Figlio (n. 866 - m. 912) di Basilio I e di Eudocia Ingerina. Successe al padre nell'886. Nella continua guerra contro gli Arabi, L. riuscì a difendere i confini orientali, ma in Occidente non poté impedire [...] che i musulmani completassero la conquista della Sicilia e occupassero Reggio. Rotta la pace con i Bulgari, L. subì da loro gravi sconfitte, tanto che, di fronte all'avanzata di Simeone sino a Costantinopoli, dovette comperare la pace cedendo parte ...
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Statista toscano (Arezzo 1754 - Firenze 1844). Agronomo e ingegnere, nominato nel 1788 dal granduca di Toscana Pietro Leopoldo soprintendente alle colmate di Val di Chiana, fu creato nel 1796, da Ferdinando [...] III, ministro degli Esteri. Costretto nel 1799 dall'invasione francese a esulare in Sicilia, tornò poco dopo in Toscana e fu più tardi nominato da Napoleone senatore dell'impero e conte. Alla restaurazione granducale (1815), assunse, e la tenne fino ...
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Diplomatico sabaudo (Montmélian, Savoia, 1659 - Torino 1730). Inviato in Svizzera nel 1703, abile negoziatore a Vienna per la questione dei feudi delle Langhe (1711), si mostrò intelligente rappresentante [...] del suo paese al congresso di Utrecht (1712-13), ove propose per primo la cessione della Sicilia al Piemonte e riuscì a guadagnare l'Inghilterra alla sua idea. Sua altresì la proposta, avanzata al congresso di Baden (1714), d'un articolo che ...
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BUSACCA, Raffaele
Francesco Brancato
Nacque a Palermo da Giacomo, marchese di Gallidoro, e da Rosalia Costantino il 10 genn. 1810. Compiuti i primi studi nella città natia presso i padri dell'oratorio [...] italiana e la lega doganale, in La Patria, II (1848), dal n. 71 al n. 129; Ordinamento dato dal Governo delle Due Sicilie,ibid., nn. 131, 144, 146; Delle Banche di permuta in occasione della Banca commerciale e industriale di F. Gorelli e C., memoria ...
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JARNOVIĆ (Jarnowick, Jarnovicki, Giornovichi), Ivan Mane (Giovanni Mane)
Raoul Meloncelli
Il luogo di nascita di questo musicista italiano - noto come Giornovichi, ma in Germania e in Francia come Jarnowick [...] - è spesso indicato come Palermo (The New Grove) o Ragusa in Sicilia: lo J. nacque più probabilmente a Ragusa in Dalmazia (Dubrovnik) il 26 ott. 1747.
Il Mooser (1950) fissa invece l'anno di nascita al 1740, sulla base di quanto dichiarato da un ...
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PATERNO MONCADA D'ARAGONA, Antonio
Lina Scalisi
PATERNÒ MONCADA D’ARAGONA, Antonio. – Nacque a Palermo nel 1587 da Francesco II Moncada e Maria Aragona e La Cerda, figlia del duca di Montalto, che a [...] Abatellis, a cura di V. Abbate, Palermo 2006, pp. 13-52; L. Scalisi - R.L. Foti, Il governo dei Moncada (1569-1672), in La Sicilia dei Moncada. Le corti, l’arte e la cultura nei secoli XVI-XVII, a cura di L. Scalisi, Catania 2006, 35-37; L. Scalisi ...
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MALVICA, Ferdinando
Antonio Carrannante
Nacque a Palermo nel 1802 da Antonino - barone di Villanova in base a un privilegio concesso alla famiglia nel 1788 e consigliere della Corte suprema - e da Angela [...] e nell'epigrafia in volgare. Nell'occasione riscosse le lodi di Belli, ma a qualificarlo come uno degli spiriti più vivaci attivi in Sicilia fu il fatto di aver dato vita a Palermo nel 1832, insieme con un gruppo di amici (tra i quali F. Maccagnone e ...
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ARAGONA TAGLIAVIA, Pietro d'
Roberto Zapperi
Appartenente all'antica famiglia palermitana Tagliavia, che assunse in seguito al matrimonio di Gian Vincenzo con Beatrice d'Aragona (1522) il cognome Aragona, [...] 1558, London 1954, pp. 168, 169, 184-186; G. E. Di Blasi, Storia cronologica de' viceré, luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia, Palermo 1790, II, pp. 166 s; L. Cardella, Memorie stor. de' cardinali, IV, Roma 1793, pp. 331 s.; L. Boglino, La ...
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CRESTADORO (Cristadoro), Giuseppe
Elvira Natoli
Figlio di un orefice, Gerolamo, e di Damiana Caruso, palermitani (Grosso Cacopardo, 1821), nacque probabilmente a Palermo intorno al 1725-30.
La conoscenza [...] R. Fronterre Torrisi, La basilica di S. Maria Maggiore di Ispica, Ispica 1975, pp. 15 s. G. Barbera, in Beni culturali e ambientali, Sicilia, II (1981), 1-2, p. 164 (tela con S. Nicola di Bari e la Trinità, nella chiesa madre di Saponara) U. Thieme-F ...
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Orientalista e glottologo italiano (Mistretta 1898 - ivi 1973). L'attività di P. si è spiegata nell'interpretazione storica di fatti linguistici nel campo indoeuropeo e nel romanzo (il digamma in Omero, [...] «sacro» nella lingua greca, i fuochi sacri dello zoroastrismo, la lingua dei Siculi, Liguri in Sicilia, l'elemento arabo nel siciliano, la latinità della Sicilia) e nell'esegesi di testi in base a criterio linguistico (note omeriche, l'iscrizione di ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...