Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] e massimo veicolo della propaganda integralista tra i cattolici italiani ed europei. A guidarlo era un lamennaisiano, il teatino siciliano G. Ventura, che tra i collaboratori aveva l'abate empolese G. Marchetti: entrambi favoriti da L. XII, entrambi ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] a dichiararsi insieme «patrioti» e «cattolici», nel primo decennio post-unitario. Ma senza coesione particolare: il siciliano Vito D’Ondes Reggio, ad esempio, stava compiendo un’evoluzione, nel suo costituzionalismo federalista di simpatie liberali ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] le parti dello scontro politico.
Tornava utile, in quei mutati frangenti, la precoce meditazione di un giovane sacerdote siciliano, don Luigi Sturzo, il quale sin da prima degli esordi amministrativi a Caltagirone aveva individuato lucidamente nell ...
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Sinodi, assemblee, convegni ecclesiali
Maria Teresa Fattori
L’attività sinodale e collettiva dei vescovi italiani non trova nel 1870 una data significativa: piuttosto occorre rifarsi alla lunga storia [...] Angelo Giuseppe Roncalli, «Cristianesimo nella storia», 9, 1988, pp. 113-133.
17 F.G. Savagnone, Concili e sinodi di Sicilia. Struttura giuridica – storia, Palermo 1910, pp. 188-212.
18 A. Marani, Una nuova istituzione ecclesiastica, cit., pp. 73-240 ...
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Cecilia Gatto Trocchi
Magia
L'anima inquieta dell'Occidente
La compulsione all'irrazionale
di Cecilia Gatto Trocchi
24 gennaio
L'organizzatrice di televendite Vanna Marchi, sua figlia e altre cinque persone [...] ). L'antropologo G. Pitrè nel suo libro dedicato agli Usi e costumi, credenze e pregiudizi del popolo siciliano (Palermo 1887-88) riporta che in Sicilia, alla fine del 19° secolo, l'uccisore di un gatto era considerato alla stregua dell'assassino di ...
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CAPUANO (Capuanus, de Capua, Capuensis, de Cappuis, de Chapes), Pietro
Norbert Kamp
Apparteneva a una famiglia della nobiltà amalfitana che discendeva dal conte longobardo Lando de Prata. I discendenti [...] affidò al C. l'esame dell'elezione di Parisio ad arcivescovo di Palermo, il quale, come famigliare del re siciliano, godeva della particolare protezione di Federico II. Il risultato dell'esame condotto dal C. e da altri cardinali fu tuttavia ...
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Cesaropapismo
Gilbert Dagron
Il termine caesaro-papia comparve per la prima volta nel manuale di teologia protestante di Justus Henning Böhmer (1674-1749), per caratterizzare l'atteggiamento di un sovrano [...] Enrico IV e Federico Barbarossa, e nei teorici e giuristi imperiali argomenti pronti per l'uso. A Palermo, e anche nella Sicilia normanna così vicina a Bisanzio, aveva imparato che l'imperatore riceveva la corona da Dio, era il capo della sua Chiesa ...
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LAMI, Giovanni
Maria Pia Paoli
Nacque a Santa Croce sull'Arno l'8 nov. 1697 da Benedetto e da Chiara Stella Baldacci. Il padre, proveniente da un'agiata famiglia di commercianti di carni e di proprietari [...] degli Agiati, s. 4, I (1913), pp. 279-294; C. Fara, Notizie su Tommaso Natali nel carteggio con G. L., in Arch. stor. siciliano, XL (1915), pp. 169-180; P. Giudici, G. L. e la Crusca, Roma 1915; G. Gasperoni, Di alcune fonti essenziali per la storia ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] Manuel. Ma da Firenze preparò il suo ritorno: alla fine di marzo 1521, valendosi della testimonianza di un siciliano da lui fatto arrestare, certo Francesco Imperiale, accusò il Soderini di aver congiurato per far esplodere un conflitto franco ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] Impero certo non mancarono mai (prima fra tutte, la contesa eredità di Matilde di Canossa e le mire imperiali sul Regno di Sicilia), nei rapporti fra i due poteri universali le fasi in cui prevalse il dialogo si alternarono più di frequente a quelle ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...