La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] i due codici (come in 15: Alfonzetti 1992: 240), dove a far scattare la commutazione è la parola campagna, identica in italiano e siciliano:
(15) Ma picchì non m’a potti n («Ma perché non me la porti in») campagna quest’estate
In linea generale, la ...
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Orientalista e glottologo italiano (Mistretta 1898 - ivi 1973). L'attività di P. si è spiegata nell'interpretazione storica di fatti linguistici nel campo indoeuropeo e nel romanzo (il digamma in Omero, [...] «sacro» nella lingua greca, i fuochi sacri dello zoroastrismo, la lingua dei Siculi, Liguri in Sicilia, l'elemento arabo nel siciliano, la latinità della Sicilia) e nell'esegesi di testi in base a criterio linguistico (note omeriche, l'iscrizione di ...
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Nacque a Veracruz, nel 1729, e nel 1747 entrò nella Compagnia di Gesù. Insegnò a Messico latino e retorica, e predicò agli indigeni nella loro lingua nahoa; professore di filosofia all'Avana, accrebbe [...] quivi le sue conoscenze di matematica, d'italiano e di greco con l'aiuto del siciliano Giuseppe Alagna, professore di diritto canonico a Mérida; poi tornò a Messico per scrivere la storia della Compagnia nella Nuova Spagna. Espulso dal Messico nel ...
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MAZZOLA, Filippo
Antonino Sorrentino
Pittore, nato a Parma circa il 1460, morto ivi nel 1505. Fu prima discepolo del cremonese Filippo Tacconi, poi a Venezia dovette conoscere l'arte del Giambellino [...] da Messina. I suoi quadri sacri hanno un carattere belliniano, e i suoi ritratti invece rivelano l'influsso del grande siciliano. Sua prima opera può essere la Madonna col Bambino del museo di Padova. Seguono Madonna e Santi (1491) nella galleria ...
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RODRIGUEZ, Luigi
Gianluca Forgione
– Nacque a Messina in data sconosciuta. Al di là del referto inattendibile di Bernardo De Dominici (1742-1745 ca., 2008, pp. 44 s.), Rodriguez viene citato da Placido [...] 50 nota 19).
La vasta impresa di S. Lorenzo Maggiore palesa quanto in quel momento la cultura decorativa del siciliano fosse debitrice degli insegnamenti di Belisario Corenzio, che le fonti vorrebbero suo maestro, e delle testimonianze di Giuseppe e ...
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MARINI, Angelo
Susanna Zanuso
MARINI (de Marinis), Angelo (Giovan Angelo). – Non si conosce la data di nascita di questo scultore originario della Sicilia, figlio del palermitano Antonino, che nel gennaio [...] . XVI, Palermo 1862; Annali della Fabbrica del duomo di Milano, IV, Milano 1881, ad ind.; G. Di Marzo, I Gagini e la scultura in Sicilia, I, Palermo 1883-84, pp. 584 s. n. 4; L. Beltrami, La certosa di Pavia, Milano 1895, pp. 129, 162; C. Magenta, La ...
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ENZO, RE DI TORRES E DI GALLURA, ATTIVITÀ POETICA
CCorrado Calenda
Della produzione poetica di E., "cantionum inventor", tra l'altro, nel ritratto che ce ne offre fra Salimbene da Parma, restano due [...] "ch'iu v'amo di buon cori e lialmenti", dove iu (cf. 3 eu), amo e buon contravvengono alle norme del vocalismo siciliano. Si vedrà che quella della lingua usata da E. è questione di non poco momento per la definizione dei limiti cronologici della ...
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Puparo e cantastorie italiano (n. Gela 1948). Figlio del puparo girovago Giacomo (1917 - 1985), ha proseguito fin dall'infanzia l'attività di famiglia, distaccandosi tuttavia dal padre nel 1967 per dirigere [...] a Parigi e per alcune esperienze nel campo televisivo e cinematografico a Roma. Tornato in Sicilia, divenne allievo dell'ultimo cantastorie siciliano, Peppino Celano (1903-1973), di cui raccolse l'eredità riunendone e registrandone i "cunti". Nel ...
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COLUMBA, Gaetano Mario
Piero Treves
Nato a Sortino (Siracusa) l'8 dic. 1861 da Benedetto e da Nunzia Gentile, fece gli studi universitari a Palermo, dove allora vigeva una rispettabile tradizione antichistica, [...] . dell'Accad. di sc., lettere e belle arti di Palermo, 1949, pp. 37-54. Vedi, inoltre, P. Ercole, G. M. C.: Virgilio e la Sicilia, in Annali d. R. Scuola normale di Pisa, lett., st.. e filos., s. 2, II (1933), pp. 385-399; A. Omodeo, Lettere, a cura ...
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LATIFONDO (XX, p. 577)
Raffaele Ciasca
In questi ultimi anni si è accentuata la lotta contro il latifondo meridionale (provincie dell'extreame di Napoli, Lazio, .ardegna) caratterizzato dalla coltura [...] dai proprietarî, diede risultati tutt'altro che brillanti. Se prima del 1940 i terreni soggetti a bonifica erano in Sicilia 728.500 ha., la legge del 1940 autorizzando a classificare come comprensorî di bonifica tutti i terreni ritenuti suscettibili ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...