GIOACCHINO Murat, re di Napoli
Nino Cortese
Nacque il 25 marzo 1767 da Pietro Murat-Jordy, albergatore e intendente dei beni posseduti dai Talleyrand nei dintorni di Labastide-Fortunière, oggi Labastide-Murat. [...] perché condotta contro l'Inghilterra, di risonanza europea, fu la prima impresa militare del nuovo monarca, che tolse agli Anglo-Siculi l'isola di Capri, centro di riunione dei nemici del nuovo regime instaurato nel Mezzogiorno; l'anno dopo, 1809, fu ...
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Città della Sicilia orientale (Catania), situata in bellissima posizione sulle pendici occidentali dell'Etna, a 8 km. dalla riva sinistra del Simeto, a 562 m. d'altezza, con 39.637 ab. (il comune ha 282,78 [...] d'orzo).
Era opinione degli antichi scrittori che la città-fortezza di Dionisio fosse sorta sul luogo di un precedente centro siculo, ma gli autori più recenti la localizzano invece nella regione del Mendolito, tra le forre del Simeto, 8 km. ad O ...
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MICHELE il Bravo (Mihai Viteazul), principe di Valacchia, Moldavia e Transilvania
Nicola Iorga
Figlio del "buon" principe Petraşcu, nacque nel 1558 dalle sue relazioni con una dama di nobile famiglia [...] tutte le vecchie forme costituzionali, convocando le diete degli stati privilegiati, nobili ungheresi, Sassoni delle città, Siculi, cioè contadini privilegiati di lingua magiara. Impiegò anche una parte dei capi non romeni del principato, sebbene ...
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Vedi SIRACUSA dell'anno: 1966 - 1997
SIRACUSA (Συρακούσαι; Syracusae)
G. V. Gentili
M. T. Currò Pisanò
L'antica città, sorta nella Sicilia sud-orientale, occupava oltre all'isoletta di Ortigia, lunga [...] è la ceramica dipinta, nero su rosso, di Serraferlicchio e quella, bruno su giallastro, di Castelluccio, delle necropoli sicule costiere di Cozzo Pantano e di Tapso, dove ritroviamo ben rappresentate le importazioni dal mondo miceneo, accoppiate alla ...
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Nella fenomenologia dell’➔interferenza linguistica un posto particolare è occupato dalle condizioni di sostrato, adstrato e superstrato. In senso ampio, tali nozioni fanno riferimento al prestigio linguistico, [...] stirpi autoctone o primarie si dividono tra i Sicani occidentali (lat. Sicăni, gr. Sikanói), non indoeuropei, e i Siculi (Sicŭli, Sikelói) a oriente, indoeuropei, che hanno lasciato varie tracce epigrafiche, come gli Elimi nell’area occidentale. Poco ...
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FALLAMONICA, Oberto (Obertus Fallomonachus)
Giovanni Nuti
Nacque agli inizi del sec. XIII, con ogni probabilità a Genova. Secondo il Winkelmann, che si fonda su un atto, conservato nell'Archivio della [...] J. L. A. Huillard Bréholles, V, 1, Parisiis 1857, e 2, ibid. 1859, ad Indicem; VI, 1, ibid. 1860, ad Indicem; Annales Siculi, a cura di G. H. Pertz, in Mon. Germ. Hist., Scriptores, XVIIII, Hannoverae 1866, p. 497; E. Winkelmann, Acta Imperii inedita ...
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Mediterraneo, civiltà del
Massimo L. Salvadori
Una culla di popoli e culture
Il Mare Mediterraneo è stato nel succedersi delle epoche storiche culla e sede di molte civiltà, al punto che nessun’altra [...] e 5° secolo i Greci si trovarono a dover fronteggiare nuovi concorrenti e nemici, quali Etruschi, Cartaginesi e Siculi in lotta reciproca per assumere il controllo del Mediterraneo occidentale e centrale. Un momento di ricomposizione fu rappresentato ...
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VELLA, Giuseppe
Carlo Alfonso Nallino
Abate maltese, che nel 1782 era cappellano addetto al monastero benedettino di San Martino delle Scale presso Palermo.
Ivi esistevano pochi manoscritti arabi ora [...] mancanti in Sicilia; per i dubbî sorti alla lettura del Codice Diplomatico, Rosario Gregorio si accinse ai suoi studî arabo-siculi, ecc.
Bibl.: D. Scinà, Prospetto della storia letteraria di Sicilia nel secolo XVIII, III, Palermo 1925-27, pp. 296-383 ...
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SALIGETI, Cristoforo
Ersilio Michel
Uomo politico còrso, nato nel 1757 in Bastia, morto nel 1809 in Napoli. Di famiglia originaria di Piacenza, fece i suoi studî in patria, poi quelli di legge all'università [...] come membro della Consulta incaricata di prendere possesso della città; ma, appena gli giunse notizia dell'avanzata degli Anglo-Siculi, tornò sollecitamente a Napoli e diede prova, ancora una volta, di grande energia, per porre in assetto di difesa ...
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L'Europa tardoantica e medievale. L'Europa del Nord e i territori non romanizzati. L'Ungheria
Ernő Marosi
L’ungheria
Stato dell’Europa centrale, definito nei documenti medievali Hungaria, Magerország [...] montagne ricche di foreste dei Carpazi erano organizzate come zona di difesa, affidata a guardie di frontiera, gli Székely (“Siculi”); verso ovest una linea di confine nel senso moderno si ebbe soltanto alla fine del XIII secolo, determinata dalla ...
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siculo
sìculo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Sicŭlus]. – 1. agg. Relativo o appartenente ai Siculi, antica popolazione già stanziata intorno al 1000 a. C. nella Sicilia, soprattutto orientale: la civiltà s.; la lingua s., la lingua indoeuropea...
subappenninico
subappennìnico agg. [comp. di sub- e Appennino (v. appenninico)] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene alla zona adiacente alla catena appenninica, sul versante sia tirrenico sia adriatico: i rilievi s., come i monti Sabini, Ernici,...