DE GIORGIO, Alfredo
Maria Francesca Bonetti
Nacque a Napoli nel quartiere di Montecalvario il 18 nov. 1861 da Edoardo, nobile di origine friulana, e da Penelope Siciliano. Studiò musica presso il conservatorio [...] di S. Pietro a Maiella e fu probabilmente compagno di studi del tenore F. De Lucia, suo carissimo amico e, più tardi, anche cognato.
Intrapresa la carriera di baritono, in occasione del giubileo della ...
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VINCI, Pietro
Rodobaldo Tibaldi
VINCI, Pietro. – Nacque presumibilmente a Nicosia da genitori ignoti.
La provenienza è orgogliosamente dichiarata su quasi tutti i frontespizi dei suoi libri musicali, [...] messe a quattro voci del 1581 e il libro di mottetti a otto voci del 1582 recano sul frontespizio «Di Pietro Vinci siciliano della città di Nicosia maestro di capella in essa città», ma il ritorno non fu immediato, né è facile collocarlo anche solo ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] I, Dalle Origini al Trecento, a cura di G. Bàrberi Squarotti-F. Bruni, Torino 1990, pp. 211-273; G. Alfieri, La Sicilia, in L'italiano nelle regioni. Lingua nazionale e identità regionali, a cura di F. Bruni, ivi 1992, pp. 798-860; Concordanze della ...
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CAMPULO (Campulu, Campolo, Campoli), Giovanni
Giuseppe Cusimano
Non restano di lui altre notizie che quelle fornite dall'incipit (conservato in due mss.) e dall'explicit (conservato unicamente in un [...] ultimo stese anche la "voce", Lu libru de lu dialogu de Sanctu Gregoriu, per il Repertorio storico-critico dei testi in antico siciliano, a cura di E. Li Gotti, Palermo 1949, pp. 23-25 (con la bibliografia precedente) e ripubblicò tutti i suoi lavori ...
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ALLIATA, Enrico, dei principi di Villafranca
Francesco Brancato
Quartogenito del principe Giuseppe, nacque a Palermo nel 1820. Acquistò notorietà principalmente per l'onorifico incarico ricevuto dal [...] portare a Carlo Alberto il voto del 10 luglio, che eleggeva Alberto Amedeo di Savoia, duca di Genova, a re di Sicilia. In tal compito fu assistito a Torino da una commissione di pari e di deputati, presieduta dal duca Domenico Alliata di Serradifalco ...
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Tragemi d'este focora, se feste a boluntate
Fabrizio Beggiato
Terzo verso del contrasto di Cielo d'Alcamo Rosa fresca aulentissima, citato in VE I XII 6 come esempio di siciliano non illustre ma secundum [...] della lirica d'arte siciliana. L'osservazione dantesca che motiva il livello assegnato a questo tipo di volgare siciliano (quia non sine quodam tempore profertur) si riferisce, a quanto sembra, all'impressione di pronuncia ritardata o strascicata ...
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FALCANDO, Ugo
Glauco Maria Cantarella
Sotto questo nome compaiono nella loro editio princeps, curata da Gervasio di Tournay, pubblicata a Parigi nel 1550, due opere di ambiente siciliano del sec. XII: [...] si fidava soltanto dei compagni che partiti con lui per la Terra Santa erano stati da lui convinti a fermarsi in Sicilia. I veri amici su cui poteva contare a corte - quelli che, ben conoscendola, poterono metterlo in guardia - erano invece da lui ...
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Attore e drammaturgo (Palermo 1828 - Trapani 1895). Studente in legge, dopo aver preso parte ai moti siciliani del 1848 passò al teatro, recitando anche con G. Pezzana; scrisse drammi in siciliano, fra [...] cui la trilogia I mafiusi (ed. 1884), che riscosse ampio successo nelle maggiori città italiane e in America Meridionale ...
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Personaggio della Cavalleria rusticana, novella e poi dramma (1884) di G. Verga (1840-1922), e dell'opera musicale (1890), da questo desunta, di P. Mascagni (1863-1945). È un carrettiere siciliano, marito [...] di Lola, che uccide, in un duello a coltellate, Turiddu già fidanzato e ora amante di lei ...
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protimèsi Denominazione del diritto di prelazione o di retratto usata dall'imperatore bizantino Romano I Lecapeno nella novella del 922 che regolò l'istituto, e rimasta poi nell'uso meridionale, specie [...] siciliano. ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...