In chimica, composto derivante da un acido per sostituzione totale o parziale degli atomi di idrogeno ionizzabili con atomi di metallo o con altri cationi.
Nome usato correntemente per indicare il cloruro [...] quando il minerale si presenta in grandi masse e quasi puro: ci sono, per es., giacimenti in Toscana (Volterra), in Calabria, in Sicilia e in Germania, nei quali si ha il 98% e oltre di cloruro di sodio. L’estrazione è semplice poiché, data la ...
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Botanica
Nome comune del genere Triticum (famiglia Poacee) e delle sue cariossidi, la cui coltivazione risale a epoca preistorica.
Caratteristiche
Al genere Triticum appartengono piante annue con radici [...] che si divideva idealmente in 600 g.; il g. a sua volta si divideva in 12 cavalli a Napoli e in 12 denari in Sicilia. Come moneta effettiva fu emessa a cominciare dal regno di Ferdinando I d’Aragona e ne fu continuata la coniazione in argento, ma più ...
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stampa Tecnica che permette di riprodurre da una matrice – sia essa fisica, come nella s. tipografica, o elettronica, come nella s. digitale – molte copie uguali di testi, disegni o immagini. La s. si [...] . In Europa in diversi paesi si iniziò a imitare i tessuti decorati di provenienza indiana e saggi di tela stampata si ebbero in Sicilia nel 13° sec.; la prima fabbrica di cui si ha notizia fu installata a Neuchâtel nel 1689. Con l’introduzione della ...
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L'Ottocento: chimica. Chimica e industria all'inizio del secolo
Gérard Emptoz
Chimica e industria all'inizio del secolo
Nei primi anni del XIX sec. la chimica offre un panorama particolarmente originale; [...] di questo prodotto a un consorzio di commercianti francesi da parte di Ferdinando IV di Borbone, re delle Due Sicilie, i chimici avevano rivolto nuovamente la loro attenzione alle piriti metalliche, che abbondavano in numerosi paesi. In Francia le ...
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CAMPANA
P.F. Pistilli
Strumento di metallo, generalmente in bronzo ma anche in lamina di ferro battuto, a forma di tazza rovesciata, che emette suono in seguito alla percussione mediante un batacchio [...] 77-140: 107-121; G. Bresc-Bautier, Artistes patriciens et confréries. Production et consommation de l'oeuvre d'art à Palerme et en Sicile occidentale (1348-1460) (CEFR, 40), Roma 1979, pp. 135-138; Fonditori di campane a Verona dal XI al XX secolo, a ...
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Termine attribuito nel 1620 dal chimico J.B. van Helmont alle sostanze che si trovano allo stato aeriforme e quindi prive di volume proprio. Lo stato gassoso, come ogni altro stato di aggregazione, dipende [...] dipendente dalle importazioni di g. naturale (nel 2004 l’85% del fabbisogno). Le regioni produttive sono Basilicata, Puglia, Sicilia, Emilia Romagna, Marche, Molise e Abruzzo, mentre in mare la maggiore produzione di g. proviene dall’Adriatico, che ...
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Mangiare e bere
Vinicio Ongini
La storia del cibo
La produzione del cibo inizia quando gli uomini da cacciatori diventano anche agricoltori. Cominciano a coltivare la terra e a conservare i cibi. E [...] dialetto. Ci sono la biova in Piemonte, la rosetta in Veneto, la ciriola a Roma, la pitta in Calabria, la papalina in Sicilia, e in Sardegna c'è il pane carasau, detto anche carta da musica, un pane molto sottile, in grandi fogli rotondeggianti.
Da ...
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Alimentazione. Patologie connesse con l'alimentazione
Enrico Porceddu
Maria Antonietta Spadoni
Alimentarsi è un'esigenza primaria di ogni organismo vivente. L'invenzione dell'agricoltura, nota anche [...] 100 milioni di persone, è largamente diffusa nel bacino del Mediterraneo e, per quanto riguarda l'Italia, in Sicilia e ancor più in Sardegna.
L'elenco delle sostanze potenzialmente tossiche comprende inoltre emoagglutinine, saponine, fitoalessine e ...
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Giovanni Ballarini
Gastronomia
Gli animali si cibano,
l'uomo mangia,
ma solo l'uomo spirituale
sa mangiare
(Anthelme Brillat-Savarin)
La cultura della buona cucina
di Giovanni Ballarini
29 aprile
Nella [...] grado di perfezione, ma non sembra che Atene contribuisse molto ai suoi progressi: invece erano rinomate le capacità dei cuochi della Sicilia e anche in età romana le Siculae dapes sarebbero rimaste proverbiali. Non vi era - o era raro - l'uso di ...
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Laura Biagiotti
Made in Italy
Qualità Italia
Un'esperienza professionale
e umana
di Laura Biagiotti
4 dicembre 2003
Al Quirinale, nel corso della cerimonia di consegna dei premi Leonardo, attribuiti [...] in cui il potere centrale riuscì a mantenere salde le proprie prerogative (come a Venezia, oltreché nei regni di Napoli e Sicilia, in Francia, in Aragona e in Catalogna e in alcuni paesi della Germania) e gli altri, dominati dallo sviluppo autonomo ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...