BIANCA d'Angiò, regina d'Aragona
Ingeborg Walter
Nacque nel 1283 da Carlo II d'Angiò e da Maria d'Ungheria (non è noto il luogo di nascita) appena un anno dopo la separazione dell'isola di Sicilia dal [...] stabilito fra l'altro che Carlo II avrebbe dato in sposa sua figlia B. a Federico d'Aragona, luogotenente nell'isola di Sicilia per il fratello Giacomo II d'Aragona, il quale in cambio avrebbe concesso in feudo l'isola a Federico. Un nuovo convegno ...
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Giovanni da Procida
Signore di Procida (Salerno 1210 ca.-Roma 1298). Seguace di Manfredi, rimase fedele agli Svevi, congiurando poi sempre contro gli Angioini. Cercò a Praga di favorire i disegni di [...] , con Roma e Bisanzio, per cacciare gli Angioini. Nel 1283, dopo la sollevazione del Vespro, recatosi in Sicilia, vi fu fatto cancelliere del regno e sostenne i diritti siciliani presso la Curia romana a favore di Giacomo, e poi di Federico d’Aragona ...
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Militare e politico inglese (Portland 1774 - Parigi 1839); dopo aver partecipato alle campagne contro la Francia rivoluzionaria, fu governatore di Madras (1803-07) e collaboratore (1810) di Wellington [...] Genova, ma non giunse a Milano, già occupata dagli Austriaci. Mutata frattanto la politica inglese verso la Sicilia, egli veniva richiamato. Rientrato in patria, accentuò la sua opposizione al gabinetto conservatore. Governatore generale delle Indie ...
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Generale (Bricherasio, Torino, 1812 - Torino 1877). Si segnalò nelle campagne di Crimea, del 1859 e del 1860-61; nel 1862 fu nominato commissario straordinario, con poteri civili e militari, della Sicilia, [...] poi ispettore generale della fanteria. Fu deputato e senatore ...
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Imprenditore edile (Palermo 1751 - ivi 1824). Figlio del maestro fabbricatore Baldassare e padre dell'ornitologo Baldassare e dell'architetto Emmanuele, in qualità di capomaestro della Real Casa dei Borbone [...] Sicilia fu attivo a Palermo in numerosi cantieri edili con la direzione dell'architetto G.V. Marvuglia, come la Real Casina alla Cinese, della quale realizzò l'acquedotto (1799-1800), la residenza a Boccadifalco dell'erede al trono Francesco di ...
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Famiglia feudale siciliana che ebbe, dal sec. 14º, in possesso Sommatino, Ravanusa, Menfi, Castelvetrano e infine Gela, concessa nel 1530 da Filippo II a Carlo Tagliavia Aragona, grande ammiraglio di Sicilia, [...] presidente del Regno e governatore del ducato di Milano ...
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Emiliani Giudici, Paolo
Letterato (Mussomeli, Caltanissetta, 1812 - Glenmoor, Gran Bretagna, 1872). Entrato senza vocazione, per scelta della famiglia, nell’ordine domenicano, lo abbandonò nel 1841 e [...] partì dalla Sicilia, dove peraltro aveva allacciato contatti con il movimento liberale. Stabilitosi a Firenze, privo di mezzi e di rapporti, fu protetto da Annibale Emiliani di cui assunse il cognome, aggiungendolo al proprio di Giudici. Nel 1844 ...
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BADUILA, re degli Ostrogoti
Ottorino Bertolini
Le monete coniate col nome di questo re attestano che esso, nell'uso ufficiale della sua corte, suonava Baduila, Badunila, Baduela. Dei testi narrativi, [...] che a bordo di una delle navi cariche di grano inviate in soccorso di Roma assediata nel 546 per cura di Vigilio dalla Sicilia, si trovava il vescovo di S. Rufina e Seconda, Valentino; e che questi, preso vivo e tratto alla presenza del re, si vide ...
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FERRAMOLINO, Antonio (detto dagli scrittori spagnoli Herman Molin)
Rita Binaghi Picciotto
Nacque tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo probabilmente a Bergamo, dal momento che, nella letteratura [...] lombardi a Roma nei secoli XV, XVI e XVII..., Milano 1881, I, pp. 55 s.; G. Di Marzo, I Gagini e la scultura in Sicilia nei secoli XV e XVI..., Palermo 1883, I, p. 791; A. Bertolotti, Artisti in relazione con i Gonzaga signori di Mantova, Modena 1885 ...
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Filosofo e matematico (Trapani 1650 - Napoli 1718). Francescano, fondamentale nella sua formazione fu l'incontro, a Messina, con G. A. Borelli, che lo introdusse alla filosofia sperimentale. Lasciata la [...] Sicilia, soggiornò e insegnò in varie città: Roma, Parigi, ove entrò in contatto con l'ambiente cartesiano, Modena, Capo d'Istria, Venezia, Padova, Barcellona e Napoli. Nel 1689 l'Inquisizione veneta avviò contro di lui, senza peraltro portarlo a ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...