Vedi PROTOCORINZI, Vasi dell'anno: 1965 - 1996
PROTOCORINZI, Vasi
L. Banti
La parola protocorinzio fu usata per la prima volta nel 1881 da G. Loeschke, seguito dal Furtwängler che, fino dal 1879, contemporaneamente [...] che le imitazioni sono rare in Grecia, perché era facile procurarsi i vasi originali, ricorda tuttavia, oltre a quelle italiche della Sicilia e di Cuma, e a quelle dell'Asia Minore, anche imitazioni in Attica, in Argolide, in Beozia, a Delo, a Rodi ...
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GRAFFEO, Nicolò
Maria Viveros
Ignoti sono il luogo e la data di nascita di questo pittore, attivo nel corso degli ultimi decenni del XV secolo. Una serie di documenti pubblicata da Di Marzo permette [...] 251-259, 265; G. Patiri, Termini Imerese antica e moderna, Palermo 1899, pp. 72, 75, 96; M.C. Di Natale, Le croci dipinte in Sicilia, Palermo 1992, pp. 72, 76, 139; M. Vitella, in L. Sarullo, Diz. degli artisti siciliani, III, Palermo 1994, p. 239; T ...
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PONZELLO
Bruno Signorelli
(Ponsello, Poncello). – Famiglia di architetti, originari di Caravonica (Imperia). Capostipite fu Bernardo e da lui nacquero Giovanni e Domenico (Poleggi, 19722, p. 224). Il [...] luogo e la data di morte.
Di Giovanni Antonio Ponzello non sono noti la data e il luogo di nascita. Attivo in Sicilia al servizio del viceré Emanuele Filiberto di Savoia, si trattenne nell’isola anche dopo che quest’ultimo morì di peste a Palermo nel ...
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Vedi BENEVENTO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
BENEVENTO (Benevēntum)
G. Bendinelli
R. Bianchi Bandinelli
Città di origine sannitica, conosciuta nel IV sec. a. C. col nome di Maleventum, nota poi come [...] di biforcazione della via Traiana. Le agitate vicende attraversate dalla città nelle lotte tra il papa e i re di Sicilia e di Napoli, con la parziale distruzione ad opera di Federico II (1241), hanno reso quasi irriconoscibile la topografia antica ...
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LIPARI, Pittore di
A. D. Trendall
Ceramografo principale del Gruppo di Lipari (v.). Gli si possono attribuire circa cinquanta vasi.
Tra i vasi di grandi dimensioni, le forme da lui preferite sono la [...] vasi, di cui sono buoni esempî i seguenti: pyxides scifoidi Napoli 754 e 794; Lipari inv. 745 A e 276 L (Musei e Monumenti in Sicilia, pp. 81-82); anfora a collo Louvre M N 725; lebètes gamikòi Glasgow 03.70 ew, Cefalù 9, Lipari inv. 745 B; lekanìdes ...
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(gr. Γηρυών) Nella mitologia greca, figlio di Crisaore e della oceanina Calliroe. Esiodo lo definisce ‘tricefalo’; per la tradizione poetica e iconografica vulgata è provvisto anche di tre busti, riuniti [...] aveva ucciso il cane Ortro e il pastore Euritione, custodi delle giovenche. Di ritorno dalla sua impresa Eracle stabilì in Sicilia il culto eroico oracolare di G., che sarebbe stato portato anche altrove; Svetonio narra che Tiberio consultò l’oracolo ...
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Archeologo e scrittore (Catania 1719 - ivi 1786). Nel 1744 fondò a Catania l'Accademia degli Etnei e nel 1748 fece scavi nella città. Nel 1758 inaugurò il museo nel suo palazzo (poi da lui stesso trasferito [...] tombe a Centuripe e a Camarina. Nominato sovraintendente alle antichità di una zona della Sicilia, pubblicò il Viaggio per tutte le antichità di Sicilia. La collezione, pur smembrata e in parte dispersa, contiene tuttora marmi, copie di originali ...
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CAMILLIANI (della Camilla), Francesco
Francesco Neri Arnoldi
Nato a Firenze prima del 1530, da Giovanni di Niccolò Albengi Gucci, detto Giovanni della Camilla, e dalla di lui prima moglie di nome Nannina, [...] Giovanna d'Austria..., Firenze 1556, p. K 3; F. Paruta-N. Palmerino, Diario della città di Palermo, in Bibl. stor. e letter. di Sicilia, I (1869), pp. 67 ss.; V. Di Giovanni, Del Palermo restaurato, ibid., II (1872), 1, p. 224; 2, pp. 187 s.; M. Lo ...
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Vedi ERICE dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
ERICE (v. vol. iii, p. 413)
A. M. Bisi
Negli anni 1967 e 1969 la Soprintendenza alle Antichità di Palermo ha condotto numerosi saggi di scavo alle fortificazioni [...] A. M. Bisi, Testimonianze fenicio-puniche ad Erice, in Oriens Antiquus, V, 1966, pp. 238-248, tavv. LVI-LIX; id., Sicilia sconosciuta. Il Museo Cordici di Erice, in Archeologia, 1967, pp. 346-351; id., Ricerche sull'origine e la cronologia delle mura ...
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CAELESTIS
S. Meschini
La C. dei Romani deriva dalla Tanit punica, venerata a Cartagine e derivata a sua volta dall'Astarte fenicia, benché alla sua formazione abbiano contribuito divinità siriache come [...] della natura con carattere lunare e siderale, insieme a Ba‛al. Del culto di Tanit, non ancora C., abbiamo tracce in Sicilia, Sardegna, Pantelleria e Malta. Dopo lo stabilimento dell'Impero Romano il culto di Tanit continua e si estende sotto il nome ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...