ATENEO di Naukratis (᾿Αϑηναῖος, Athenaeus)
A. Pertusi
Grammatico e sofista, nato a Naukratis in Egitto e vissuto prima ad Alessandria e poi a Roma verso la metà del sec. III d. C. Utilizzando il vasto [...] 194 a; Accademia, Ginnasio, ecc. passim; ara delle Ninfe, ii, 38 c); a Capua (tempio ad Artemide, xi, 466 c); a Sicione (tempio ad Asklepios, viii, 351 ef), a Delo, a Delfi, ecc.
Indubbiamente i Dipnosophistae di A. sono una fonte importante non solo ...
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MELAMPO (Μελάμπους, Melampus)
S. de Marinis
Figlio di Amithaon, è figura assai complessa della mitologia greca dove appare nella doppia qualità di taumaturgo, o meglio di sacerdote, capace di purificare [...] le montagne e i boschi del Peloponneso, fino ad un santuario che le tradizioni diversamente localizzano a Lousoi, Tirinto o Sicione; qui, dove però due sole giunsero, perché la meno giovane cadde lungo la strada, uccisa dalla fatica della lunga corsa ...
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XENOKRATES (Ξενοκράτης, Xenocrates)
P. Moreno
Figlio di Ergophilos, ateniese, scultore e scrittore di cose d'arte, vissuto attorno alla metà del III sec. a. C.
Il padre è con ogni probabilità lo scultore [...] e il 230 circa a. C., facendone un contemporaneo, ma alquanto più anziano, degli scultori della terza generazione nella scuola di Sicione (v. thoinias).
Attorno al 280 si può datare la più antica firma di X. all'Amphiaraion di Oropos, con indicazione ...
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Vedi ISTHMIA dell'anno: 1961 - 1973
ISTHMIA
L. Guerrini
(῎Ισϑμια). − Località della Grecia, situata nei pressi dell'istmo che separa il Mar Ionio (Golfo di Corinto) dall'Egeo (Golfo Saronico). Il nome [...] tempio. Probabilmente non fu più usato in una epoca intorno al 146 a. C., cioè quando la soprintendenza dei giochi passò ai Sicioni. Il secondo altare è situato un poco a S dell'asse del tempio; la tecnica è in opus incertum contenuto da paramenti ...
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Vedi AETION. - 1 dell'anno: 1958 - 1994
AETION (᾿Αετίων, Aëtĭon)
M. Cagiano de Azevedo
1°. - Pittore greco fiorito, secondo Plinio (xxxv, 78), nella CVII olimpiade, ossia tra il 359 e il 352 a. C.; il [...] una sua formazione nell'ambito della scuola attico-tebana che si distingue da quella contemporanea, che fa capo a Sicione, per un accentuato carattere psicologico insito nei soggetti scelti e rappresentati, per il quale cerca di tradurre nel quadro ...
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TITANI (Titåneq)
E. Paribeni
Il nome contraddistingue una classe di divinità dell'antico ordine, anteriori agli dèi dell'Olimpo. I T. sono figli di Urano e Gea, il Cielo e la Terra che stanno ai primordi [...] Priapo, Selene e altri. Un T. anonimo, fratello del Sole, avrebbe abitato, secondo Pausania, in una montagna presso Sicione, lasciando il nome al centro religioso di Titane.
Per quanto concerne le figurazioni di T. sarà quindi necessario ricorrere di ...
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STYMPHALE (Στύμϕαλος; Στύμϕηλος; Stymphalus; Stymphalum)
N. Bonacasa
Città in Arcadia, alle pendici del Cillene, fondata dal mitico Stymphalos, figlio di Eletos e nipote di Arcas. Il nome ci è noto già [...] zona di Stymphale.
La città fu spesso alleata di Argo, e con la sua importante posizione dominava le strade per Fliunte, Sicione, Corinto e Argo. Non molto sappiamo delle più antiche epoche storiche; nel IV sec. fece parte della lega arcadica; nel ...
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DIOGENE LAERZIO (Διογένης Λαέρτιος)
A. Pertusi
Grammatico, non filosofo, ma seguace di Epicuro, vissuto verosimilmente all'epoca di Alessandro Severo (222-235). Scrisse una specie di storia della filosofia [...] numerosi artisti: un architetto (Architas, libro Περὶ μηχανῆς, viii 4, 5), sei pittori (Menippos, vi, 8, 5; Tales di Sicione e altro Tales, i, 5, 11; Theodoros ateniese; Theodoros efesio e altro Theodoros, ii, 8, 19), e dodici scultori (Anagoras ...
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SAURIAS (Σαυρίας)
P. Moreno
Pittore di Samo, è ricordato solo da Atenagora (v.) come inventore della skiagraphìa (Legatio pro Christianis, 14).
L'attribuzione di questa invenzione e l'origine del pittore, [...] da quella di Plinio, il quale pure accennava ad un'ipotesi sull'origine della pittura a Sicione: Atenagora è il solo che dà il nome anche del pittore di Sicione, Kraton, e con S. accenna evidentemente ad un terzo filone di pittura arcaica originato a ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] di Z. e una di Atena nel tempio di Atena Itònia, che Strabone ci dice connessa con Hades (Strabo, ix, 41 1). Sicione, oltre all'immagine aniconica dello Z. Meilìchios sopra ricordata, possedeva nell'agorà una statua di bronzo di Z. opera di Lisippo ...
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eumenidi2
eumènidi2 (più spesso Eumènidi) s. f. pl. [dal gr. Εὐμενίδες, propr. «le benevole»]. – Nome con cui erano venerate fin da età remote in Sicione, poi anche in altre città greche, spec. del Peloponneso, le Erinni considerate sotto...