ivi 1595), figlio e aiuto di Antonello ...
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ARTALE, Filadelfo
Roberto Zapperi
Nato nel 1716, si addottorò in legge ed entrò nelle magistrature del Regno di Sicilia, percorrendo una brillante carriera. Fu giudice della Corte pretoriana di Palermo [...] investì.
Fonti e Bibl.: F. Emanuele e Gaetani di Villabianca, Diario palermitano, in G. Di Marzo, Biblioteca storica e letteraria di Sicilia, Palermo 1875, XIX, pp. 103, 130; XX, ibid., pp. 21, 139; XXI, ibid., pp. 55 ss., 260; XXXVI, ibid. 1979, pp ...
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Giureconsulto (Palermo 1753 - ivi 1795). Fu decapitato per aver aderito alla propaganda repubblicana e aver preparato in Sicilia un moto diretto ad abbattere il governo. Scrisse: Sopra l'egualità e la [...] disuguaglianza degli uomini in riguardo alla loro felicità (1778), Sulla legislazione della Sicilia (1779), in cui sostenne l'abolizione della pena di morte; raccolse le Prammatiche del regno fino al 1579 (1791-93). ...
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Figlia (m. Patti, Messina, 1118) del marchese Manfredo, terza moglie (1089) di Ruggero I, gran conte di Sicilia, fu madre di Ruggero, il futuro re. Vedova nel 1101, tenne saggiamente la reggenza fino al [...] 1112. Il re Baldovino di Gerusalemme la sposò nel 1112, per le sue ricchezze: annullato il matrimonio nel 1117 e tornata in Sicilia, morì in un convento di Patti. ...
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Nobile famiglia bolognese; nel consiglio generale della città fin dal 1216, nel 1304 passò con Vanino in Sicilia. Illustrata dagli umanisti Antonio B. detto il panormita e Ludovico, godette il favore dei [...] varî sovrani di Sicilia. Nel 1665 Filippo IV investì del principato di Camporeale Pietro B., il quale ereditò dalla moglie anche il titolo di marchese della Sambuca. ...
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Collura, Matteo. – Giornalista e scrittore italiano (n. Agrigento 1945). Molto legato alla sua terra d’origine, la Sicilia, è tra l’altro autore del bestseller Sicilia sconosciuta (1984). Giornalista al [...] Corriere della Sera, dove si occupa delle pagine culturali, è stato amico di Leonardo Sciascia di cui ha scritto la biografia che gli è valsa numerosi premi e riconoscimenti. Tra le sue ultime pubblicazioni ...
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Libraio, bibliografo e bibliofilo (Palermo 1803 - ivi 1887). Autore di studî sulla storia della tipografia in Sicilia nel '400, di un fortunato Manuale teorico-pratico di bibliografia (2 voll., 1861-62) [...] e di una Bibliografia siciliana (2 voll., 1875-81), la sua opera più importante ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...